CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012
Lavorare é Crescere

UGL 1950-2010

UGL 1950-2010
60 ANNI DI STORIA A FIANCO DEI LAVORATORI

sabato 9 giugno 2012

Terremoto, al via raccolta fondi Ugl
La segreteria generale dell’Ugl ha dato il via ad una propria raccolta fondi per dare un contributo concreto alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dalla terribile ondata di terremoti.
I versamenti possono essere effettuati tramite bonifico bancario da una sportello di qualunque istituto di credito utilizzando le seguenti coordinate:
IBAN: IT 83 H 01030 03204 000001800722
Causale: “UGL raccolta fondi pro terremoto Emilia Romagna”.

venerdì 1 giugno 2012

FORESTALI: A RISCHIO GARANZIE OCCUPAZIONALI


Prosegue lo stallo sul comparto forestale nella Regione Siciliana, oltre alla insufficiente dotazione finanziaria dei capitoli di spesa necessari a riconoscere le garanzie occupazionali si aggiunge la confusione sulle modalità di organizzazione del lavoro e di reclutamento del personale.
Sullo scorrimento delle graduatorie antincendio, per esempio, si rischia la guerra tra i poveri per via della contraddittorietà sui criteri di scorrimento delle graduatorie sia dell’antincendio che della manutenzione.
Non si comprende la ragione per la quale si consumi una costante disparità di trattamento tra province e tra Distretti in merito alla  formulazione delle graduatorie, scorrimento dei  lavoratori nei vari contingenti non solo antincendio ma anche manutenzione. Taluni applicano il criterio dell’anzianità di servizio nel settore forestale mentre altri quello della iscrizione negli elenchi anagrafici agricoli.
E’ paradossale e non più sostenibile che in alcune province esistano ancora le CMOA, che si proceda allo scorrimento alla G.O. superiore attraverso il dettato della 14/06 ma anche della 16/96. Secondo Ugl Agroalimentare esistono, in buona sostanza, diversità nell'attribuzione delle qualifiche, nella giustificazione delle assenze dei lavoratori alle chiamate; oltre ad altre discordanze che creano diversità di comportamento a danno o a favore dei lavoratori. Ed ancora non convince  il reclutamento dei lavoratori ASPI, in possesso anche della qualifica di addetto alla guida delle autobotti, laddove effettuato senza il rispetto di quanto precisato dall’art.48 della L.16/96. Esiste una priorità che riteniamo vada rispettata. Ugl Agroalimentare è del parere che debbano essere rispettate le norme in vigore che regolamentano il settore. Farebbe bene Piero Tolomeo, Capo del Corpo forestale, a chiarire le reali intenzioni sulla gestione della campagna antincendio e manutenzione per l’anno 2012, finora ha solo fornito rassicurazioni verbali senza fatti concreti. Non si capisce, infine, il motivo per il quale di dovrebbe ritornare a turni orari di 8 ore anziché di 6,30. Ugl Agrolimentare è contraria alla riduzione delle giornate lavorative che non solo vanno a danno dei 78-sti ma riducono l’efficacia degli interventi sul territorio. Suggeriamo all’arch. Tolomeo di avviare un tavolo di coordinamento tra il SUPL -IRF e Azienda da un lato e con le OO.SS. dall’altro, avendo presente che atteggiamenti finalizzati a soffocare la voce del sindacato è atteggiamento deprecabile, antisindacale e antidemocratico. Avvertiamo un serio e concreto rischio di incendi che metterebbero a repentaglio non solo il territorio interessato ma anche la popolazione. E’ inaccettabile che in alcuni Distretti non si farà uso di autobotti a causa della mancanza di risorse finanziarie, se da un lato salterebbero le giornate dei 78-isti dall’altro ci chiediamo come si dovrebbero spegnere gli incendi boschivi? I Canadair costano troppo e la Regione non può certamente più permetterseli, almeno crediamo!
Al neo assessore regionale al territorio ed ambiente, Alessandro Aricò, chiediamo di impegnarsi da subito a reperire le risorse finanziarie necessarie a programmare le stesse giornate del 2011, a preservare, insomma, le garanzie occupazionali.
Ugl Agroalimentare chiede, inoltre, agli Assessori Aricò e Aiello, ognuno per le rispettive competenze, di raccordarsi per affrontare in maniera esaustiva il confronto, per esempio, intorno alla introduzione di un contingente unico in attesa della legge di riforma necessaria e non più rinviabile per la regolamentazione del settore attraverso la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali.
Per Ugl Agroalimentare, la stabilizzazione mira a perseguire finalità di carattere generale che si sostanziano da un lato a garantire un futuro a migliaia di lavoratori e dall’altro a dotare la Regione Siciliana di un esercito di specialisti e professionisti in grado di eseguire compiti  essenziali quali: il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale nelle aree con dissesto geomorfologico, la difesa del suolo, la tutela ed il miglioramento del paesaggio, la salvaguardia e tutela del verde pubblico delle città, la gestione delle strutture nei parchi e riserve, il rimboschimento delle aree a fini paesaggistici e di riconsolidamento, la produzione di specie legnose per fini di sfruttamento commerciale ed industriale.

giovedì 31 maggio 2012

PESCA, UGL RIVENDICA CENTRALITA’ DEL PESCATORE


Dopo il fallimento della gestione Elio D’antrassi il comparto della pesca marittima si aspetta dal neo assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Francesco Aiello, un cambio di marcia.
Ugl Agroalimentare auspica che si arresti lo spreco di denaro pubblico sottratto al comparto della pesca professionale con attività targate D’Antrassi che nulla hanno avuto a che fare con la pesca.
In tempi di magre ed con il bilancio regionale approvato dopo lo stralciato e con il carico di mille dubbi e strascichi con il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, condanniamo la scelta di D’Antrassi di istituire – solo un mese fa – la Fondazione per la Dieta Mediterranea definita come la casa che dovrebbe accogliere i Paesi del Nord Africa.
Un contenitore di cui la pesca siciliana può fare certamente a meno che ha finalità per nulla di settore, se si pensa che nei pensieri dell’oramai ex assessore D’Antrassi la Fondazione dovrebbe perseguire una politica estera industriale legata all’agroalimentare attraverso convegni, laboratori e degustazioni non solo di prodotti ittici – sicuramente di importazione – ma anche di oli, vini, dolci, ortofrutta, tutte produzioni dei Paesi frontalieri.
E per far questo è stato inventato un Forum della pesca affidando 370 mila euro, sottratti con decreti di disimpegno dal Piano promozionale del 2009 per 270 mila euro (economie di spesa) in aggiunta a 100 mila euro dell’ICE, alla Slow Food che provvederà in tre giorni a spenderli a Mazara del Vallo (pare che il Comune di Mazara del Vallo ed il Distretto produttivo della pesca facciano da spettatori) senza un chiaro ritorno alla pesca ed ai pescatori. Ma cosa c’entra lo Slow Food con i pescatori siciliani?
Una Fondazione, dicevamo, che ancor prima di iniziare l’attività, si ritrova già con una dotazione di 125 mila euro di finanziamenti, sottratti alle infrastrutture dell'agricoltura, altro comparto in ginocchio. E non è finita qui. La Regione darà anche in concessione alla Fondazione l'azienda agricola “Don Pietro”, con sede in provincia di Ragusa, precedentemente affidata in comodato d'uso al “Coreras”, il Consorzio regionale per la ricerca applicata e la sperimentazione, uno dei tanti enti di cui Palazzo D'Orleans vorrebbe disfarsi, avendo avviato una procedura di recesso ovviamente mai compiuta. Ugl agroalimentare rivendica la centralità del pescatore nella filiera ittica, senza i lavoratori che sacrificano famiglia e tempo libero per affrontare il mare non ci può essere futuro nel comparto della pesca.
I dati sull’occupazione del settore – che ha registrato un tracollo di pescatori occupati su imbarcazioni da pesca passati in dieci anni da 20.000 a meno di 8.000 -  i vertiginosi aumenti di carburante associati all’incontrollata importazione dall’estero dovrebbero – a nostro avviso – convincere il neo assessore, Francesco Aiello – ad intervenire con celerità e chiarezza, accelerando la spesa comunitaria e le procedure per quei bandi in dirittura d’arrivo per ridare ossigeno ai pescatori e dando disposizione agli uffici del Dipartimento Marittimo di mettere a bando le ultime Misure. Chiediamo che venga nominato il Dirigente generale alla pesca e che si  rivedano le modalità di accesso agevolato al credito di pescatori ed imprese di pesca incentivandolo, da subito, magari, con economie di spesa. E’ opportuno sottolineare l’impatto sociale del comparto della pesca in Sicilia, le cui  imprese di pesca sono strutturate per l’80% da piccolissime realtà di pescatori per lo più a conduzione familiare.
Ugl Agroalimentare chiede al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, di volere procedere alla soppressione dei carrozzoni chiamati Fondazione per la dieta Mediterranea e Coreras ed intervenire con un Regolamento per arginare la pesca sportiva che senza regole danneggia il comparto riducendo la capacità di guadagno del pescatore.
Ugl Agroalimentare chiede inoltre all’assessore regionale alle risorse agricole e forestali di aprire un tavolo di confronto per rivedere la programmazione regionale a valere sulla politica comune della pesca (PCP) riposizionando finalità e strategie, coinvolgendo attivamente i pescatori.
Al Commissario della pesca Maria Damanachi, che qualche giorno fa ha dichiarato pubblicamente che “senza pesci, non ci sarebbero pescatori”, ci permettiamo di ricordarle che il futuro del comparto della pesca non può prescindere dalla centralità del pescatore e dalla sua  responsabilizzazione, proprio perché è il primo interessato a che non si inquini e deturpi l’ambiente marino, che costituisce anche il suo habitat.
Inoltre, riteniamo che qualunque politica finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente marino ed alla sostenibilità non può prescindere dalla messa in sicurezza dei pescatori e delle loro famiglie. Accanto a politiche ecosostenibili che prevedono periodi di sospensione dell’attività di pesca, occorre affiancare politiche concrete e reali di sostegno al reddito dei pescatori.
Per Ugl Agroalimentare la pesca artigianale dovrebbe essere demandata e regolata alle regioni marinare degli Stati membri, auspichiamo che l’assessore Aiello possa condividere la nostra posizione e farsi carico di difendere il processo di regionalizzazione europeo nel comparto della pesca.

venerdì 25 maggio 2012

PESCA: UGL, PESCATORI UNA RAZZA IN VIA D’ESTINZIONE


Un esodo silenzioso ed inarrestabile quello dei pescatori siciliani, che da qualche anno in maniera massiccia abbandonano senza alcuna speranza il settore mentre l’Assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Elio D’Antrassi, prosegue, da tra anni, la sua politica di sperpero in fiere, convegni, dibattiti e festini in giro per il mondo. E’ quanto denunciato in una nota da Giuseppe Messina, Segretario regionale di Ugl Agroalimentare, commentando i dati relativi agli abbandoni: oltre 5 mila pescatori operanti nel comparto della pesca marittima siciliana nell’ultimo biennio si sono ritrovati senza lavoro. Un collasso senza precedenti nell’omertà della politica siciliana nazionale ed europea e nell’indifferenza di molte componenti della cosiddetta “società di mezzo”.
Come è possibile spendere nell’ultimo triennio qualcosa come circa 2 milioni di euro (tale appare la cifra da indiscrezioni attinte), precisa Messina, somme prelevate - a vario titolo e non solo dal bilancio regionale colabrodo -  per missioni in Italia e all’estero, incontri e accordi bilaterali, tavole rotonde, pubblicazioni, fiere, rassegne gastronomiche, mentre l’occupazione diretta nel settore cola a picco e le imprese di pesca sono sull’orlo del precipizio. Rendiamoci conto che qualcosa non va?
Secondo Ugl Agroalimentare si tratta di un sistema messo in piedi, quello di D’Antrassi supportato, peraltro, dall’ampia corte di consulenti strapagati, che ha puntato tutto sullo strumento dei Distretti e sulla programmazione di settore tutta sbordata verso l’internazionalizzazione. Ma i Distretti sono realmente rappresentativi? Raccolgono veramente le istanze dal basso per tradurle in strumenti operativi da sottoporre alle istituzioni per la sintesi politica? E se è così, cosa ci stanno a fare le Associazioni datoriali e sindacali? E se è così, perché non arrestare il flusso dei contributi e delle spese inutili e affidare al Distretto il servizio di Sportello informativo in favore delle marinerie siciliane? Nulla di tutto ciò, regna sovrana la confusione e l’improvvisazione!
Non si è minimamente preoccupato che continuando in questa maniera si potranno promuovere solo i pesci d’importazione. Ma che sia questa la chiave di lettura? Che la lobby delle società d’importazione sia approdata anche in Sicilia con energie isolane?
Un Assessore – D’Antrassi – che non rendiconta un fico secco – conclude amaramente Messina – governo regionale sordo ed insensibile che decide di non avvalersi (già da oltre due anni) del dirigente Generale alla pesca e, nel contempo, non si preoccupa minimamente di rendere noti i dati statistici sull’andamento del settore della pesca, che non pubblica i dati sul dimensionamento della filiera ittica, che non mette a disposizione dell’opinione pubblica, per esempio, le informazioni sul naviglio e sui pescatori, le notizie sullo stato dei porti pescherecci e degli approdi siciliani. Eppure foraggia con centinaia di migliaia di euro all’anno (150 mila euro annue)  l’Osservatorio Mediterraneo della Pesca ed altrettanto per il Distretto produttivo della pesca, i  quali non fanno sapere quanto è costato il tour di missioni e viaggi all’estero, quanto hanno inciso gli accordi bilaterali sottoscritti e quali risvolti diretti hanno avuto per il comparto della pesca siciliano in termini di maggiore profitto e nuova occupazione.

giovedì 17 maggio 2012

FORESTALI: SBLOCCATE LE PRIME SOMME


Registrato il Decreto d’impegno di 4,3  milioni di euro alla ragioneria è il risultato per pomeridiano confronto in Commissione bilancio presieduta da Riccardo Savona, tra governo regionale rappresentato dagli assessori Armao e D’Antrassi ed i deputati Leontini, Caputo Vinciullo, Papepinto e Cracolici. E quanto dichiarato in una nota da Giuseppe Messina, Segretario regionale di Ugl Agroalimentare. A questa somma – precisa il sindacalista -  vanno aggiunti i 9 milioni di euro che saranno registrati non appena, nelle prossime ore, la Giunta di governo adotterà il provvedimento.
Finalmente i 151-sti ed una parte dei 101-sti potranno da martedì prossimo essere avviati – sottolinea Messina – per il SAB il governo ha assunto l’impegno che nei prossimi giorni adotterà un apposito atto deliberativo dopo aver individuato la relativa copertura finanziaria certa.

FORESTALI: SBLOCCATE LE PRIME SOMME, VIAI LIBERA AI 151-STI


Dopo un lungo calvario, il governo regionale caccia fuori i primi stanziamenti – o tale sembrerebbe dalle indiscrezioni che circolano da Palazzo dei Normanni.
Lo dichiara Messina in una nota a margine della lunga giornata di confronto serrato tra governo regionale e minoranza in Commissione bilancio all’ARS.
Sembrerebbero pronti 9 milioni provenienti dalla rimodulazione fondi PARFAS per i quali serve urgentemente una delibera della Giunta di Governo (che attendiamo) ai quali si aggiungerebbero 4,3 milioni di euro già disponibili, per un totale di 13,3 milioni di euro. Ciò consentirebbe l’avvio dei 151-sti con copertura fino al 30 giugno p.v.
Questa mattina dopo un colloquio informale tra i rappresentanti del governo regionale ed il Commissario dello Stato per la Regione Sicilia, è stato riferito in Commissione bilancio che sarebbe pronto un mutuo di 60 milioni per avviare i 101-sti con copertura fino al 30 settembre p.v.
Dal primo di ottobre la copertura sarebbe garantita con 49 milioni di euro rimodulati dal PSR (fondi strutturali). Il SAB (antincendio boschivo), secondo quanto dichiarato dal Comandante del Corpo forestale della Sicilia, Piero Tolomeo, partirebbe il 4 giugno con copertura fino ad ultimazione della stagione.
Per Ugl Agroalimentare non bastano le parole e restano le perplessità  - dichiara Messina – l’impianto rappresentato appare precario; si aspettano comunque nelle prossime ore gli atti consequenziali. La precarietà con la quale si è affrontata la vicenda non merita alcun ulteriore commento, prosegue il sindacalista, è da oltre 30 anni che questo servizio, indispensabile per la salvaguardia del patrimonio boschivo ed ambientale della Sicilia, si caratterizza per una programmazione delle attività ed un suo inizio. Oltre ad una riconosciuta difficoltà di disponibilità di bilancio dovuta alla imperante crisi - conclude Messina - emerge con clamore l’assenza di una programmazione, necessaria proprio ad evitare di ritrovarsi impreparati di fronte alla stagione estiva.
Attendiamo risposte certe e definitive dal governo regionale e dalle periferie la certezza dell’avvio dei lavoratori per sciogliere lo stato di agitazione.
Ugl Agroalimentare non si fida e resta a fianco dei lavoratori per vigilare affinché la vicenda possa normalizzarsi.

FORESTALI: NELLA RETE DEI DEMAGOGHI, IL GOVERNO BRANCOLA NEL BUIO


Senza necessariamente dover rievocare gli ateniesi al tempo di Tucidide, “I DEMAGOGHI”, il governo regionale si presenta per la seconda volta in meno di venti quattro ore impreparato all’esame in Commissione bilancio all’Ars sui forestali.
A dichiararlo in una nota è Giuseppe Messina, Segretario Regionale Ugl Agroalimentare Sicilia, lo stallo finanziario sulla copertura necessaria all’avvio delle attività di prevenzione e repressione incendi in Sicilia rischia di sfociare un una protesta di popolo.
E’ inaccettabile, prosegue il sindacalista,  il gioco a scacchi, il tira e molla di Armao e D’Antrassi  (nella foto tratta da www.blogsicilia.it) - Di Betta almeno si è dimesso – che ha trovato sponda scenografica in qualche sigla sindacale mentre i lavoratori forestali e le loro famiglie sono al limite della sopportazione, esasperati dalla mancanza di lavoro. I forestali, sono stanchi e mentalmente sfiniti, hanno un solo obiettivo tornare a lavorare, non sono interessati ai giochi politici di basso profilo.
Mancava la maggioranza  - se si fa eccezione per Cracolici e Panepinto - tra i banchi della Commissione bilancio stamane all’ARS, prosegue Nino Mulé, dirigente regionale della federazione di Ugl, la prosecuzione dei lavori è stata garantita dalla presenza dei parlamentari della minoranza, Leontini, Ragusa, Caputo, Vinciullo e Dina, ma non è servito a cavare un ragno dal buco.
Il governo, incalzato dai deputati della minoranza presenti i quali hanno ripetutamente chiesto chiarimenti sullo stato dell’arte provincia per provincia in ordine a residui di risorse, fabbisogno finanziario, progetti da avviare e riparto di risorse, ha risposto con un ulteriore rinvio dei lavori al pomeriggio (dopo le 17,00)  per individuare almeno quei 9 milioni (inizialmente Tolomeo aveva parlato di 14 milioni) sui 271 necessari (diffidare da chi parla di cifre superiori) per avviare lunedì prossimo i 151-isti.
Tutte le voci incontrollate, susseguitesi nelle ultime ore da qualunque fonte politica o sindacale, non hanno alcuna base di verità, l’unica certezza è che il governo regionale per autorizzare l’eventuale avvio dei 151-isti, sin da lunedì prossimo, dovrà urgentemente procedere alla reiscrizione di 9 milioni di euro, seguita da una Delibera della Giunta di Governo. Staremo a vedere, Ugl Agroalimentare é pronta ad offrire ai forestali qualunque copertura sindacale per attivare qualunque forme di protesta prevista dalla vigente normativa  di legge.

Palermo, 17 maggio 2012

FORESTALI: GOVERNO, FUMATA NERA NON CI SONO SOLDI


Una giornata di passione senza alcuna soluzione per i forestali. Si e' consumato l'ennesimo flop del governo regionale sul reperimento dei 271 milioni di euro per garantire i livelli occupazionali dei circa 27 mila forestali siciliani. I parlamentari Vincenzo Vinciullo, Giovanni Panepinto e Orazio Ragusa hanno occupato per protesta la sede del governo regionale presso l'ARS. Dopo una doppia audizione in Commissione bilancio e attivita' produttive dove gli assessori D'Antrassi e Armao hanno evidenziato le difficolta' di un bilancio regionale avaro di liquidita' - anzi senza soldi - i tecnici del bilancio hanno lavorato tutto il pomeriggio per non concludere alcunche'. Secondo Ugl Agroalimentare, in sit-in con circa 300 forestali, il governo si e' presentato all'appuntamento senza idee. Per Gallo e Arena (nella foto a sinistra) la situazione gia' grave di per se' rischia di degenerare per il profondo malcontento che serpeggia tra i lavoratori. E' inaccettabile che gli assessori al bilancio ed alle risorse agricole si siano presentati senza una soluzione percorribile. A rischio le garanzie occupazionali dei circa 27 mila forestali. Siamo al capolinea, sottolineano Mule' e Messina, il governo si e' dimostrato incapace di affrontare per tempo la stagione di attivita' di prevenzione e repressione antincendio. A sentire il comandante del corpo forestale basterebbero 220 milioni di euro per coprire le attivita' fino al 31 dicembre con 170 milioni di euro da reperire su risorse regionali (che ad oggi non ci sono) e 49 milioni tratti dalla rimodulazione dei fondi strutturali. Peccato che queste ultime somme potrebbero essere disponibili solo in autunno ( odore di elezioni anticipate ) e che se non si avviano i lavoratori entro il 25 maggio si perderanno giornate di turnazione e quindi pezzi di retribuzione. Domani sara' un'altra giornata di passione per le audizioni in commissione attivita' produttive ( alle ore 10,00) ed in commissione bilancio alle ore 11,00 con l'auspicio che i risultati siano opposti. Sullo sfondo si prospetta una serrata dei forestali senza precedenti.