CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012
Lavorare é Crescere

UGL 1950-2010

UGL 1950-2010
60 ANNI DI STORIA A FIANCO DEI LAVORATORI

mercoledì 31 dicembre 2008

COMPARTO PESCA: ANALISI E PROSPETTIVE


Per fatturato e numero d’addetti il comparto siciliano della pesca rappresenta circa un terzo di quello nazionale. Risulta quindi evidente, per l’economia dell’isola ma non solo, la sua importanza.
Purtroppo ad una crisi strutturale già presente nel corso del 2008 si è aggiunto il ‘peso’ sempre maggiore del carburante che, in alcuni momenti, è arrivato a toccare quota +200% rispetto ai valori del biennio precedente. Questo ulteriore fattore si è fatto sentire sia sul bilancio delle imprese di piccole dimensioni (pesca artigianale), che grandi (pesca industriale).
“L’Ugl Sicilia ha costituito agli inizi dell’anno un Dipartimento regionale Pesca, afferente all’Agroalimentare - spiega il responsabile Giuseppe Messina -, ed avviato una campagna adesioni che ha portato già a 265 iscritti con la previsione, per il prossimo anno, di raddoppiare le adesioni. La rappresentatività ottenuta nel comparto è dovuta principalmente ad una massiccia azione a tutti i livelli istituzionali, azione fatta di proposte, idee, protocolli, iniziative legislative miranti ad esprimere un ruolo propositivo ed attivo per la modernizzazione della pesca siciliana”.
In particolare, tanto per citare alcune di queste azioni: stanziamento di fondi per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro da realizzarsi nei periodi in cui l’attività lavorativa è ferma; applicazione dell’Iva agricola anche al settore della pesca; estensione degli ammortizzatori sociali in deroga al settore; il riconoscimento della pesca come lavoro usurante; adozione di strumenti immediati di intervento per la liberalizzazione del mercato di distribuzione del carburante nel territorio italiano, favorendo la gestione di punti di distribuzione a gruppi collettivi di interesse costituiti da associazioni di pescatori presso ogni marineria; attuazione di un piano per l’ammodernamento della flotta (con conseguenti vantaggi anche sul fronte ‘verde’); snellimento delle procedure amministrative che gravano sul settore; estensione di misure di sgravio fiscale e previdenziale per un quinquennio in favore dei lavoratori per quelle imprese che garantiranno i livelli d’occupazione; adozione di urgenti misure a sostegno della competitività del settore lungo tutta la filiera, attraverso un sostanziale recupero del differenziale tra i prezzi alla produzione e quelli al consumo.
Inoltre, prosegue il sindacalista, “è stato presentato un disegno di legge presso la Commissione Attività produttive dell’Ars mirante all’introduzione di percorsi formativi per la professionalizzazione dei pescatori che dovrà passare da un maggiore rispetto delle regole sulla sicurezza in ambiente di lavoro, ma anche dal miglioramento delle tecniche di lavorazione dei prodotti ittici deperibili a bordo ed a terra (tracciabilità lungo tutta la filiera), nonché dalla riqualificazione attraverso la formazione continua, secondo l’approccio ‘working in progress’, a garanzia di standard di qualità accettabili per i lavoratori dell’intero comparto e per il re-impiego dei circa 1.000 addetti che nel 2009 rischiano di perdere il proprio posto di lavoro”.
E proprio su quest’ultimo, importante fronte, l’Ugl Pesca – conclude Messina - si è fatta promotrice dell’inserimento del settore della pesca nel Programma Pari della Regione così da estendere i benefici previsti dall’adozione di politiche attive di re-impiego per quei pescatori che saranno interessati dal processo di fuoriuscita dal mercato del lavoro; in tal senso, sono stati chiesti 5 milioni di euro per il 2009 in favore dei pescatori che saranno interessati da meccanismi di fuoriuscita dal mercato del lavoro.
“La sottoscrizione di un verbale d’intesa presso il Ministero del Welfare per l’utilizzo della somma complessiva di 10 milioni di euro finalizzata alla cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga nel settore della pesca - dichiara infine Giovanni Condorelli Segretario generale dell’Ugl Sicilia, -, è un primo risultato storico che evidenzia in maniera inconfutabile il grande impegno profuso dall’Ugl per contribuire, in maniera concreta e fattiva, alla modernizzazione del comparto. Il cambiamento radicale dovrà necessariamente passare attraverso: la salvaguardia dei posti di lavoro, anche utilizzando strumenti di sostegno al reddito; l’introduzione dell’innovazione tecnologica applicata al sistema; il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza a bordo dei natanti ed a terra negli impianti di lavorazione e trasformazione; la riorganizzazione della materia contrattuale in scadenza secondo un modello innovativo che pensi, con diverse velocità, al governo della pesca industriale rispetto a quella artigianale ed introduca politiche attive del lavoro attraverso il re-impiego secondo l’impostazione del welfare to work”.

martedì 30 dicembre 2008

CONVEGNO “CRISI – RILANCIO”, NUOVE PROSPETTIVE PER LA PESCA MAZARESE


Si è tenuta il 29 dicembre 2008 presso la sede dell’Associazione “Casa del Pescatore” di Mazara del Vallo, la tavola rotonda dal titolo: “Pesca, crisi-rilancio”. All’incontro, promosso dall’Associazione Liberi Armatori di Mazara del Vallo e dal suo Presidente, l’on.le Antonino Scillla, hanno partecipato: S.E. Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, l’Assessore regionale alla pesca, on.le Roberto Di Mauro, il Dirigente Generale della pesca, ing. Maurizio Agnese, il Direttore Generale di Federpesca, dott. Luigi Giannini, il comandante in II^ della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, CF (CP) Giosuè Messina.
Alla presenza di una numerosa schiera di armatori e pescatori, UGL ha partecipato con una delegazione composta da Franco Fasola, Capo Struttura Segreteria regionale UGL Sicilia e Giuseppe Messina, Segretario Regionale UGL Sicilia Agroalimentare Settore Pesca.
Nel corso della Tavola Rotonda si sono affrontate numerose questioni riguardanti il comparto e la generalizzata situazione di crisi. Giannini ha ufficializzato la nascita a Mazara del Vallo della “Organizzazione di Produttori (OP) del Gambero bianco e della triglia del Canale di Sicilia”, strumento indispensabile per le politiche di rilancio del segmento della pesca industriale mazarese, vera capitale della pesca italiana. Inoltre, il Direttore di Federpesca ha informato la numerosa platea che, agli inizi del 2009, si procederà alla sottoscrizione con le OO.SS. del nuovo contratto collettivo nazionale del settore che contemplerà moderni istituti a beneficio dei lavoratori anche immigrati. L’assessore regionale alla pesca ha posto l’accento sul brillante risultato raggiunto con l’approvazione della legge-pesca sul caro gasolio che ha previsto un ristoro per fronteggiare gli elevati costi di carburante sopportati dalle imprese di pesca ed in quota-parte dai lavoratori (contratto alla parte); nonché una provvidenza per la dotazione a bordo del blue-box, strumento indispensabile per elevare la sicurezza del natante durante la navigazione. L’ing. Agnese, si è soffermato sugli sforzi compiuti dagli Uffici della Direzione pesca per garantire la predisposizione dei Bandi di prossima uscita e per attivare un nuovo modello di confronto e dialogo con le marinerie attraverso la Conferenza regionale della pesca itinerante che ha consentito di informare le marinerie sulle potenzialità offerte dal FEP per il 2007 – 2013. Ugl Pesca – dichiara – Giuseppe Messina – ha sottolineato l’importante risultato raggiunto, a livello nazionale, dal movimento sindacale in ordine all’applicazione della CIGS in deroga al settore con un primo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2008 ed a livello regionale per l’estensione al settore della pesca dei benefici previsti dal Programma PARI per il reimpiego dei lavoratori fuoriusciti dal mercato del lavoro. In tal senso, Ugl ha chiesto in Cabina di Regia – conclude il dirigente sindacale – una prima previsione di 5 milioni di euro da inserire nel budget previsionale 2009 del Programma PARI. Ugl Sicilia – precisa Giovanni Condorelli, Segretario Generale – ha puntato molto sul settore della pesca, strategico per l’economia isolana sia in termini di fatturato che di occupati. In tema di contrattazione, Ugl – conclude Condorelli – sostiene che per modernizzare le regole del settore è necessario che si pervenga alla sottoscrizione di una duplice piattaforma contrattuale: la prima che regolamenti l’attività della pesca industriale e la seconda che disciplini la pesca artigianale organizzata nella forma cooperativistica ed interessata ad una realtà produttiva diversa.

mercoledì 17 dicembre 2008

PROPOSTE MISURE ANTICRISI PER IL SOSTEGNO AL SETTORE DELLA PESCA


Il settore della pesca è interessato da qualche anno, da una pesante crisi strutturale e congiunturale che si acuirà, sin dal 2009, a causa della ipotizzata recessione economica internazionale, che si ripercuoterà su tutta l’economia italiana. Rispetto a questo scenario, è improcrastinabile attivare misure anticrisi che possano arginare le conseguenze negative dettate dalle previsioni economiche. UGL SICILIA Agroalimentare Settore Pesca ha attentamente monitorato la situazione in cui versano le imprese ittiche siciliane nonchè le condizioni reddituali dei pescatori dipendenti con contratto alla parte o soci delle cooperative di pesca. Le ipotesi su cui UGL ha lavorato sono quelle che riguardano principalmente gli ammortizzatori sociali il cui appostamento da parte del Governo nazionale di 720 milioni di Euro è insufficiente e per di più la somma stanziati per il settore della pesca pari a 10 milioni di Euro per tutte le marinerie italiane non sarà bastevole per far fronte alle previsioni della sola Regione Siciliana. UGL Sicilia, pertanto, chiede al Governo Nazionale che venga almeno più che raddoppiata la somma destinata alla CIGS in deroga per la pesca, portandola almeno a 25 milioni di euro, anche attraverso l’utilizzo, in deroga e previa autorizzazione dell’UE, di una quota di fondi europei assegnati, per garantire l’accesso a tutti i lavoratori imbarcati o utilizzati a terra di tutti i comparti della pesca. Inoltre, occorre con urgenza una previsione normativa che consenta di estendere i benefici dell’ammortizzatore sociale ai pescatori disciplinati dalla legge 250/58, al fine di evitare una imperdonabile sperequazione tra lavoratori dello stesso settore. Altro aspetto sul quale intervenire a livello nazionale è quello dell’estensione alla imprese ittiche dell’Iva per cassa e dell’IVA agricola agevolata, misure che agevolerebbero il flusso finanziario negli esigui bilanci aziendali.
Al Governo regionale, UGL Sicilia Settore Pesca chiede che si faccia carico di abbattere l’IRAP, per almeno un biennio, a favore delle imprese di pesca, singole o in forma cooperativa e/o societaria, cosiddette “virtuose”, che applicano, cioè, il CCNL di categoria, che siano in regola con i versamenti previdenziale ed assistenziali e che non utilizzino lavoratori irregolari, estendendo i benefici anche ai pescatori delle cooperative di pesca disciplinate dalla legge 250/58. Inoltre, UGL Sicilia esprime forti perplessità circa i ritardi nella pubblicazione dei Bandi di cui alle misure FEP. L’orientamento recente dell’amministrazione regionale circa la necessità di regolamentare con legge regionale le fattispecie contenute nel FEP per l’utilizzo delle somme comunitarie si tradurrà in ulteriori ritardi, proiettando i tempi almeno ad aprile/maggio 2009, atteso che il Governo Regionale pare indirizzato verso l’esercizio provvisorio di bilancio. E’ l’ennesima sconfitta della politica regionale dovuta alla incapacità di programmare con serietà il rilancio e lo sviluppo di un comparto da troppo tempo penalizzato dalla crisi di settore ed aggravato dai ritardi continui di una macchina politico-amministrativa inidonea a svolgere un compito istituzionale delicato e, nel contempo, determinante per le sorti della pesca siciliana.

mercoledì 3 dicembre 2008

SOTTOSCRITTO ACCORDO GOVERNATIVO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA


Sottoscritto presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, alla presenza del sottosegretario Sen. Pasquale Viespoli, delle parti datoriali e di quelle sociali, un accordo governativo per l’utilizzo della somma complessiva di 10 milioni di Euro finalizzata alla cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga nel settore della pesca nel limite delle risorse di cui all’art.2, comma 521, della legge 24 dicembre 2007, n.244; come integrato dal’art.4 ter del decreto legge 3 giugno 2008, n97, convertito con modificazioni dalla legge 2 agosto 2008, n.129.
E’ il risultato di una incisiva azione condotta da UGL Agroalimentare Settore Pesca in tutti i tavoli istituzionali, politici e tecnici – dichiara Paolo Mattei, Segretario nazionale – che ha contribuito all’estensione dell’ammortizzatore sociale in deroga al settore della pesca, da sempre escluso. La CIGS in deroga – conclude Mattei – è destinata al personale imbarcato, dipendente e soci lavoratori di cui alla legge n.142/2001 delle imprese di pesca interessate dallo stato di crisi che ha colpito il settore e che applichino il CCNL dell’8 marzo 2005.
UGL Agroalimentare Settore Pesca – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale siciliano – esprime soddisfazione per l’importante risultato raggiunto a livello ministeriale con la sottoscrizione di un “Verbale di accordo” che riconosce i benefici del trattamento straordinario di integrazione salariale a quei pescatori interessati da periodi di sospensione dal lavoro e, comunque, per un periodo non superiore al numero di giornate retribuite nel corso dell’anno precedente.
E’ un risultato storico – prosegue Messina – che evidenzia in maniera inconfutabile il grande impegno profuso da UGL per contribuire, in maniera concreta e fattiva, alla modernizzazione della pesca italiana. Il cambiamento radicale nel settore della pesca – conclude il segretario UGL PESCA SICILIA - dovrà necessariamente passare attraverso: la salvaguardia dei posti di lavoro, anche utilizzando strumenti il sostegno al reddito; il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza a bordo dei natanti ed a terra negli impianti; la riorganizzazione della materia contrattuale in scadenza secondo un modello innovativo che pensi, con diverse velocità, al governo della pesca industriale rispetto a quella artigianale ed introduca politiche di reimpiego sul modello del “Welfare to work”; in ultimo, alla formazione continua, secondo l’impostazione “Working in progress”, a garanzia di standard di qualità accettabili per i lavoratori dell’intero comparto.