CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012
Lavorare é Crescere

UGL 1950-2010

UGL 1950-2010
60 ANNI DI STORIA A FIANCO DEI LAVORATORI

giovedì 24 dicembre 2009

UGL AGROALIMENTARE SICILIA: SIGLATO PROTOCOLLO D’INTESA CON DISTRETTO PRODUTTIVO PESCA E PESCA TURISMO SICILIA


Sottoscritto accordo finalizzato ad attivare interventi mirati alla valorizzazione delle risorse umane impegnate nella filiera pesca tra Ugl Agroalimentare Sicilia ed il Distretto produttivo Pesca e Pesca Turismo Siciliae. Alla firma del protocollo d’intesa, apposta da Giuseppe Messina e Giuseppina Adamo, presso la sede regionale di Ugl Sicilia alla presenza della stampa, ha partecipato il Capo struttura di Ugl Sicilia Franco Fasola che ha testimoniato l’impegno della segreteria regionale sull’iniziativa.
Sono sicura che insieme ad Ugl Agroalimentare Sicilia programmeremo dei progetti – dichiara Giuseppina Adamo, Presidente del Distretto Produttivo – a favore della pesca che negli ultimi anni sta soffrendo una profonda crisi. Occorrono – conclude – azioni immediate e lavorare per risolvere i tanti problemi che attanagliano il settore.
Per Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Agroalimentare Sicilia e, il protocollo è il risultato di un percorso di condivisione con il Distretto della piccola pesca in Sicilia che punta alla valorizzazione delle risorse umane impegnate nella filiera della pesca ed al rilancio di una seria ed incisiva politica di programmazione a favore del settore.
Abbiamo in cantiere – conclude il Coordinatore nazionale politiche pesca di Ugl Agroalimentare – l’avvio di iniziative finalizzate a promuovere la cultura del rispetto e della salvaguardia del mare attraverso il coinvolgimento attivo dei pescatori e di tutti coloro la cui attività può impattare negativamente sul mare e sulle sue risorse valorizzandone il lavoro nella pesca per contribuire a modernizzare il settore elevandone il livello qualitativo, in linea con i principi del Libro Verde della Pesca e con le direttive della nuova PCP.

mercoledì 23 dicembre 2009

CONVOCAZIONE CONSIGLIO DIRETTIVO REGIONALE DI UGL AGROALIMENTARE SICILIA

Convocato il Consiglio Direttivo dell'Ugl Agroalimentare Sicilia.
Invitati ai lavori i Componenti, di seguito elencati, eletti lo scorso 2 ottobre al Congresso regionale di categoria


Al dott.
Michele Gallo
Segretario regionale
Ugl Agricoli e forestali
SIRACUSA

Alla C.a.
Componenti
Consiglio Regionale

Antonino Laudani
Franco Arena
Giovanni Battista Fricano
Antonino Mulè
Luciano Marullo
Giuseppe Garro
Maurizio Buccheri
Giancarlo Palermo
Emanuela Catania
LL. SS.

Di seguito il testo della convocazione:

I componenti del Consiglio Regionale in indirizzo sono convocati, per la riunione di cui all’oggetto, lunedì 28 dicembre 2009 alle ore 11,00 con il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni
2. esame problematiche comparto agricolo-forestale;
3. esame problematiche comparto pesca;
4. programmazione attività;
5. varie ed eventuali.

Parteciperà ai lavori il dott. Antonino Cosentino , Segretario Nazionale Ugl Agricoli, forestali e pesca,allo scopo di supportare operativamente i contenuti programmatici che saranno oggetto di discussione ed approfondimento.

Firmato
Dott. Giuseppe Messina
Segretario Regionale
Ugl Agroalimentare Sicilia

sabato 12 dicembre 2009

PESCA IN SICILIA, IN 4 ANNI 13 MILA TONNELLATE IN MENO


Una crisi non soltanto congiunturale, ma legata a cause strutturali che da almeno 4 anni obbligano le imprese a una strenua lotta per sopravvivere, ne portano un numero crescente a chiudere definitivamente i battenti e mettono a rischio anche la stabilità sociale delle aree che sulle risorse marine fondano la loro economia.
E’ il quadro a tinte sempre più fosche che emerge dal rapporto annuale 2009 sulla pesca e l’acquacoltura in Sicilia, redatto dall’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo e dal distretto produttivo della pesca industriale di Mazara del Vallo, in collaborazione con il dipartimento regionale della pesca e l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr. Lo studio, presentato sabato scorso alla sesta edizione del Forum del Mediterraneo, svoltasi a Mazara del Vallo, fotografa un rapporto tra produttività e sforzo di pesca in costante diminuzione. Una situazione ormai diventata allarmante se si considera la flessione dei prezzi di vendita del pescato siciliano e l’ascesa dei costi di produzione.
Per questo, l’accelerazione e la diversificazione delle iniziative prospettate dalla politica regionale per sostenere e rilanciare il settore, come sottolineato nei convegni del Forum, non possono più essere rimandate.
Secondo il rapporto, la pesca siciliana, che nel 2005 rappresentava circa il 21% delle catture e poco meno del 30% dei ricavi a livello nazionale, mostra un’inesorabile tendenza al ribasso. Rispetto a 4 anni fa, si è passati dalle 56.231 tonnellate di pescato alle 43.301 del 2008. Un riscontro che alla fine di quest’anno potrebbe essere anche peggiore. I risultati del primo quadrimestre 2009 indicano infatti 11.860 tonnellate di pescato: una quantità che, a detta degli stessi lavoratori del mare siciliani, anche tenendo conto dei cicli stagionali delle catture, alla fine di quest’anno farà segnare con ogni probabilità riscontri nettamente inferiori rispetto al 2008.
La crisi è evidente soprattutto sul piano dei ricavi. Se tra il 2005 e il 2006 il mercato aveva messo in luce un’impennata del business, con un aumento da 396 milioni a poco meno di 446 milioni di euro, dall’inizio del 2007 a oggi il settore ittico siciliano sembra invece scivolare su un piano inclinato. I numeri dei ricavi 2008 parlano chiaro: meno di 287 milioni di euro, mentre quelli aggiornati allo scorso mese di aprile superano di poco gli 83 milioni di euro.
Dati da allarme rosso arrivano anche dall’entità della flotta siciliana. “Dal 2000 a ottobre di quest’anno, il naviglio attivo nelle 31 marinerie dell’Isola è diminuito da 4.329 a 3.325 pescherecci, dice Giuseppe Pernice, coordinatore dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo. Ma il dato più preoccupante è che in quest’ultimo anno nel settore sono andati perduti parecchi posti di lavoro, con almeno 8mila pescatori rimasti a terra”.
Dati che derivano, continua Pernice, “dal sovrasfruttamento delle risorse marine attuato negli anni nelle principali aree di pesca del Mediterraneo e dai costi energetici, la cui incidenza sul fatturato delle imprese siciliane supera il 52%: una percentuale esorbitante se si considera che la media europea, che tiene conto di marinerie attive in acque oceaniche e quindi dedite a percorsi di lungo raggio, si attesta su non oltre il 32%”.
Una situazione, rimarcano all’Osservatorio, legata a un processo di innovazione del naviglio che ancora non parte e mantiene ormai troppo alta, sempre rispetto ai parametri europei, l’età media delle barche (a Mazara nell’ordine dei 29 anni, ndr).
Il messaggio lanciato al Forum di Mazara del Vallo per portare fuori dall’impasse la pesca siciliana, è puntare con decisione sulla filiera. “Bisogna rendersi conto che la filiera della pesca, anziché a mare, comincia e finisce sulla terraferma”, dice Gianfranco Rizzo, docente del Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali all’università di Palermo e componente dello staff di ricercatori dell’Osservatorio. Insieme all’impatto ambientale in mare, poi, deve essere valutato quello a terra da parte delle aziende. E’ vero che gli investimenti per sfruttare le fonti rinnovabili, a cominciare dagli impianti fotovoltaici, sono strategici anche nel settore della pesca. Ma al momento hanno costi molto elevati. Converrebbe quindi puntare su sistemi di risparmio energetico tradizionali, purché realmente applicati”. Altra necessità, intervenire sulla formazione: “ Si rileva, aggiunge Rizzo, una preoccupante caduta delle competenze in tutto il settore peschereccio”.

Tratto da: www.economiasicilia.com

domenica 6 dicembre 2009

“LINEE PROGRAMMATICHE PER UNA PESCA RESPONSABILE"


FEDERAZIONE NAZIONALE AGROALIMENTARE
III° CONGRESSO NAZIONALE

“Superare la crisi – dialogo sociale – fermi sui diritti e sui valori”

Relazione del Segretario Federazione Agroalimentare Sicilia
Dott Giuseppe Messina

Roma
Hotel Cicerone – 3/4 dicembre 2009

Care colleghe, cari colleghi,

il processo di globalizzazione e l’internazionalizzazione dei mercati su scala mondiale hanno provocato effetti dirompenti sul piano economico e sociale, determinando il consolidarsi della cosiddetta “società liquida”.
La crisi prima che di ordine finanziario ha toccato la scala dei valori sulla quale si fonda la società italiana con il conseguente amplificarsi del divario tra fasce abbienti e ceti poveri della popolazione. Occorre riscrivere le regole poste a governo delle scelte economico-politiche non solo in materia finanziaria ma anche e soprattutto in tema di politiche sociali e del lavoro, ponendo al centro delle scelte i valori. Il processo di cambiamento dovrà essere incentrato sulla qualità delle scelte, attraverso percorsi condivisi e incentrati sul dialogo sociale eticamente sostenibile. La tutela del lavoro deve costituire il paradigma sul quale costruire politiche europee coerenti con la Strategia di Lisbona che mirino ad introdurre modelli di sviluppo solidali ed incentrati sul complessivo miglioramento della qualità di vita dei lavoratori. E’ necessario modernizzare l’industria agroalimentare, ed al suo interno la pesca, attraverso l’innovazione tecnologica dei processi e l’internazionalizzazione dei prodotti. Occorre incentivare la lotta contro le frodi, contro il lavoro irregolare, migliorando le condizioni di sicurezza dei pescatori operanti a bordo delle imbarcazioni da pesca come degli addetti impegnati nelle strutture a terra. Abbiamo il dovere di fornire risposte adeguate a chi opera nel settore garantendo produzione e occupazione, la pesca soffre il difforme rispetto della applicazione delle norme da parte di chi importa prodotto privo di elementi conoscitivi. Puntare sulla competitività della pesca italiana è necessario ed imprescindibile, ma non è sui prezzi che si gioca la partita né sulla intrinseca qualità della specie ittica, semmai sulla cosiddetta “qualità di processo”. La tracciabilità dei prodotti dal momento della cattura al consumo finale, la possibilità cioè per il consumatore di riconoscere in trasparenza l’intero percorso di filiera è determinante per porre a riparo il sistema dalle ingerenze esterne di una globalizzazione senza regole.
La legge 99/2009 all’art.18 prevede proprio l’attivazione di quelle le azioni a tutela della qualità delle produzioni agroalimentari e della pesca per contrastare le contraffazioni, rendendo obbligatorie le informazioni a tutele del consumatore.
Il nuovo regime di controlli nel settore della pesca, varato, lo scorso 20 novembre, dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della pesca dell’Unione Europea percorre proprio questa direzione perché riscrive le regole della PCP (Politica Comune Pesca) in tema di trasparenza gestionale lungo tutta la filiera della pesca.
Ripercorre i temi della trasparenza la recente conversione del Decreto-legge 25 settembre 2009, n.135, da parte di Camera e Senato, che introduce disposizioni in materia di fascicolo aziendale delle imprese di pesca che dovrà contenere i dati relativi agli impianti, alle quote, alle quantità di pescato, alle dotazioni strutturali, agli equipaggi ed agli esiti dei controlli, delle ispezioni e dei pagamenti effettuati nei confronti di ciascuna impresa o beneficiario, sulla scorta delle disposizioni impartite dalla Autorità di Audit di cui all’art. 58, paragrafo, lettera c) del regolamento (CE) n.1198/2006 (istitutivo del FEP).
Il fascicolo aziendale dovrà costituire un punto di forza per la nostra O.S. nella misura in cui sapremo organizzare nel territorio, attraverso lo strumento della Convenzione ministeriale, una rete capillare di Centri di Assistenza per la gestione dei fascicoli aziendali delle imprese di pesca. Per far questo diviene imprescindibile che Ugl Agroalimentare cominci a ragionare intorno alla grande opportunità di strutturarsi su tutto il territorio nazionale, mettendo a disposizione la forza della competenza, della profonda conoscenza delle dinamiche del settore e della passione nell’affrontare da sempre i cambiamenti della pesca italiana. Occorre puntare su una classe dirigente che possa rappresentare l’interfaccia operativa nelle marinerie, fornire adeguate risposte al pescatore che ha necessità di certezze in un contesto legislativo farraginoso che ha influito negativamente sulla perdita di competitività. L’esperienza in Sicilia dimostra che tanto può farsi, enormi sono gli spazi, la gente ha bisogno di dialogare, essere ascoltata, si aspetta da noi risposte certe. I risultati ottenuti in termini non solo di adesioni alla nostra O.S. ma anche di condivisione dei nostri progetti hanno posto Ugl Agroalimentare Sicilia al centro del dibattito regionale introno alle questioni che caratterizzano la crisi della pesca siciliana.
Diversi sono i risultati ottenuti in poco meno di 18 mesi di attività sul territorio a testimonianza che quando si è presenti sul territorio, nelle marinerie, attraverso il dialogo si riesce a conquistare la fiducia del pescatore.
In Sicilia è legge la formazione obbligatoria ai pescatori, frutto di un progetto di legge presentato dalla nostra O.S. in ARS ( Assemblea Regionale Siciliana) che è divenuto norma inserita nella legge approvata lo scorso 30 aprile dal Parlamento siciliano. Abbiamo animato il dibattito propedeutico per l’introduzione degli ammortizzatori sociali in deroga al settore della pesca, attivando, subito dopo, una massiccia campagna informativa presso le marinerie siciliane sulle opportunità offerte dallo strumento di sostegno al reddito. Siamo firmatari del verbale di Accordo finalizzato all’attivazione della cigs in deroga nel settore della pesca firmato il 6 febbraio 2009 presso la Direzione Marittima di Palermo e il 29 settembre 2009 presso la Direzione Marittima di Catania. Abbiamo instaurato da subito relazioni stabili con Federcoopersca, AGCI e Lega pesca nonché con l’Assessorato Regionale Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca sedendo al tavolo tecnico sul FEP. Siamo presenti in Consiglio Regionale della Pesca, organismo tecnico presieduto dall’Assessore regionale al ramo che esprime pareri obbligatori sulla politica della pesca. Abbiamo per primi posto all’attenzione delle istituzioni, l’anomalia contenuta nell’art.4-ter del decreto legge n.97/2008, convertito con legge 129/2008 e nel decreto interministeriale 44768/2008 laddove il personale imbarcato dalle imprese della piccola pesca, regolamentato dalla legge 250/58, non trovando applicazione il CCNL nazionale restano fuori dall’ambito di applicazione degli ammortizzatori sociali. Giace dal 6 agosto scorso, in Assessorato regionale al lavoro, una nostra proposta di accordo per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga al personale imbarcato di imprese del settore della piccola pesca di cui alla legge 250/58. Abbiamo siglato un protocollo con il Governo della regione promuovendo alcuni interventi legislativi finalizzati a ridurre l’impatto sull’ambiente di certa pesca irregolare, a restituire competitività a settore anche attraverso misure dirette alla finanza agevolata.
Abbiamo presentato una proposta di Testo Unico al parlamento siciliano sulla quale stiamo lavorando con la Commissione attività produttive dell’ARS al fine di consegnare agli operatori del settore un corpus normativo di facile lettura ed applicazione. La leva della comunicazione, attraverso l’ausilio di un sito dedicato, ha avvicinato ancora di più la nostra O.S. agli operatori della pesca e non solo. Per Ugl Agroalimentare Sicilia è necessario promuovere il rilancio del settore della pesca attraverso l’accelerazione delle procedure burocratiche relative ai finanziamenti di cui ai Bandi FEP e mettere mano al riordino legislativo del settore attraverso un Testo Unico per restituirne chiarezza normativa.
Occorre introdurre interventi mirati alla riqualificazione dei porti pescherecci, al miglioramento dell’impiantistica a terra, agli impianti di acquacoltura e maricoltura, alla modernizzazione dei natanti da pesca, al sostegno dei redditi dei pescatori, favorendo le attività di pesca turismo e itti-turismo, all’individuazione di strumenti agevolativi per garantire la ricollocazione dei pescatori investiti della chiusura dell’attività di pesca per effetto delle demolizioni definitive dei pescherecci vetusti, in attuazione di quanto sancito dalle direttive comunitarie.
È indispensabile adottare norme dettagliate per la concessione di aiuti ai settori, della pesca dell’acquacoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, garantendo al contempo che i settori in questione mantengano la propria Redditività economica.
A tal fine è necessario individuare un numero limitato di obiettivi prioritari di intervento e indirizzare gli aiuti strutturali all’acquacoltura, alla pesca nelle acque interne, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura verso le microimprese e le piccole e medie imprese, attribuendo priorità alle microimprese e alle piccole imprese.
E’ utile promuovere un marchio di qualità e provenienza delle specie ittiche pescate dalle imprese siciliane, puntando su una politica di filiera corta e certificazione dei prodotti ittici e dei loro processi, attraverso l’utilizzo di apposito Piano di promozione e valorizzazione delle specie ittiche pregiate e cosiddette “eccedentarie”. Vanno cancellati i Consorzi di ripopolamento ittico, macchine mangia soldi che non hanno inciso nella direzione dello sviluppo della pesca artigianale che dovrà avvenire, con sistemi ecocompatibili, dotando la Sicilia dei Piani di gestione locale, strumento indispensabile per il rilancio della piccola pesca artigianale. Occorre puntare sui Distretti produttivi posti in rete con i Consorzi che dovranno gestire i Piano di Gestione Locali (PGL), come previsto dall’art.37, lettera m) del Regolamento (CE) n.1198/2006.
Occorre, infine, rivedere il dialogo con le altre OO.SS. per rafforzarne l’intesa verso un potenziamento del dialogo sociale di settore, vera leva per contribuire al rilancio della pesca siciliana.
Va in tal senso la richiesta di Ugl Agroalimentare di individuare il percorso più breve che possa consentire la firma del CCNL di settore.

sabato 5 dicembre 2009

NUOVE PROSPETTIVE DI CRESCITA PER I COMPARTI AGRICOLO E FORESTALE


Sindacato Nazionale UGL Agricoli e Forestiali
Relazione del Segretario Nazionale
dott. Antonino Cosentino (nella foto il secondo da sinistra verso destra)

Roma 2 dicembre 2009

Care amiche delegate, cari amici delegati, graditi ospiti,

un saluto a tutti voi e grazie per la vostra presenza al 3°Congresso della Federazione Agroalimentare che ci apprestiamo a celebrare, rappresenta il momento più alto della vita della nostra Organizzazione.
Esso costituisce non solo una straordinaria opportunità per verificare ciò che siamo stati in questi ultimi 4 anni ma, il momento della costruzione del progetto nel quale sceglieremo di impegnarci a partire da domani.
Noi siamo oggi chiamati, seppur nella dimensione di Federazione, a determinare ciò che vogliamo, ovvero l’impegno di tutta l’UGL nei prossimi quattro anni.
Abbiamo attraversato nuovi periodi della vita della nostra Organizzazione nel segno di un cammino chiaro e definito, grazie all’impegno sicuramente sempre difficile, ma certamente marcato da sufficienti certezze e cioè al modo di essere sindacalista del nostro Segretario Generale”Renata Polverini”.
Ritorna nella nostra Organizzazione una fase, nella quale riprendere il bagaglio importante di valori e di riferimenti che ci appartengono con una “nuova cassetta degli strumenti di lavoro” come ripete il ns. Segretario Generale, che dal 2006 ci vengono forniti, ci porta ad avere l’opportunità di scommetterci nelle vicende sindacali, che guardano con nuova attenzione al mondo del lavoro e che producano nuove politiche di eguaglianza e di inclusione.
Il prevalere, ancora, nel mondo di elementi di governo che hanno, nella finanza soprattutto, il loro riferimento, ha prodotto crescenti e, talvolta, insopportabili difficoltà.
Le soluzioni perseguite, funzionali al sistema di riferimento, quello finanziario come appena detto, hanno, soprattutto, esplorato da un lato l’accelerazione dello sviluppo tecnologico, dall’altro la corsa all’abbattimento dei costi di produzione e, quindi, soprattutto di alcuni segmenti del costo del lavoro.
E tutto ciò, specie in riferimento all’abbattimento del costo del lavoro, senza calcolarne sino in fondo le conseguenze per quanto esso avrebbe significato e prodotto sul piano dei consumi, molla centrale dell’intero sistema, particolarmente in quelle aree del cosiddetto “mondo occidentale”, producendo a latere la cultura della progressiva de-responsabilizzazione sociale dell’impresa.
Il quasi totale abbandono di ogni sorta di politica della ricerca, le azioni destrutturanti portate avanti nella società, l’ossessivo coltivare l’apparire e la quotidianità, lo scambio semplice, l’abbandono delle nostre produzioni agricole, l’ammiccamento costante, velato od esplicito, hanno portato il nostro Paese sulla soglia di una grave dipendenza nel settore Agroalimentare.
A nulla vale controbattere che, in questo contesto, convivono e coabitano realtà e nicchie d’eccellenza, senza avere il pudore di ammettere che esistono fasce sempre più imponenti della società che in pochi anni, sul piano economico, hanno fatto più che un passo indietro.
E ciò che è grave è che tutto questo è, non solo il frutto della crisi economica che investe la globalità, ma la risultante di una politica scelta e voluta, che ha spostato l’equilibrio economico verso il ventre molle della società italiana, oggi costituito dal “ popolo della partita IVA”, dai professionisti in genere e da corposi segmenti di quel commercio della grande distribuzione.
È evidente che l’Italia è attraversata, già da qualche anno, da contraddizioni forti e crescenti, che ne indeboliscono il tessuto economico. Il nostro Paese è sempre più incapace di affrontare e risolvere i vecchi problemi ancora non risolti, così come le nuove sfide che provengono dal mutare dei commerci e dalla nuova situazione internazionale del lavoro.
Nel Mezzogiorno, considerato prevalentemente assistito e fatto soprattutto di impiego nel settore pubblico, la caduta del pil è, infatti, notevole.
Non è un fatto nuovo.
Per tanti anni il Sud è stato strumentale rispetto ai programmi del Nord:
Con le sue persone formate che si spostano a seconda delle esigenze della parte sviluppata;
Con il suo mercato di consumo utilizzato come piazza di sbocco per le industrie nazionali;
Con gli stessi fondi strutturali usati per finanziare fabbriche dell’industria nazionale che, al momento opportuno, utilizzati i finanziamenti ricevuti, venivano chiuse; con i suoi territori dove localizzare gli impianti, per esempio di raffinazione, magari già obsoleti che nessuno voleva.
E nei momenti difficili, proprio il Sud paga il conto più salato: perché se in quest’area si perde un posto di lavoro si perde l’unico posto che si ha in famiglia; se diminuiscono le esportazioni l’azienda chiude.
Oggi occorre concepire uno sviluppo diverso, specie nel campo dell’energia, per discutere degli investimenti dell’eolico e dello sviluppo tecnologico dell’energia solare.
Nonostante le nostre strade siano sempre in salita, abbiamo inaugurato
una nuova fase con il nostro Segretario Generale, Renata Polverini.
Attestate le regole, costruite le tutele minime, ci siamo incamminati per affermare nuovi diritti e per conquistare nuove opportunità.

L’UGL chiede:
misure e finanziamenti alle imprese del settore agricolo al fine di favorire ed incrementare l’occupazione;
politiche di filiera che riqualificano le nostre produzioni agricole e nel contempo sviluppano la produzione e la trasformazione del prodotto del settore industriale;
una migliore offerta dei prodotti della terra e un’incisiva ed efficace commercializzazione delle produzioni.
La qualità dei prodotti alimentari italiani non teme confronti ma nel mondo .
Bisogna richiedere la certificazione del luogo di origine degli alimenti.

La Forestazione
L’Italia è fatta per un terzo di boschi e foreste ,
un patrimonio “in”produttivo minacciato dalla reiterata proposta di abolizione e/o di riduzione delle comunità montane, reso debole dai continui tira e molla del finanziamento del fondo ordinario della forestazione, inerente in particolare la forestazione calabrese.
L’azione degli operai forestali non può più limitarsi
alla prevenzione degli incendi estivi, deve diventare parte intergrande di un piano per la tutela del territorio, e per lo sviluppo e la creazione di nuove attività collegate alla produzione di legno per le aziende del settore del mobile e di altre attività industriali da sviluppare al fine della salvaguardia del territorio e dell’incremento dell’occupazione.
L’Ugl propone al suo 3° congresso di:
- assumere ogni iniziativa, anche di lotta, utile e necessaria a garantire il rifinanziamento dei fondi per i forestali calabresi e l’integrità degli stanziamenti per il fondo ordinario della forestazione;
- aprire con le controparti istituzionali e imprenditoriali una grande vertenza sulla forestazione per sviluppare l’aspetto produttivo del patrimonio boschivo (produzione di legno e suoi derivati) integrandolo con il tradizionale ruolo della forestazione di prevenzione dai dissesti idrogeologici, difesa del territorio e delle aree montane;
- negoziare e rinnovare il CCNL dei lavoratori forestali, in scadenza a dicembre 2009,
- non distogliere dalla forestazione i fondi europei e i finanziamenti della Pac ad essa destinati e destinabili;
- salvaguardare e riqualificare il ruolo e le funzioni delle comunità montane.

Consorzi di Bonifica
L‘UGL considera necessaria l’attività dei consorzi di bonifica,ribadisce, la ferma contrarietà all’abolizione dei consorzi di bonifica, enti indispensabili alla difesa del suolo e alla gestione delle acque irrigue.

La Pesca
Il governo italiano, per la prima volta ,
ha concesso ai pescatori uno specifico ammortizzatore sociale, che ha dato un po’ di respiro a questo specifico settore del sistema agroalimentare italiano.
Sarà il collega Peppe Messina ad illustrare meglio le problematiche ,di un settore dove siamo presenti da qualche anno con grande soddisfazioni per le deleghe acquisite e le attività svolte.

Il Lavoro
Oltre un terzo delle giornate prestate in agricoltura sono in nero.
Queste considerazione viene fatta in quanto migliaia di lavoratori del settore sono senza assistenza e previdenza in considerazione altresì dell’alterazione del mercato del lavoro e della competività delle imprese.

L’Ugl e le organizzazioni datoriali,
Hanno sottoscritto l’avviso comune per l’emersione del lavoro nero che, anche se no del tutto applicato, ha consentito ed incentivato l’emersione di prestazioni irregolari con un incremento delle giornate lavorate.

I Voucher

L’UGL, ritiene il voucher uno strumento per i lavori agricoli occasionali, da usare per brevissimi periodi in aggiunta ai lavoratori stagionali.
È stata una nuova stagione sindacale delle parole d’ordine che non venivano dal basso, bensì frutto dell’illuminata attenzione che proveniva dall’alto in modo nuovo, moderno ed efficace.
La risposta dei lavoratori è stata la cartina tornasole di tale cambiamento. Infatti, quest’ultimi hanno guardato all’UGL non più solo come un luogo dove parlare e confrontarsi, pianificare strategie, prepararsi a nuove azioni di lotta ma, più concretamente, come organizzazione sociale capace di incarnare una valida alternativa.
Pertanto, dobbiamo proseguire su ciò che abbiamo iniziato a seminare ed inaugurare un nuovo momento storico che riscriva le regole delle pari dignità a partecipare, per aver riconosciuti il giusto ruolo, i giusti diritti.
Forti sollecitazioni devono scuotere il corpo del sindacato in generale e della nostra Organizzazione in particolare, partendo dai luoghi di lavoro, far ripartire una stagione di confronto che non sia solo sui singoli problemi, ma sull’essenza di ciò che siamo e sul valore del pluralismo.
Per ciò che ci riguarda, come UGL riteniamo di continuare con CGIL, CISL e UIL un sano antagonismo dialettico, sia sul piano sindacale che progettuale, per il rispetto e la dignità dei lavoratori.
Questi quattro anni, seppur con qualche sussulto sono trascorsi assai velocemente. I problemi che abbiamo affrontato non hanno mai fatto rallentare il nostro cammino, la nostra presenza, la nostra incisività. La coesione del gruppo dirigente è sicuramente cresciuta e la vita della nostra Organizzazione ne ha ricevuto benefici. Credo che dei valori di cui siamo portatori sia cresciuta la consapevolezza nostra, e dei nostri interlocutori esterni.
Le istituzioni, come le aziende, hanno trovato in noi, controparti leali, duttili ma non malleabili. Abbiamo dato rispetto e lo abbiamo preteso. Non ci siamo, credo mai, sottratti agli impegni ed abbiamo sempre cercato di ampliare lo spazio delle scommesse per difendere i lavoratori, donne, uomini, giovani ed anziani, che hanno creduto all’azione dell’UGL.
Care Amiche, Cari Amici,
Oggi vi chiedo di poter fare ancora un pezzo di strada insieme. Ci attendono importanti scommesse, prima fra tutte quelle di ridare dignità e “valore” al nostro mondo. É una partita che possiamo vincere, che certamente vinceremo!
Consentitemi, in conclusione, di ringraziarvi tutti per l’impegno ed i sacrifici affrontati quotidianamente, consentitemi di ringraziare tutti coloro che, iscrivendosi all’UGL, credono in noi, coloro che la scelgono e la sceglieranno.
Insieme a loro, permettetemi di rivolgere il mio “grazie” a tutti i delegati dei vari livelli congressuali che ci hanno consentito di essere qua oggi, alle nostre famiglie, non ultimi agli uomini ed alle donne che ci collaborano con impegno e dedizione, a tutti i nostri operatori del Patronato ENAS ed del CAF.
Insomma, grazie a tutti!

venerdì 4 dicembre 2009

UGL AGROALIMENTARE: GIUSEPPE MESSINA NUOVO COORDINATORE NAZIONALE COMPARTO PESCA




Eletto Giuseppe Messina (nella foto con Iacopo Becherini - Segretario Nazionale Ugl Coltivatori) al Consiglio Nazionale della Federazione Agroalimentare di Ugl nel corso del 3° Congresso Nazionale celebrato a Roma dal 2 al 4 dicembre sul tema: : “Superare la crisi, dialogo sociale, fermi sui diritti e sui valori” .

I lavori congressuali hanno visto la partecipazione del presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, diversi parlamentari, la Provincia di Roma, il Comune di Roma, esponenti nazionali delle Associazioni datoriali, del mondo delle cooperative e delle Organizzazioni Sindacali Confederali.

Ai lavori congressuali, che hanno visto riconfermato Paolo Mattei alla segreteria nazionale della Federazione e Antonino Cosentino alla guida del Sindacato nazionale agricoli e forestali, ha partecipato il Segretario Generale, Renata Polverini la quale, nel sottolineare la crescita della Federazione Agroalimentare, che si è arricchita con l’ingresso del comparto Pesca, in aggiunta all’agricolo, forestale ed alimentarista, ha tracciato le linee programmatiche sul quale il sindacato scommetterà nei prossimi anni.

“Il futuro della pesca passa dalla sostenibilità dello sforzo di pesca e dalla tracciabilità di prodotto e di processo delle produzioni ittiche nazionali”. E’ quanto dichiarato da Giuseppe Messina neo Coordinatore nazionale delle politiche della pesca di Ugl Agroalimentare, nel corso della relazione presentata ai delegati provenienti da tutto il territorio nazionale. Regole certe al servizio del comparto pesca, controlli potenziati verso l’importazione di pesca dall’estero e maggiore tutela al consumo con la certificazione di filiera del prodotto ittico - temi emersi nel corso del dibattito sulle linee programmatiche contenute nella Relazione sul “Futuro della pesca sostenibile in Italia”. Per Messina, il tema della sicurezza resta prioritario per Ugl anche nel settore della pesca sia nelle attività di cattura che nelle operazioni successive a terra, lungo la filiera ittica.

Roma, 4 dicembre 2009

giovedì 3 dicembre 2009

UGL AGROALIMENTARE: PAOLO MATTEI GUIDA LA FEDERAZIONE NAZIONALE


Eletto Paolo Mattei ( nella foto in basso) Segretario nazionale della Federazione Agroalimentare nel corso della tre giorni del 3° Congresso Nazionale celebrato a Roma dal 2 al 4 dicembre sul tema: : “Superare la crisi, dialogo sociale, fermi sui diritti e sui valori” . I lavori congressuali hanno visto la partecipazione del presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, diversi parlamentari, la Provincia di Roma, il Comune di Roma, esponenti nazionali delle Associazioni datoriali, del mondo delle cooperative e delle Organizzazioni Sindacali Confederali.. “Il rilancio dell’agroalimentare deve puntare su innovazione, qualità e tracciabilità dei prodotti, internazionalizzazione delle imprese”. Lo ha detto Paolo Mattei, riconfermato segretario nazionale Ugl Agroalimentare, aprendo, il 3 dicembre, i lavori del congresso nazionale alla presenza del segretario generale Renata Polverini, la quale, nel sottolineare la crescita della Federazione Agroalimentare, che si è arricchita con l’ingresso del comparto Pesca nella federazione, ha tracciato le linee programmatiche sul quale il sindacato scommetterà nei prossimi anni. Nella giornata conclusiva, i lavori congressuali sono stati incentrati sui diversi interventi, successivi alla relazione del segretario uscente, che hanno ripercorso le diverse testimonianze territoriali, apportando al dibattito nuova linfa e proposte progettuali utili per l’azione politico-sindacale del prossimo quadriennio. Paolo Mattei, nel ringraziare i delegati per l’ampio consenso ha voluto richiamare la platea sul significato della missione che Ugl realizza quotidianamente stando vicino ai lavoratori ed ai loro problemi. Eletti al Consiglio Nazionale della Federazione Agroalimentare dalla Sicilia: Antonino Cosentino, Arena Francesco, Fricano Gianbattista, Galioto Antonio, Gallo Michele, Messina Giuseppe, Mulé Antonino, Palermo Giancarlo. Eletti componenti del Collegio dei Probiviri, i siciliani: Laudani Antonino (effettivo) e Cavallaro Santa Rosa (supplente). Eletta la siciliana Damiani Maria (supplente) al Collegio dei Revisori dei Conti.

mercoledì 2 dicembre 2009

UGL AGROALIMENTARE: ANTONINO COSENTINO RICONFERMATO SEGRETARIO NAZIONALE SINDACATO AGRICOLI E FORESTALI


Riconfermato Antonino Cosentino (nella foto il secondo da sinistra) alla guida del Sindacato nazionale agricoli, forestali e pesca a conclusione del Congresso nazionale celebrato a Roma lo scorso 2 dicembre. Alla presenza dei delegati, provenienti da tutta Italia, Cosentino ha affrontato, nell’ampia relazione, le criticità dell’agricoltura italiana, i fattori di debolezza del patrimonio boschivo italiano, lanciando alcune proposte per il rilancio dei comparti che rappresenteranno la piattaforma operativa del Sindacato per il prossimo quadriennio. Il Segretario ha sottolineato la crescita del Sindacato a livello nazionale dovuta anche all’ingresso del comparto Pesca, sul quale tanto si sta spendendo e che in Sicilia ha dato grossi risultati in termini di rappresentatività e di operatività. Sui Consorzi di bonifica, Ugl ribadisce la ferma contrarietà alla loro abolizione, avendone proposto, in diverse sedi istituzionali, il rilancio in una prospettiva di riordino del settore indispensabile alla difesa del suolo e alla gestione delle acque irrigue. A conclusione del suo intervento Cosentino ha sottolineato l’impegno di UGL con a capo Renata Polverini, sui temi della sicurezza, avendo sottoscritto l’avviso comune per l’emersione del lavoro nero con le organizzazioni datoriali che ha portato all’incremento delle giornate lavorative. Dopo un ampio dibattito congressuale è stato rinnovato il Consiglio Nazionale del Sindacato nazionale Agricoli e Forestali, eleggendo 29 componenti. Dalla Sicilia fanno parte del Consiglio Nazionale: Arena Francesco, Cavallaro Sandra, Fricano Gianbattista, Galioto Antonio, Gallo Michele, Laudani Antonino, Messina Giuseppe e Mulé Antonino.

lunedì 30 novembre 2009

UGL SICILIA: GIOVANNI CONDORELLI E’ IL NUOVO SEGRETARIO


Giovanni Condorelli è il nuovo segretario dell'Ugl siciliana: è stato eletto oggi a Palermo, a conclusione del primo congresso regionale dell'Organizzazione Sindacale, svoltosi lo scorso 28 novembre, che ha visto la presenza anche del segretario nazionale, Renata Polverini. L'Ugl ha lanciato la proposta della costituzione di un patto sul welfare locale con la Regione, così come fatto per il patto sullo sviluppo. Nel suo intervento Condorelli ha evidenziato "la necessità di costruire una strategia globale in grado di porre regole chiare ed evitare che gli equilibri del mercato si basino solo sul dumping sociale tra paesi ricchi e poveri, specie all'interno di questo grave processo di crisi". "Agricoltura e pesca - ha osservato Condorelli - sono di fondamentale importanza per l'economia della nostra isola, storicamente vocata. Per il neo segretario dell'Ugl siciliana "bisogna osare di più, legando gli interventi di sostegno allo sviluppo tecnologico delle imprese delle filiere dell’agro-industria e della pesca, alla ricerca sulle nuove tecnologie, al mantenimento e alla tutela dei posti di lavoro e del reddito perché la crisi continuerà più o meno a lungo a seconda di quanto si investirà su questi capitoli. In questa fase di crisi occorre un sostegno politico concreto: sia da parte delle istituzioni locali che dal Governo centrale. La richiesta della Ugl va in questa direzione: sostegno al reddito e garanzia di continuità occupazionale, utilizzo concreto ed immediato dei fondi comunitari". Per Renata Polverini Segretario Generale dell’Ugl nel suo intervento ha tracciato le linee guida dell’Ugl aggiungendo che “va fortemente sottolineata la centralità dei lavoratori, del lavoro ed il nuovo ruolo dell’Ugl nell’ambito del mondo sindacale centrato sempre più su una classe dirigente preparata e presente a rappresentare con gli strumenti idonei tutto il mondo del lavoro nella sua interezza. “L’impegno dell’Ugl si baserà sempre più” conclude la Polverini” sulla legalità e sulla sicurezza contro le mafie le illegalità a garanzia di una sana società. Soddisfazione esprime Giuseppe Messina – Segretario regionale di Ugl Agroalimentare Sicilia – per la centralità del lavoro e dei lavoratori emersa dal dibattito congressuale. L’agricoltura e la pesca, comparto toccati negli interventi sia dal Segretario Generale Polverini che da Condorelli, rappresentano settori di punta per il Sindacato sui quali l’attenzione è grande. I traguardi futuri di Ugl Agroalimentari, emersi dal documento dal titolo “Agricoltura e pesca del futuro” elaborato dalla Commissione di lavoro prevista dall’art.19 del Regolamento Congressuale Confederale, ha dichiarato Messina, - mirano a salvaguardare le realtà occupazionali nel rispetto delle regole recentemente tracciate dall’Unione Europea, promuovendo la cultura del rispetto del territorio e del mare in una logica di sfruttamento eco-compatibilie coniugato con i criteri tipicamente reddituali delle attività economico-aziendali. Lo slogan “DIFENDIAMO IL LAVORO” riassume bene il compito che ci è richiesto oggi: identificare le priorità, proporre soluzioni e perseguirle cercando di aggregare più soggetti possibile sui temi che riguardano il lavoro, la sicurezza, la legalità il rispetto dell’ambiente. l’ingresso nel Consiglio Direttivo Regionale del Segretario regionale di Ugl Agroalimentare è la conferma di un primario interesse strategico dell’O.S. sui comparti agricolo-forestale, pesca ed alimentaristi.

mercoledì 25 novembre 2009

VARATO NUOVO REGIME CONTROLLI PESCA DA CONSIGLIO DEI MINISTRI AGRICOLTURA E PESCA UE


Approvato a Bruxelles lo scorso 20 novembre dal Consiglio dei Ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Ue il nuovo REGIME DI CONTROLLO COMUNITARIO

IL nuovo Regolamento prevede in sintesi:

Autorità unica
Sarà responsabile della raccolta, coordinamento, trattamento, certificazione e trasmissione dei dati alle istituzioni europee e agli Stati membri;

Controllo satellitare
Su richiesta dell'Italia possono essere escluse le imbarcazioni fino a 15 metri di lunghezza se operano nelle acque territoriali, per battute di pesca fino a 24 ore.

Certificazione motori
Il nuovo sistema dovrà essere operativo nel 2013 garantendo una maggiore sicurezza della navigazione, riduzione dei consumi e dell'inquinamento. Su
richiesta italiana non dovrà avere conseguenze economiche per le imprese.

Pesca sportiva
Come per la pesca professionale anche quella sportiva dovrà esser compatibile con gli obiettivi della politica europea. Nel caso in cui dati scientifici dovessero mostrare che comporta un impatto biologico significativo l'Ue potrà richiedere il rilascio di autorizzazioni e dichiarazioni di cattura.

Sistema di penalità a punti
E' stata ridotta la progressività delle sanzioni. Il ritiro definitivo della licenza scatterebbe solo dopo la quinta infrazione grave. Su proposta dell'Italia il Consiglio ha accolta la richiesta di fare riferimento al dolo o alla colpa per stabilire infrazioni gravi.

domenica 22 novembre 2009

UE: APPROVATO ACCORDO RIFORMA SISTEMA EUROPEO CONTROLLI DELLA PESCA


Il Consiglio dei ministri dell’Ue ha raggiunto nei giorni scorsi un accordo per la riforma del sistema europeo dei controlli della pesca. Le novità principali consistono nell’utilizzo di sistemi satellitari e nella registrazione telematica dei dati. “Il nocciolo dell’intesa – sottolinea Antonio Buonfiglio, sottosegretario alle Politiche agricole e capo della delegazione italiana -, è quello del coordinamento delle attività di controllo svolte dai diversi Enti, da parte di una singola Autorità che dovrà essere responsabile di organizzare, raccogliere, trattare, certificare e trasmettere i dati riguardanti l’attività di pesca. Queste informazione saranno comunicate, quindi, alla Commissione, all’Agenzia comunitaria per il controllo, agli altri Stati membri e, se necessario, anche ai Paesi terzi”.

FASCICOLO AZIENDALE DELLE IMPRESE DI PESCA


La Camera dei deputati ha definitivamente approvato la conversione del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee. Le disposizioni che riguardano la pesca sono inserite all’articolo 17 bis che introduce disposizioni in materia di fascicolo aziendale delle imprese di pesca per dare esecuzione a quanto previsto dal regolamento sul Fondo Europeo della Pesca.

ARTICOLO 17-bis.
(Disposizioni in materia di fascicolo aziendale
delle imprese di pesca).
1. Per dare esecuzione agli obblighi derivanti dagli articoli 71 e83 del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca, e non incorrere nelle procedure di infrazione comunitarie e nelle rettifiche finanziarie di cui all’articolo 97 del medesimo regolamento, il fascicolo aziendale di cui all’articolo 9 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1o dicembre 1999, n. 503, relativo a ciascuna impresa di pesca deve contenere anche i dati relativi agli impianti, alle quote, alle quantità di pescato, alle dotazioni strutturali, agli equipaggi e agli esiti dei controlli, delle ispezioni e dei pagamenti effettuati nei confronti di ciascuna impresa o beneficiario, sulla base delle disposizioni impartite dall’autorità di audit di cui all’articolo 58, paragrafo 1, lettera c), del predetto regolamento (CE) n. 1198/2006.

domenica 15 novembre 2009

UGL AGROALIMENTARE: ICCAT, A RISCHIO CHIUSURA DEFINITIVA PESCA TONNO ROSSO



Dal vertice ICCAT, in corso a Recife in Brasile, si paventa la chiusura definitiva della pesca del tonno rosso. E’ in discussione, per l’appunto, la possibilità concreta di iscrivere il tonno rosso nella lista CITES che vieterebbe di fatto ogni forma di pesca e commercio della specie ittica.
Il danno per l’economia siciliana sarebbe enorme – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Agroalimentare Sicilia – ci sono a rischio 800 lavoratori occupai nelle aziende, lungo la filiera, con un fatturato di almeno 60 milioni di euro. La Sicilia non può permettersi una ulteriore contrazione delle opportunità di lavoro dei propri pescatori ed addetti delle strutture di trasformazione e commercializzazione. Ugl Agroalimentare Sicilia si schiera a fianco della flotta tonniera siciliana – continua Messina - che in questi anni ha rispettato le regole fissate dalla comunità internazionale.
Siamo consapevoli che la pesca del tonno rosso appartiene a una tradizione mediterranea che va conciliata con le regole della tutela ambientale.
Siamo altresì convinti – sottolinea Messina - che qualsiasi intervento non deve prescindere dalla compatibilità economica di una attività imprenditoriale che da anni viene eccessivamente penalizzata. Esprimiamo, inoltre, apprezzamento per la posizione coraggiosa assunta dall’Assessore regionale alla pesca – Titti Bufardeci – a sostegno delle imprese e dei lavoratori siciliani su questa delicata vertenza.
Ci appelliamo al Presidente Lombardo, alla deputazione regionale, nazionale ed ai parlamentari eletti a Strasburgo – conclude Messina - chiediamo loro di intervenire compattamente a difesa delle ragioni dei lavoratori siciliani impegnati in un settore che storicamente ha garantito livelli di occupazione per tante famiglie.

lunedì 9 novembre 2009

UGL AGROALIMENTARE: DIRITTI DI PESCA TRASFERIBILI, PESCA SICILIANA A RISCHIO


Un nuovo modello di gestione della pesca è in discussione a Bruxelles nell’ambito dei principi contenuti nel Libro Verde e inerente il processo di riforma della Politica Comune della Pesca (PCP). L’idea di conferire ad ogni impresa, in maniera generalizzata, quote o diritti di pesca individuali trasferibili (ITQ) , non ci convince affatto – dichiara Giuseppe Messina Segretario Regionale Ugl Agroalimentare.
Il ragionamento seppur condivisibile nella direzione della gestione responsabile della pesca, attraverso la responsabilizzazione diretta delle imprese ittiche - prosegue Messina – appare inapplicabile ad ambiti territoriali caratterizzati da specificità e da realtà pescherecce artigianali. Esistono grandi diversità in termini organizzativi, sociali ed economici nei diversi Paesi, laddove l’attività è di tipo industriale, il diritto di pesca, a determinate condizioni, può avere una sua logica in termini di effetti di razionalizzazione, eco sostenibilità e stabilizzazione del diritto di pesca. In Paesi a forte componente artigianale, caratterizzati dalla presenza di imprese di piccole dimensioni, più fragili ed esposte a fattori di crisi sottolinea Messina – il rischio è una concentrazione delle quote e dei diritti, peraltro trasferibili, nelle mani di pochi gruppi finanziariamente più forti, con conseguente scomparsa della piccola pesca. Se poi si pensa al Mediterraneo, dove le quote di pesca al di fuori del tonno non sono applicate per la multispecificità delle catture, ed in cui il principio della trasferibilità potrebbe essere applicato al solo diritto di pesca, gli effetti delle ITQ potrebbero essere ancora più devastanti, ammesso che la Legge consenta mai di trasformare una licenza di pesca in un diritto trasferibile.
Chiediamo un confronto a tutti i livelli - conclude Messina - per ragionare intorno alle nuove regole della PCP che mirano alla destrutturazione del tessuto europeo delle imprese della piccola pesca, da cui dipende l’esistenza di tante comunità costiere. Occorre una attenta valutazione circa l’impatto socio economico che l’introduzione delle quote o diritti di pesca individuali trasferibili può comportare nel comparto della piccola pesca al fine di tutelare la specificità del Mediterraneo e degli equilibri socio-economici della pesca siciliana.

mercoledì 28 ottobre 2009

UGL AGROALIMENTARI: CHIESTI CHIARIMENTI REGIME CONTROLLI UE PICCOLA PESCA


Chiesto l’avvio di un confronto con le OO.SS. e le associazioni datoriali sugli effetti dell’introduzione del regolamento UE sui controlli al settore della pesca. E’ quanto è emerso dall’incontro tra l’Assessore regionale alla pesca, Titti Bufardeci, ed il Segretario regionale di Ugl Agroalimentare Sicilia, Giuseppe Messina. Nel corso dell’incontro, alla quale ha partecipato il componente di Ugl Agroalimentare Sicilia al Consiglio Regionale della Pesca, Franco Fasola, Capo struttura di Ugl Sicilia, nel portare i saluti del Segretario Generale, Giovanni Condorelli, ha ringraziato l’Assessore Bufardeci per l’approccio al dialogo improntato sulla cordialità e disponibilità ed ha rappresentato le ragioni politico-sindacali confederali non solo sul settore della pesca ma anche sui settori dell’artigianato e del commercio, ritenuti strategici per Ugl Sicilia; sottolineando la necessità che si sblocchino gli avvisi per gli investimenti produttivi (Pip, Distretti, etc.) per dare respiro al sistema delle PMI. L’introduzione delle norme in materia di controlli al settore della pesca, seppur condivisibili in via di principio, ci preoccupano per alcune ragioni – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Agroalimentare Sicilia – perché investono l’intera filiera ittica e tutte le imbarcazioni superiori a 15 metri di lunghezza. Forti perplessità nutriamo per l’impatto negativo che potrebbe avere sulla piccola pesca artigianale – prosegue Messina – se non si pone rimedio nell’aggiustare alcuni meccanismi, entro la data di approvazione del testo definitivo prevista per i giorni 19 e 20 novembre p.v. Il Segretario regionale ha consegnato all’Assessore Bufardeci una relazione sulla questione contenente le proposte di Ugl Agroalimentare Sicilia per mitigare l’impatto sulle imprese di pesca e sui pescatori delle cooperative di piccola pesca e per attivare un sistema di aiuti nella fase di applicabilità. Dal canto suo l’assessore Bufardeci (nelle foto)ha mostrato ampia disponibilità ad affrontare i temi sottoposti dalla delegazione sindacale facendosi carico di fornire risposte concrete entro i termini fissati dall’UE e confermando l’impegno del Governo regionale di mediare la questione a Bruxelles. Bufardeci ha inoltre confermato che sono in dirittura di arrivo almeno 7 misure che sbloccheranno ingenti risorse finanziarie per gli insediamenti produttivi in Sicilia, accelerando il processo di ripresa dei settori dell’artigianato e del commercio, come auspicato da Ugl Sicilia.

giovedì 22 ottobre 2009

UGL AGROALIMENTARE: MESSINA, CHIESTO TAVOLO TECNICO REGOLAMENTO CONTROLLI PESCA


Continua la strategia di penalizzazione ed isolamento della pesca siciliana ai tavoli di Bruxelles. E quanto dichiara Giuseppe Messina – Segretario regionale Ugl Agroalimentare Sicilia - a seguito dell’esame sui contenuti dell’accordo del 20 ottobre scorso che ha riscritto le regole in ordine al regime di controlli sulle attività ittiche.

L’armonizzazione del sistema dei controlli lungo la filiera ittica é un percorso incontrovertibile sul quale avevamo, già nel passato, dichiarato la necessità anche al fine di certificarne i passaggi dalla fase della cattura all’acquisto per il consumo finale. Non ci soddisfa in pieno l’applicazione in modo graduale delle misure di controllo per l’Italia se non si apre una riflessione con il mondo sindacale e datoriale circa l’impatto del regolamento sul sistema della piccola pesca.

Secondo la nostra O.S. – prosegue Messina – occorre aprire un tavolo specifico sull’argomento per arrivare alla approvazione del testo definitivo, previsto per il 19 e 20 novembre p.v. – con specifici aggiustamenti che non penalizzino i pescatori artigianali, vero polmone occupazionale in Sicilia.

Chiediamo al Governo Regionale di convocare le parti per discutere sulle modifiche da apportare al testo per commisurarlo alle effettive esigenze della realtà microimprenditoriale siciliana. Le dichiarazioni in tale direzione dell’Assessore Bufardeci ci confortano – conclude Messina – siamo certi che si farà garante delle necessità dei pescatori artigianali.

venerdì 16 ottobre 2009

UGL SICILIA: CONDORELLI, CHIESTA APPLICAZIONE MODELLO BASILEA 2


Presentato il Rapporto relativo all’attività svolta nel II° semestre dall’Osservatorio Regionale sull’andamento del credito nel corso dell’incontro promosso dal Prefetto di Palermo lo scorso 15 ottobre presso la sede del CERISDI di Palermo. Alla riunione, alla quale ha partecipato Giuseppe Messina in rappresentanza di Ugl Sicilia, il Prefetto Trevisone ha esposto i primi risultati raggiunti dallo speciale Osservatorio attraverso l’attività di monitoraggio sull’andamento dei flussi di credito sul territorio rilevati nel I° Rapporto trimestrale, soffermandosi su alcuni aspetti legati al funzionamento del mercato del credito, alle misure di sostegno alle famiglie ed alle PMI agli effetti dell’applicazione dei criteri di Basilea 2. Sono stati presentati, inoltre, specifici interventi finalizzati al miglioramento del contesto produttivo complessivo idonei ad influenzare positivamente l’andamento del mercato del credito. La parziale applicazione del modello di Basilea 2 da parte degli istituti di credito che operano in Sicilia – dichiara Giuseppe Messina - la dice lunga sulla reale portata del fenomeno. Il caso dei pescatori del messinese che attendono da 18 mesi di percepire le indennità relative al fermo d’emergenza previsto per legge sintetizza la sofferenza di una dinamica del credito che va modificata; lungaggini e pastoie burocratiche aggravano lo stato di malessere di un sistema imprenditoriale che sta scoppiando.
Per Giovanni Condorelli, - Segretario Generale di Ugl Sicilia – l’Osservatorio regionale sul credito esercita una fondamentale azione mitigatrice e di richiamo nei confronti del sistema. Ugl Sicilia, nel valutare attentamente le dinamiche intorno all’andamento dei flussi creditizi - prosegue Condorelli – ritiene indispensabile che, perdurando le difficoltà di accesso al credito da parte della PMI e delle famiglie, la Regione Siciliana punti su un Istituto di credito che ispiri la propria azione nel territorio partendo proprio dalla conoscenza dello stesso e del tessuto economico-produttivo.

sabato 3 ottobre 2009

UGLSICILIA: AGROALIMENTARE, ELETTO GIUSEPPE MESSINA SEGRETARIO REGIONALE FEDERAZIONE


Eletto in data 02/10/2009 Giuseppe Messina (nella foto) Segretario regionale della Federazione Agroalimentare nel corso del Congresso svoltosi il 2 ottobre c.a. presso i locali dell’UTL di Siracusa. Alla presenza dei delegati provenienti dalla nove province siciliane, di dirigenti ed aderenti della Sicilia, il 1° Congresso della Federazione Agroalimentare ha rinnovato i propri organi elettivi. AI lavori ha partecipato il Segretario nazionale della Federazione Agroalimentare, Paolo Mattei, il quale intervenendo ha focalizzato l’attenzione sul modello di riferimento per la crescita dei comparti che costituiscono la Federazione: agricolo e forestale, pesca e alimentarista. La Segreteria Regionale come modello flessibile per la crescita integrata dei sindacati di comparto e della Federazione nella sua unitarietà- è il messaggio del Segretario Nazionale a conclusione dell’intervento. Per Nino Cosentino, Segretario Nazionale del Sindacato Agricoli e Forestali, il 1° Congresso della Federazione Agroalimentare rappresenta il riconoscimento per una Categoria che tanto ha dato al Sindacato e che punta per il futuro sulla crescita nel segno del coordinamento e della rappresentanza per aggregare sempre più, distinguendosi per competenza ed autorevolezza. Dopo il saluto di Franco Fasola in rappresentanza della Segreteria Regionale, Tonino Galioto, Segretario Provinciale dell’Unione di Siracusa, ha sottolineato il lavoro prezioso profuso dai dirigenti di categoria nel territorio, contribuendo al raggiungimento di lusinghieri risultati per l’O.S.. Michele Gallo, neo Segretario regionale del Sindacato agricoli e forestali, ha focalizzato l’attenzione della platea sui risultati raggiunti, sulle proposte di riordino del settore forestale e sulle iniziative legate al rilancio del settore agricolo; mentre Franco Arena, Responsabile forestali ha posto l’accento sul problema del precariato nel settore. Puntare sul rafforzamento del dialogo con le parti sociali e con le istituzioni è il primo aspetto trattato dal neo Segretario regionale della Federazione Agroalimentari – Giuseppe Messina – che, nella sua relazione, punta i fari sulla necessità di potenziare l’informazione ed il supporto consulenziale ai dirigenti per sviluppare l’azione sindacale, partendo proprio dal territorio. Puntare su un moderno e flessibile modo di fare sindacato “con la gente e per la gente” supportato da una perentoria e puntuale informazione all’esterno – conclude Messina - possono e devono rappresentare punti di forza per una crescita continua e consapevole della categoria.

martedì 29 settembre 2009

CONDORELLI: DIREZIONE MARITTIMA DI CATANIA, FIRMATO VERBALE DI ACCORDO CIGS IN DEROGA PESCA


Siglato il 29 settembre 2009 il verbale di accordo finalizzato all’attivazione della CIGS in deroga nel settore della pesca nella Sicilia Orientale.
E’ quanto emerso dalla riunione tenutasi presso la Direzione Marittima di Catania che ha definito con le parti sociali l’accordo locale relativo all’utilizzazione delle somme stanziate quali ammortizzatori sociali in deroga per il comparto della pesca. Per Ugl Sicilia era presente una delegazione composta da Franco Fasola, Ernesto Lo Verso e Giuseppe Messina.
La firma del verbale di accordo presso la Direzione Marittima di Catania – dichiara Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl Sicilia settore Pesca – completa la platea dei pescatori beneficiari degli ammortizzatori in deroga in applicazione del D.l. n.97 del 3 giugno 2008, convertito con modificazioni nella legge n.129 del 2 agosto 2008 che in sede di conversione ha introdotto l’art. 4 – ter che ha introdotto l’applicazione della cassa integrazione guadagni straordinaria nel settore della pesca anche nei periodi d fermo di emergenza.
Per Franco Fasola – Capo struttura della Segreteria Generale Ugl Sicilia – il significato della sottoscrizione del verbale di accordo va oltre l’atto formale e garantisce l’attivazione delle procedure per l’erogazione dello strumento di sostegno al reddito in favore dei pescatori delle marinerie operanti nella Sicilia Orientale. Secondo Giovanni Condorelli – Segretario Generale Ugl Sicilia – viene resa operativa una delle fasi previste dalla normativa nazionale che regolamenta l’utilizzo della cassa integrazione in deroga e cioè quella della cosiddetta politica passiva. Il verbale sottoscritto a Catania aggancia il comparto all’applicazione delle misure di politica attiva, attraverso le somme del FSE messe a disposizione dall’Assessorato regionale al lavoro, come già previsto nell’Accordo Quadro sugli ammortizzatori sociali siglato lo scorso 30 luglio.

giovedì 24 settembre 2009

CONDORELLI: PESCA, STATO DI CALAMITA’ PESCA SICILIANA


Trentacinque milioni di euro è la cifra stanziata dal Governo regionale per far fronte ai danni subiti dai pescatori siciliani per cause imputabili alle avverse condizioni meteo marine verificatesi negli anni 2008 e 2009. La dichiarazione dello “stato di calamità” del settore della pesca da parte dell’Assessore regionale alla pesca, on.le Titti Bufardeci, era stata chiesta a più riprese dalla nostra O.S. – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia Pesca – Sono tanti i periodi di sosta forzata che hanno ridotto sensibilmente i guadagni dei pescatori nel 2008 e nell’anno in corso - prosegue Messina – la documentazione prodotta nelle Capitaneria di Porto della Sicilia e l’azione di supporto in Consiglio Regionale della Pesca del rappresentante di Ugl Sicilia, Nino Accetta, hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato che apre lo spiraglio ad un aiuto concreto alle famiglie dei pescatori per sostenerne il potere d’acquisto. Con questa decisione la Regione Siciliana potrà far fronte ai danni causati dalle mareggiate – dichiara Giovanni Condorelli, Segretario Generale Ugl Sicilia - danni immediati e materiali ai mezzi ed alle attrezzature da pesca. E’ un atto importante assunto dal Governo Regionale che, attraverso il provvedimento firmato dall’Assessore Bufardeci, riaccende i riflettori sul settore della pesca, strategico per l’economia isolana, introducendo uno strumento di correzione alle distorsioni dovute alla specificità dell’attività in mare, garantendo continuità di reddito ai pescatori siciliani.

venerdì 11 settembre 2009

PESCA IN AGONIA: MAZARA DEL VALLO, UGL CHIEDE MEDIAZIONE VESCOVO



Chiesto l’intervento del Vescovo della Città di Mazara del Vallo a margine della partecipazione alla seduta aperta del Consiglio Comunale sull’emergenza pesca.
Entro il 2010 – dichiara Giuseppe Messina Segretario regionale comparto pesca - saranno almeno 6.000 i pescatori destinatari della CIGS in deroga, con indiscutibili problemi di ordine sociale, di risvolti per le famiglie dei lavoratori.
Per Ugl Sicilia – prosegue Messina – dall’incontro sono emerse forti perplessità sulla reale volontà di politici e associazione datoriale di trovare adeguate soluzioni alla crisi del settore della pesca da condividere con l’O.S guidata in Sicilia dal dott. Giovanni Condorelli.
Ugl Sicilia ha presentato una proposta articolata che pone prioritario il tema del riconoscimento del lavoro usurante in favore dei pescatori, di nuove regole che rispettino il regime dei controlli.
Abbiamo chiesto inoltre – conclude Messina – la moratoria dei debiti al sistema creditizio con l’intervento della regione Siciliana per fornire “ossigeno” alle società d’armamento fortemente indebitate. Serve autorevolezza a tutti i livelli, proprio per questa ragione abbiamo chiesto al Sindaco della città, On.le Nicolò Cristaldi l’istituzione di un tavolo permanente sulla crisi delle imprese di pesca.
Per Giovanni Condorelli, Segretario Generale Ugl Sicilia – occorre fare “sistema” se si vuole agire lungo la filiera a salvaguardia dei lavoratori del mare, l’idea della O.P. di Mazara di investire in promozione del prodotto ittico mazarese pone perplessità all’O.S. perché in assenza di condivisione con i sindacati non si comprendono i vantaggi per i pescatori in termini reddituali ed occupazionali.

mercoledì 9 settembre 2009

UGL SICILIA: PESCA, APPROVATO SCHEMA BANDO COMPENSAZIONI SOCIO-ECONOMICHE



Definito in Cabina di Regia presso l’Assessorato regionale alla cooperazione, commercio, artigianato e pesca il contenuto dello schema di Bando Fep Misura 1.5 riguardante le misure di compensazione socio-economiche. Alla presenza delle associazioni datoriali e delle Organizzazioni Sindacali confederali è stato completato il contenuto del Bando la cui pubblicazione è prevista per fine settembre.
Compiacimento esprime Ugl Sicilia Pesca – dichiara Giuseppe Messina, Segretario Regionale del comparto – per la qualità dei lavori del tavolo tecnico che ha esitato in poche settimane lo schema del bando che prevede diverse tipologie di intervento: diversificazione delle attività allo scopo d promuovere la pluriattività per i pescatori con iniziative mirate di pesca turismo, ittiturismo, etc; aggiornamento delle competenze professionali in particolare per i giovani pescatori e la riconversione professionale che prevede il definitivo abbandono da settore.
Si tratta di specifiche tipologie di intervento - conclude Messina – che qualificano la spesa comunitaria e ristrutturano il settore fornendo importanti prospettive ai pescatori.
Per Giovanni Condorelli - Leader di Ugl Sicilia – il risultato del tavolo tecnico che ha consegnato uno strumento per il rilancio del settore e per la formazione professionale ai pescatori dimostra la bontà del lavoro esplicato dal dirigente generale Gianmaria Sparma e dall’arch. Patrizia Vinci ai quali va il plauso di Ugl Sicilia. L’auspicio - conclude il Segretario Generale - è che il bando possa essere pubblicato entro fine mese.

Palermo, 08 settembre 2009

venerdì 4 settembre 2009

MAZARA DEL VALLO, LA CRISI COLPISCE ANCHE LA RAPPRESENTANZA ARMATORIALE


La crisi economica che porterà circa 100 mila lavoratori siciliani a dovere utilizzare, nei primi 9 mesi del 2009, l’ammortizzatore sociale come parziale ristoro al reddito, non risparmia neanche la rappresentanza degli armatori della pesca di Mazara del Vallo, dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia Pesca. La struttura associativa fondata più di 40 anni fa e che ha difeso le istanze delle società di armamento lungo quasi mezzo secolo, contribuendo con la continua azione di coordinamento e programmazione a garantire livelli di reddito, attraverso il contratto alla parte, a migliaia di pescatori mazaresi e nord-africani, supportando nel anche i servizi essenziali, è in crisi. La crisi – prosegue Messina - non è solo contingente, legata cioè al momento generale, ma strutturale perché priva di programmazione e di stimolo per il rilancio del settore. Da qualche tempo è maturato un orientamento verso l’esternalizzazione di alcuni servizi, peraltro essenziali, con il risultato- ad avviso di Ugl Sicilia Pesca - di provocare il licenziamento di personale specializzato ed operante da almeno 20 anni nella struttura, peraltro indebolita, da scellerate scelte del recente passato che hanno visto l’esternalizzazione di altri servizi con conseguenze che sono visibili agli occhi di tutti gli operatori del settore, una Associazione indebolita e priva di ruolo partecipativo; la preoccupazione – conclude Messina – è che in questo ulteriore caos organizzativo ne facciano le spese i lavoratori della struttura associativa ma anche i tanti pescatori che usufruendo dei servizi della stessa si troverebbero nella necessità di dovere spendere di più per trovare altrove i servizi essenziali e previsti per legge. Per Giovanni Condorelli, Segretario Regionale Ugl Sicilia, la pesca mazarese abbisogna di una leadership forte che garantisca con un piano strategico di rilancio del settore la ripresa dell’economia intorno alla pesca per garantire i circa 2.000 pescatori mazaresi e nord-africani nonché gli addetti lungo la filiera ittica. L’imminente nascita del Mercato ittico e la presenza di una Organizzazione dei produttori rappresentano un auspicio per la rinascita della pesca, il coordinamento, in questa fase delicata dell’economia, di una struttura super partes, può rappresentare la garanzia di obiettivi certi e generali. Per Ugl Sicilia la ripresa del comparto dovrà passare necessariamente per il rispetto delle regole del Libro Verde sulla pesca, della fatturazione del prodotto, del rispetto del minimo monetario garantito ai pescatori, del rispetto degli istituti previsti nel nuovo CCNL in corso di approvazione a Roma, della sicurezza a bordo dei natanti da pesca, ma soprattutto della applicazione del regime di controlli a monte ed a valle lungo la filiera a garanzia di un prodotto di qualità e identificabile che possa giustificare un prezzo superiore al consumo a garanzia della salubrità per il consumatore finale.

domenica 30 agosto 2009

UGL SICILIA PESCA: TUTELA PRODUZIONI ITTICHE ITALIANE, APPROVATO ART.18 LEGGE 99/09


Si porta a conoscenza di tutti gli operatori che è stata pubblicata nella G.U.R.I. - S.O. n. 176 del 31 luglio 2009 la Legge n. 99 del 23 luglio 2009 recante la conversione del cosiddetto ddl Sviluppo, con le "Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia". Il testo, suddiviso in 64 articoli, è entrato in vigore dal 15 agosto scorso. La previsione contenuta nell’art 18 della legge 99/09 interessa da vicino il settore della pesca. Infatti la norma in questione prevede “Azioni a tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura e per il contrasto alla contraffazione dei prodotti agroalimentari ed ittici”. Al fine di rafforzare le azioni volte a tutelare la qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura e a contrastare le frodi in campo agroalimentare e nella filiera ittica nonché la commercializzazione di specie ittiche protette ovvero prive delle informazioni obbligatorie a tutela del consumatore, per gli anni 2009-2011 il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali promuove le iniziative necessarie per assicurare la qualità delle produzioni e dei prodotti immessi al consumo nel territorio nazionale. Al fine di garantire la qualità e una migliore valorizzazione commerciale dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura italiani non destinati all'esportazione devono essere fornite, per tutte le partite, da soggetti d'impresa esercenti la pesca, almeno le seguenti informazioni:
1. il numero di identificazione di ogni partita;
2. il nome commerciale e il nome scientifico di ogni specie;
3. il peso vivo espresso in chilogrammi;
4. la data della cattura, della raccolta ovvero la data d'asta del prodotto;
5. il nome del peschereccio ovvero il sito di acquacoltura;
6. il nome e l'indirizzo dei fornitori;
7. l'attrezzo da pesca.
A ciascuna partita è applicato, a cura dei soggetti esercenti la pesca, un sistema specifico di marcatura ed etichettatura, individuato con successivo decreto ministeriale, contenente le informazioni di cui al comma 3, adottato previa comunicazione alla Commissione europea ai sensi della direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 giugno 1998.
Entro il 30 aprile di ogni anno, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali trasmette alle Camere una relazione nella quale illustra, con riferimento all'anno precedente, le iniziative assunte a tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura, con specifico riguardo:
- alle iniziative di formazione e di informazione;
- alle attività di controllo effettuate;
- agli illeciti riscontrati nelle attività di controllo.
Le disposizioni di cui ai punti 1 -7 relative alle informazioni per una migliore valorizzazione commerciale dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura non destinati all’esportazione non si applicano ai soggetti ed alle imprese titolari di licenze di imbarcazioni inferiori a 15 metri e comunque alle partite di peso inferiori a 15 chilogrammi. Soddisfazione esprime Giuseppe Messina, Segretario Regionale Ugl Sicilia Pesca, per l’introduzione della previsione normativa che mira a valorizzare le produzioni ittiche italiane e siciliane in particolare al fine di giustificarne il maggiore prezzo di acquisto al consumo rispetto a produzioni similari provenienti dall’estero e spesso prive di adeguati controlli a garanzia del consumatore. Una adeguata campagna di promozione e sensibilizzazione all’acquisto delle produzioni siciliane – prosegue Messina – è per Ugl Sicilia uno strumento strategico nelle mani dell’Amministrazione regionale che dovrebbe porre in essere per contrastare le importazioni massicce di prodotto ittico estero commercializzato nei mercati ittici siciliani e per valorizzare gli sforzi dei pescatori siciliani che spesso non trovano adeguato riscontro in termini reddituali. Viene introdotto, inoltre, il “contratto di rete d’impresa” che, nella previsione normativa – conclude Messina - supera il concetto fisico di distretto per consentire alle aziende di minori dimensioni di aggregarsi in forme nuove senza perdere la propria identità, grazie ad agevolazioni fiscali, finanziarie e amministrative, per diffondere know how, investire insieme in ricerca, sviluppare insieme progetti di marketing, esplorare insieme nuovi mercati, aumentare la capitalizzazione. Sulla introduzione di questo nuovo strumento di politica industriale Ugl Sicilia Pesca propone un confronto con le associazioni datoriali allo scopo di valutare le opportunità offerte nel settore della pesca dalla nuova tipologia di contratto.

venerdì 28 agosto 2009

UGL SICILIA: PESCA, NUOVO MODELLO INDUSTRIALE PER MAZARA DEL VALLO


Un tavolo permanente sui problemi della pesca di Mazara del Vallo è stato chiesto da Ugl Sicilia Pesca nel corso dell’audizione di stamane presso la II^ Commissione Consiliare – industria, commercio, pesca, agricoltura e sviluppo economico della Città di Mazara del Vallo.
Alla presenza dei componenti la Commissione, presieduta da Vito Gancitano, il Segretario regionale Ugl Sicilia Pesca, Giuseppe Messina, ha chiesto che il settore della pesca di Mazara del Vallo venga coordinato da un soggetto istituzionale che possa garantire imparzialità e perseguire espressamente obiettivi di carattere generale per il bene della filiera ittica. Secondo Ugl Sicilia l’Amministrazione comunale od in alternativa il Distretto produttivo della pesca possano rappresentare quella sintesi di ragionamento che possa pianificare le strategie del prossimo decennio a salvaguardia dei posti di lavoro sia nel settore della cattura che nell’indotto, ove operano, nonostante la crisi, ancora migliaia di addetti. Il nostro sindacato – prosegue Messina – è fortemente preoccupato sia per le ripercussioni dovute alla crisi generale che ha colpito anche i fatturati delle imprese di pesca che per le scelte operate dai datori di lavoro che hanno indebolito il tessuto produttivo provocando abbandoni dal settore con ripercussioni negative nei riguardi dei pescatori e delle loro famiglie. L’assenza di un progetto di rilancio del settore – conclude Messina - ha creato un vuoto operativo che mortifica le capacità imprenditoriali della Città e la professionalità dei pescatori mazaresi riconosciuta a livello nazionale. Sicurezza a bordo, igiene, formazione, riqualificazione commercializzazione, promozione, ricerca applicata al settore, adeguamento della flotta, controlli a bordo ed a terra, strumenti di sostegno al reddito, riconoscimento di lavoro usurante dei pescatori, qualificazione della spesa proveniente dai fondi comunitari (FEP), sono tutti temi affrontati in Commissione pesca e che dovranno rappresentare – conclude Messina - rappresentare i temi oggetto di confronto nei prossimi incontri. Ugl Sicilia - dichiara Giovanni Condorelli, Leader di Ugl Sicilia - plaude all’iniziativa della Commissione Consiliare pesca del Comune di Mazara del Vallo ed auspica un confronto permanente con tutti gli operatori della Città che insistono nel settore della pesca la fine di delineare un percorso univoco che tracci le nuove regole per la ripresa dei livelli occupazionali della pesca, settore trainante dell’economia mazarese e siciliana; se questo sarà l’approccio la nostra O.S. farà fino in fondo la propria parte per contribuire con idee e progetti fattivi al rilancio del settore ittico mazarese.

sabato 8 agosto 2009

PESCA: CHIESTA CIGS IN DEROGA PICCOLA PESCA


Chiesta la convocazione di un tavolo tecnico regionale per la stipula di un Accordo quadro finalizzato alla estensione degli ammortizzatori sociali in deroga al personale imbarcato nei natanti disciplinati dalla L.250/58.
E' quanto emerge da una nota a firma del Segretario regionale Ugl Sicilia Pesca ed indirizzata all'Assessore regionale al lavoro Luigi Gentile ed ai Dirigenti Generali, Bologna e Monterosso rispettivamente al lavoro ed alla formazione professionale. Il settore della piccola pesca dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia Pesca, è caratterizzato da una organizzazione del lavoro tale da richiedere un adattamento specifico delle modalità e dei criteri per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. L'art.4 ter del Decreto legge n.97/2008 convertito con Legge n.129/2008 ed il Decreto Interministeriale n.44768/2008 dispongono che il trattamento trova applicazione nei confronti del personale imbarcato di imprese di pesca che applicano il CCNL del settore, nel quale, peraltro, non è ricompreso il pescatore delle imprese della piccola pesca. E' allo studio una bozza di Accordo regionale che Ugl Sicilia Pesca - conclude Messina - sarà sottoposta ai responsabili regionali delle Centrali cooperative del settore della pesca per una condivisione preliminare, propedeutica per la successiva presentazione in Assessorato regionale lavoro. Per Giovanni Condorelli - Segretario Generale Ugl Sicilia - va garantita la Cassa integrazione straordinaria in deroga anche al personale imbarcata delle imprese della piccola pesca, strumento di sostegno al reddito e di qualificazione professionale che potrà essere agganciato ai meccanismi di contribuzione previsti, anche agganciando il quantum ad minimo monetario garantito già da tempo riconosciuto ai pescatori della pesca artigianale. Su questa questione delicata, Ugl Sicilia, conclude Condorelli, farà fino in fondo la propria parte nella convinzione che è un diritto legittimo dei pescatori artigianali la corresponsione della CIGS in deroga per i mancati guadagni secondo un corpus di norme condivise con tutti gli attori e con le istituzioni.

venerdì 7 agosto 2009

Modifica lettera c)comma 2° dell'art.2 Decreto Assessorato regionale Pesca n.24 del 31/07/09


Con D.A. n.26/Pesca l'assessore regionale alla cooperazione, commercio artigianato e pesca ha modificato il Decreto della Regione Sicilia del 31 luglio scorso, relativo alle modalità di attuazione del fermo temporaneo dell’attività di pesca.
La modifica riguarda le imbarcazioni abilitate all’uso della volante, iscritte nei compartimenti marittimi dell’Isola, che dovranno effettuare l’interruzione obbligatoria di trenta giorni consecutivi nel periodo compreso tra il 15 settembre ed il 31 di ottobre.

martedì 28 luglio 2009

CONDORELLI: FERMO PESCA 2009, GARANTITA INDENNITA’ PESCATORI



Definito il calendario del fermo obbligatorio per il 2009 che interesserà le marinerie siciliane. E’ quanto emerso dalla seduta del Consiglio Regionale della Pesca, presieduta dall’Assessore regionale Titti Bufardeci coadiuvato dal Dirigente Generale Gianmaria Sparma.
Le imprese di pesca iscritte nei Compartimenti Marittimi siciliani – dichiara Nino Accetta, Componente CRP di Ugl Sicilia - osserveranno un arresto delle attività di pesca per attrezzo strascico e volante tra il 1° settembre ed il 30 ottobre per 30 giorni consecutivi ad eccezione delle imprese di pesca iscritte nel Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo che si fermeranno tra il 1° agosto ed il 27 settembre per 30 giorni consecutivi. Nessun ristoro al momento è previsto per le imprese di pesca che dovranno obbligatoriamente sospendere la propria attività, mentre per i pescatori sarà applicata la CIGS in deroga con criteri che saranno resi noti successivamente.
Ugl Sicilia – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale comparto pesca – si è battuta per una applicazione dell’ammortizzatore sociale a sostegno del reddito del pescatore sia nel periodo di fermo obbligatorio che nei periodi di sospensione per cause meteo marine, l’autorizzazione del CRP alla applicazione della cassa integrazione con pagamento diretto al pescatore senza sbarco è il riconoscimento di un percorso responsabile e ampiamente condiviso con l’Assessorato pesca e con il Dirigente Generale nello specifico. Il CRP – prosegue Messina - ha preso atto delle domande presentate dalle imprese di pesca, giacenti in assessorato e volte all’ottenimento del contributo per calamità naturali ai sensi della legge regionale n.33/98 artt. 1 e 2, peraltro certificate da apposita documentazione fornita dalle Capitanerie di Porto, riferite al primo trimestre del 2009. In tal senso l’assessore Bufardeci presenterà in Giunta di Governo un Decreto per l’assegnazione delle somme da prelevare dal Fondo per le calamità naturali istituito con l’art.43 della legge regionale n.6 del 14 maggio 2009. Il riconoscimento della cassa integrazione ai pescatori siciliani è la boccata di ossigeno che Ugl Sicilia attendeva – dichiara Giovanni Condorelli, Leader di UGL SICILIA. Esprimiamo compiacimento alla azione dell’Assessore Bufardeci circa i risultati emersi dal lavoro del CRP, per la garanzia del sostegno al reddito in una fase così delicata dell’economia del Paese nonché per il riconoscimento dell’indennità per calamità naturale. Entro il 30 settembre p.v. – prosegue il Leader di Ugl Sicilia, la nostra O.S. presenterà una articolata proposta, presso il Dipartimento regionale pesca, in merito al Libro Verde. In tal senso – conclude Condorelli - Ugl Sicilia, nelle scorse settimane, ha istituito un gruppo di lavoro composto da marittimi ed esperti del settore.

martedì 21 luglio 2009

FEP: MISURA 1.3 - RIAPERTURA TERMINI


Sulla G.U.R.S. verrà pubblicato l'estratto del D.D.G. n. 290 del 20 luglio 2009, con il quale è stata disposta la riapertura dei termini per la presentazione della domanda contributo, a valere sulla misura 1.3. "Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività", di giorni 30 a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione sulla stessa.

lunedì 20 luglio 2009

FEP: MISURA 1.3 - AMMODERNAMENTO


Sulla G.U.R.S. (parte prima) n. 33 del 17 luglio 2009, è stato pubblicato l'Avviso di modifiche, approvato con il D.D.G. n. 269 del 9/07/2009, con il quale sono state effettuate variazioni al contenuto del bando relativo alla misura 1.3. "Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività", resosi necessarie, in seguito alle modifiche apportate in sede di Cabina di Regia, in data 20 maggio 2009, al documento "Linee guida spese ammissibili del FEP"

venerdì 17 luglio 2009

D.D.G. n.217/PESCA DEL 19/06/2009


D.D.G. n. 217/Pesca

REPUBBLICA ITALIANA
Regione Siciliana

ASSESSORATO REGIONALE COOPERAZIONE COMMERCIO ARTIGIANATO E PESCA
DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PESCA
IL DIRIGENTE GENERALE


- VISTO lo Statuto della Regione Siciliana;
- VISTO il Regolamento C.E. n. 875/2007 del 24 luglio 2007 - aiuti de
minimis;
- VISTA la Legge 14 luglio 1965, n. 963 e successive modifiche ed
integrazioni concernente la disciplina della pesca marittima;
- VISTO il Decreto Legislativo 26 maggio 2004, n. 154 recante
“Modernizzazione del settore della pesca e dell’acquacoltura, a norma
dell’art. 1, comma 2 della Legge 7 marzo 2003, n. 38”;
- VISTA la Legge Regionale del 14.05.2009 n. 7 con la quale è stato
approvato il bilancio per il 2009;
- VISTA la Legge Regionale 20 novembre 2008, n. 16;
- VISTO in particolare il comma 4 dell’art. 2 della Legge Regionale
16/2008 prima citata che prevede che l’Assessore Regionale per la
Cooperazione, il Commercio, l’Artigianato e la Pesca è autorizzato a
concedere sino al limite massimo di 1.000 migliaia di euro alle imprese
di pesca siciliane tenute all’uso obbligatorio del sistema di
localizzazione satellitare denominato “blu-box” un contributo “una
tantum”, finalizzato alla parziale copertura delle spese di gestione del
servizio e di manutenzione;
- VISTO il decreto del 9 dicembre 2008 pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Regione Siciliana n. 58 del 19.12.2008, con il quale sono
stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione, da parte degli
operatori del settore della pesca, delle istanze tendenti ad ottenere il
contributo “una tantum” alle imprese di pesca obbligate all’istallazione
del sistema di localizzazione satellitare denominato “blu-box;
- VISTA la nota n. 1621 del 24 dicembre 2008 con la quale è stata
richiesta alla Ragioneria Centrale la trasformazione della prenotazione
della somma di € 1.000.000,00 in impegno imperfetto sul capitolo
348115 del bilancio della Regione Siciliana;
- VISTE le risultanze istruttorie scaturenti dall’esame delle istanze
pervenute, dalle quali si quantifica il contributo “una tantum” in favore
degli istanti per le spese di gestione e di manutenzione del servizio
denominato “blu-box”;
- CONSIDERATO che il Regolamento Comunitario n.875/2007 dispone
che non può essere concesso ad ogni singola impresa un contributo
superiore ad € 30.000,00 (trentamila//00) nel triennio;
- CONSIDERATO che sulla base del citato Regolamento Comunitario
sugli aiuti “de minimis”, il contributo da erogare in favore degli istanti
inseriti nella graduatoria allegata terrà conto degli aiuti concessi dal
MIPAF;
- RITENUTO pertanto di dover approvare la graduatoria degli aventi
diritto al contributo “una tantum” sulle spese effettivamente sostenute e
documentate per la gestione e la manutenzione del servizio denominato
“blu-box”;

D E C R E T A

Art. 1) E’ approvata la graduatoria di cui all’allegato “A” che costituisce
parte integrante del presente decreto, degli aventi diritto alla concessione
del contributo previsto all’art. 2 della Legge Regionale n. 16/2008;
Art. 2) E’ assegnato a ciascun soggetto, utilmente collocato in graduatoria
ed in possesso dei requisiti previsti dal decreto del 9 dicembre 2008
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 58 del 19
dicembre 2008, il contributo “una tantum” per le spese di gestione e di
manutenzione del servizio denominato “blu-box”, ed in compensazione
delle somme eventualmente già assegnate in regime de minimis dal
MIPAF;
Il presente Decreto e la graduatoria che ne costituisce parte integrante
verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e resi
disponibili sul sito internet www.regione.sicilia.it/cooperazione/pesca.
Palermo, 19/06/2009

Il Dirigente Generale
(Dott. Gianmaria Sparma)
Firmato