CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

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Lavorare é Crescere

UGL 1950-2010

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60 ANNI DI STORIA A FIANCO DEI LAVORATORI

lunedì 28 novembre 2011

UGL AGROALIMENTARE: LAVORATORI FORESTALI, ESEMPIO DI PROFESSIONALITA’

I disastri causati dall’ennesima alluvione che ha colpito il 22 novembre u.c. alcune comunità della fascia tirrenica del messinese, se da un lato mette a nudo la fragilità del territorio ed il dissesto idrogeologico dall’altro testimoniano il fondamentale apporto dei lavoratori forestali dell’antincendio Sicilia a sostegno delle popolazioni colpite.

Ugl agroalimentare esprime un ringraziamento sincero a tutti quei lavoratori forestali, intervenuti da tutta la Sicilia, che in questo giorni si sono adoperati e continueranno a farlo per supportare la protezione civile e le istituzioni interessate nel difficile compito di mettere in sicurezza il territorio interessato.

Le critiche spesso piombate nel passato nei confronti del comparto forestale siciliano sono ingiuste ed ingiustificate, con fermezza le rispediamo indietro a tutti quei mittenti che speculano su un settore strategico per la sicurezza dei cittadini siciliani e non solo, costituito da personale, anche stagionale, dotato di professionalità, coraggio, determinazione e spirito solidaristico.

Sono diversi gli esempi in tal senso, recentemente una parte dei lavoratori forestali, addetti al Servizio regionale Antincendio, ha svolto una importante attività di prevenzione degli incendi nei siti archeologici della Sicilia, attraverso opere di eradicazione di sterpaglie e macchie.

Plaudiamo alla scelta dell’Amministrazione regionale, più volte auspicata e suggerita da Ugl Agroalimentare, di destinare, in questo momento meno intenso della stagione, il personale per gli interventi di prevenzione di incendi che potrebbero creare danni irreparabili al nostro patrimonio culturale.

L’accordo sottoscritto tra il Dipartimento regionale dei beni culturali ed il Corpo Forestale della Regione Siciliana, costituisce un chiaro esempio di buone prassi tra gli assessorati ed un esempio lungimirante di concreta prevenzione del territorio e salvaguardia dei beni culturali per garantire la piena fruizione dell’immenso patrimonio storico-artistico; il tutto senza spese aggiuntive ed attraverso l’impegno qualificato del personale a disposizione della amministrazione regionale.

La bonifica dei parchi archeologici effettuata nei mesi scorsi con il determinante apporto dei lavoratori forestali ha reso fruibile diversi siti tra i più incantevoli e ricchi di storia della Sicilia, offrendo alle comunità un momento di traino economico e socio-culturale.

Esempio che, attraverso il contenimento della spesa, costituisce una svolta nella gestione dell’immenso patrimonio architettonico e storico della Sicilia e del personale forestale siciliano.

Palermo, 28 novembre 2011

Dott. Giuseppe Messina

Segretario regionale

Ugl Agroalimentare

venerdì 25 novembre 2011

UGL AGROALIMENTARE: BANDO FEP ASSE IV MISURA 4.1, I CHIARIMENTI DEL SERVIZIO PROGRAMMAZIONE

Sulle perplessità mosse da Ugl Agroalimentare ed a seguito delle richieste di chiarimento formulate al Dipartimento regionale degli interventi per la pesca a margine dell’incontro partenariale del 23 novembre scorso, pubblichiamo le risposte pervenute dal Servizio 1° Programmazione nel rispetto di una corretta e trasparente informazione diretta agli attori locali e ripercorrendo quello spirito di collaborazione e partecipazione, intrapreso da qualche anno, con il Dipartimento regionale per gli interventi nella pesca.


1° - Il partenariato per come indicato nella bozza del bando posta in esame riporta 90 giorni e non 30

2° - I comuni sono soggetti pubblici che intervengono nel partenariato 3°
componente, così come previsto nei documenti attuativi,P.O FEP e la loro
presenza è necessaria per identificate il territorio di riferimento. Inoltre, il GAC deve avere una capacità amministrativa , gestionale e finanziaria autonoma e gli enti pubblici sono presenti e importanti nel partenariato anche per questo motivo.

Il GAC pertanto non si può costituire se manca anche una delle componenti indicate. Non bisogna fare confusione tra i PGL e i GAC.

Lo sviluppo delle piccole realtà di pesca è legato a tutte le attività economiche esistenti sul territorio, in quanto l'una supporta e favorisce lo sviluppo dell'altra in maniera sinergica.

Le considerazioni su eventuali speculazioni sono dissonanti con le finalità della misura e gli obiettivi che si intendono raggiungere in favore della pesca in senso più ampio.

3° - Relativamente alla spesa ammissibili a partire dalla data del 2007 tale possibilità è prevista dal Reg. FEP e per quanto attiene il riferimento al bando, la stessa riguarda non i GAC ma i possibili beneficiari delle misure FEP attivate dai GAC come è stato spiegato il 23/11 nel corso della riunione partenariale.

Inoltre è una possibilità che favorisce quelle imprese che non hanno potuto partecipare ai bandi FEP emanati dal Dipartimento relativi agli
ammodernamenti o all'acquacoltura o alla commercializzazione e
trasformazione o alla diversificazione che avendo sostenuto delle spese in coerenza con la finalità delle misure citate come esempio, possano
recuperare le spese effettuate partecipando ai bandi emanati dai GAC qualora previsti nel PSL.

Quindi non si vede come possano verificarsi speculazioni in
tal senso ( Bisogna operare in favore delle imprese in difficoltà o
restringere anche su quello che invece è ammesso dalla CE?)

4°- Quando si parla di misura 4.4 si ritiene sottolineare che la misura di attuazione di cui è stato esaminato il bando è denominata 4.1 e il
riferimento errato riportato nel comunicato di Ugl Agroalimentare ritengo sia da attribuire all'obbiettivo 4 della stessa misura. Per questo obiettivo il testo del bando fissa un limite di investimento al 10%. Il riferimento al 10% estensibile al 15% in vece fa riferimento alle spese di gestione dei GAC.

Palermo, 25 novembre 2011

mercoledì 23 novembre 2011

DAL SITO ISTITUZIONALE FEDERPESCA - INIZIATIVA PER LA VALORIZZAIZONE DEL TONNO ROSSO

NASCE ELECTA

Alla presenza di numerosi parlamentari, rappresentanti della Commissione, dell’Ambasciata Italiana presso l’UE, organizzazioni di consumatori e rappresentanti della stampa, Luigi Giannini, Presidente del Consorzio che riunisce oltre il settanta per cento delle imprese italiane del comparto, tutte aderenti a Federpesca, ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa. L’On. Guido Milana, aprendo la presentazione, ha dichiarato che “l’istituzione di un consorzio per la tutela e valorizzazione del tonno rosso è iniziativa innovativa e di grande interesse, vero e proprio benchmark a disposizione degli altri operatori europei, che potranno così attingere al modello italiano quale esempio di un corretto e sostenibile sfruttamento delle risorse marine in ogni parte della filiera e sempre più gradito ai consumatori europei”.Luigi Giannini, ha sottolineato che “ELECTA nasce dall’esigenza fortemente voluta dagli operatori del settore che li renda partecipi e responsabili nel piano di ricostituzione dello stock del tonno rosso, con gli ambiziosi obiettivi di rappresentare un modello alternativo alla pesca illegale e migliorare l’informazione per il consumatore con un marchio che rappresenti qualità, distinzione e tracciabilità del prodotto. Il Consorzio darà vita in breve tempo – ha concluso Giannini – ad un plotting di controllo elettronico di ciascun esemplare, affidato ad una gestione centralizzata. “Un sistema di monitoraggio e controllo, sostenuto direttamente dalla categoria, è la garanzia migliore per la sua efficacia”. In questi termini si è espresso Fabrizio Donatella in rappresentanza della Commissione Europea, che ha confermato come “ELECTA rappresenti la dimostrazione della possibilità di far convergere un elevato numero di imprese su obiettivi comuni“. Riccardo Rigillo, intervenuto a nome della Rappresentanza Permanente Italiana presso l’UE, ha accolto con entusiasmo e compiacimento la nascita di ELECTA definendolo “uno strumento indispensabile per creare il giusto equilibrio fra prelievo del tonno e sostenibilità ambientale”. L’On. Alain Cadec, vice-presidente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, nel corso del vivace e appassionato dibattito, ha puntato il dito contro il fenomeno della pesca illegale ed ha sostenuto che “il Consorzio è uno strumento efficace per una pesca intelligente. Sono queste le iniziative – ha concluso l’europarlamentare francese - che meritano il pieno sostegno delle Istituzioni Europee ”.

lunedì 21 novembre 2011

lunedì 7 novembre 2011

INFORMATORE MARITTIMO di NAPOLI: LA PROTESTA DEI PESCATORI SICILIANAI

I pescatori siciliani entrano in sciopero. «E' stato proclamato lo stato di agitazione e di mobilitazione delle marinerie siciliane dalle centrali cooperative del settore ittico per i mancati interventi amministrativi e legislativi della Regione rivendicati dai pescatori siciliani». L’annuncio viene dalle federazioni cooperative di settore Agci-Agrital, Federcoopesca-Confcooperative, Legacoop Pesca Sicilia e Unicoop Pesca.

Alla base di tutto la mancanza, nella finanziaria regionale 2012, di «interventi a sostegno delle imprese di pesca e dei lavoratori. Ancora una volta dobbiamo registrare la distrazione del governo siciliano e dell'assessore al ramo, verso il settore ittico e della piccola pesca in particolare, che conferma la carenza di informazioni sullo stato del settore e della drammatica situazione in cui si trova oltre il 70% della marineria siciliana».

«L'entrata in vigore di nuove e più restrittive regole comunitarie - aggiungono - l'aumento vertiginoso dei costi del gasolio e delle altre materie prime (reti ed attrezzature), nonché l'aumento dell'inquinamento dell'habitat marino hanno aumentato le difficoltà dell'intero comparto. A questo si aggiunge il notevole ritardo nella spesa dei fondi comunitari (Fep)».

Altro che pesce, siamo alla frutta

Proclamato lo stato di agitazione e di mobilitazione delle marinerie siciliane dalle Centrali Cooperative del settore ittico per i mancati interventi amministrativi e legislativi della Regione rivendicati dai pescatori siciliani.
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<< L'entrata in vigore di nuove e più restrittive regole comunitarie – aggiungono i Presidenti regionali delle Federazioni Cooperative di settore che organizzano l'80% delle 3500 imbarcazioni della pesca Sicilia - l'aumento vertiginoso dei costi del gasolio e delle altre materie prime (reti ed attrezzature), nonché l’aumento dell'inquinamento dell'habitat marino hanno aumentato le difficoltà dell'intero comparto>>.
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<< Proprio per ciò, da mesi richiediamo alla Direzione del Dipartimento Regionale Pesca, all'Assessore al ramo e al Governo Regionale, il varo di un pacchetto di misure di emergenza atte a fronteggiare nel breve e nel medio periodo le difficoltà imprenditoriali che hanno messo in ginocchio i 6 mila pescatori isolani della pesca artigianale che trovano occupazione nel comparto.>>.
<< Pur apprezzando l’importante atto politico, fatto dalla Giunta di Governo, nel luglio del 2011 che, aderendo alle sollecitazioni e alla richiesta delle Centrali Cooperative, ha dichiarato lo stato di crisi del settore, le stesse oggi si chiedono: a che serve averlo fatto se non viene accompagnata da provvedimenti adeguati a sostenere le imprese? Perché dichiarare lo stato di crisi se poi non vengono pensati e messi in atto strumenti idonei per affrontarla?
Le Regioni Liguria e Toscana hanno ottenuto dall’UE, attraverso Piani di Gestione specifici, le deroghe necessarie per continuare la pesca del novellame di rossetto. In Sicilia non si parla più di modalità di pesche speciali (novellame, bianchetto, cicirello). Viene da chiedersi: gli amministratori di quelle regioni sono più bravi?>>.

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<< Alla ineludibile dichiarazione dello stato di agitazione nelle marinerie della piccola pesca - concludono i vertici delle Federazioni Cooperative ittiche - ed in assenza di concrete iniziative da parte del Governo, inevitabilmente ci vedremo costretti a far seguire una forte manifestazione di protesta a Palermo di tutto il settore.>>.