Apprezzamento esprime UGL SICILIA Agroalimentare Settore Pesca – dichiara Giuseppe Messina (nella foto), segretario regionale – per la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con il Governo della Regione Siciliana, avvenuta il 26 novembre scorso tra il presidente Raffaele Lombardo e il Segretario Generale UGL SICILIA Giovanni Condorelli.La richiesta formulata da Condorelli al Presidente Lombardo ed all’Assessore regionale alla pesca Di Mauro, durante il Tavolo regionale per le misure anticrisi, di intervenire affinché si pervenga, in tempi brevi, allo sblocco delle procedure per i Bandi FEP, rappresenta chiaro segnale di attenzione che UGL presta, da molti mesi, ad un settore quale quello della pesca che necessità di una inversione di tendenza per il rilancio delle attività economico-produttive.La posizione assunta da Segretario Generale UGL SICILIA ci conforta – dichiara Giuseppe Messina – e rassicura i lavoratori della pesca che confidano nell’impegno di UGL PESCA per l’individuazione di politiche innovative per il sostegno al reddito dei pescatori siciliani.
giovedì 27 novembre 2008
martedì 18 novembre 2008
CHIESTA FORMAZIONE PESCATORI E POTENZIAMENTO UFFICI REGIONALI PER QUALIFICARE LA PESCA SICILIANA
Presentata la nuova programmazione FEP 2007/2013 nel corso di un incontro tenutosi presso la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo nell’ambito degli Incontri Preliminari della Conferenza Regionale della Pesca 2008.
All’incontro, organizzato dalla Dipartimento della pesca dell’Assessorato regionale per la cooperazione, il commercio, l’artigianato e la pesca, ha partecipato una delegazione di Ugl Sicilia composta da Franco Fasola, Capo Struttura, e Giuseppe Messina, Segretario regionale del settore, e sono stati affrontati i temi legati alle misure di intervento nell’ambito degli stanziamenti di cui al FEP e dei prossimi Bandi che disciplineranno le modalità di accesso ai finanziamenti.
UGL SICILIA Settore Pesca – dichiara franco Fasola – plaude allo sforzo prodotto dall’ing. Maurizio Agnese Dirigente generale del Dipartimento pesca e dal suo Staff per promuovere, attraverso lo strumento della Conferenza regionale della pesca itinerante, le potenzialità di utilizzo dei fondi FEP per gli operatori della filiera ittica in Sicilia.
In un approccio d’insieme dello strumento però – prosegue Messina – l’UGL non può non evidenziare i limiti iniziali di un percorso istituzionale che parte monco; l’attuale struttura della Direzione regionale pesca, composta da n.38 unità lavorative, non sarà, infatti, nelle condizioni di poter arginare le richieste che perverranno dagli operatori della pesca. Occorre un atto di “buona volontà” da parte della politica siciliana e del Governo Lombardo in particolare, per fornire risposte concrete al settore della pesca. Lo si può fare e lo si deve fare, anche attraverso un potenziamento degli uffici per consentire di ridurre i tempi di istruttoria delle pratiche di finanziamento.
La pesca siciliana non ha più la forza per caricarsi dei ritardi dell’Amministrazione regionale.
Occorre mettere mano ai Bandi per pubblicarli entro qualche settimana ed avviare l’iter istruttorio per erogare, in un lasso di tempo consono, i benefici degli interventi previsti dalle misure.
Nel concludere l’intervento, Messina si è soffermato sulle misure socio-economiche previste dal FEP, sottolineando che gli stessi non dovranno limitarsi al fermo tecnico o di emergenza, ma andranno previsti strumenti di sostegno al reddito anche per quei pescatori che saranno interessati da procedure di espulsione dal mercato del lavoro temporanee e definitive.
La formazione professionale, la riqualificazione e l’aggiornamento dovranno costituire uno strumento di intervento ordinario a favore dei pescatori con la duplice valenza di integrare il reddito e qualificare la propria capacità di operare a bordo dei natanti, allineando, in tal modo, le proprie conoscenze con i nuovi standard operativi (sicurezza a bordo, norme igienico-sanitarie, tracciabilità del prodotto, etc.) in un processo “work in progress”.
All’incontro, organizzato dalla Dipartimento della pesca dell’Assessorato regionale per la cooperazione, il commercio, l’artigianato e la pesca, ha partecipato una delegazione di Ugl Sicilia composta da Franco Fasola, Capo Struttura, e Giuseppe Messina, Segretario regionale del settore, e sono stati affrontati i temi legati alle misure di intervento nell’ambito degli stanziamenti di cui al FEP e dei prossimi Bandi che disciplineranno le modalità di accesso ai finanziamenti.
UGL SICILIA Settore Pesca – dichiara franco Fasola – plaude allo sforzo prodotto dall’ing. Maurizio Agnese Dirigente generale del Dipartimento pesca e dal suo Staff per promuovere, attraverso lo strumento della Conferenza regionale della pesca itinerante, le potenzialità di utilizzo dei fondi FEP per gli operatori della filiera ittica in Sicilia.
In un approccio d’insieme dello strumento però – prosegue Messina – l’UGL non può non evidenziare i limiti iniziali di un percorso istituzionale che parte monco; l’attuale struttura della Direzione regionale pesca, composta da n.38 unità lavorative, non sarà, infatti, nelle condizioni di poter arginare le richieste che perverranno dagli operatori della pesca. Occorre un atto di “buona volontà” da parte della politica siciliana e del Governo Lombardo in particolare, per fornire risposte concrete al settore della pesca. Lo si può fare e lo si deve fare, anche attraverso un potenziamento degli uffici per consentire di ridurre i tempi di istruttoria delle pratiche di finanziamento.
La pesca siciliana non ha più la forza per caricarsi dei ritardi dell’Amministrazione regionale.
Occorre mettere mano ai Bandi per pubblicarli entro qualche settimana ed avviare l’iter istruttorio per erogare, in un lasso di tempo consono, i benefici degli interventi previsti dalle misure.
Nel concludere l’intervento, Messina si è soffermato sulle misure socio-economiche previste dal FEP, sottolineando che gli stessi non dovranno limitarsi al fermo tecnico o di emergenza, ma andranno previsti strumenti di sostegno al reddito anche per quei pescatori che saranno interessati da procedure di espulsione dal mercato del lavoro temporanee e definitive.
La formazione professionale, la riqualificazione e l’aggiornamento dovranno costituire uno strumento di intervento ordinario a favore dei pescatori con la duplice valenza di integrare il reddito e qualificare la propria capacità di operare a bordo dei natanti, allineando, in tal modo, le proprie conoscenze con i nuovi standard operativi (sicurezza a bordo, norme igienico-sanitarie, tracciabilità del prodotto, etc.) in un processo “work in progress”.
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