CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

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domenica 30 agosto 2009

UGL SICILIA PESCA: TUTELA PRODUZIONI ITTICHE ITALIANE, APPROVATO ART.18 LEGGE 99/09


Si porta a conoscenza di tutti gli operatori che è stata pubblicata nella G.U.R.I. - S.O. n. 176 del 31 luglio 2009 la Legge n. 99 del 23 luglio 2009 recante la conversione del cosiddetto ddl Sviluppo, con le "Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia". Il testo, suddiviso in 64 articoli, è entrato in vigore dal 15 agosto scorso. La previsione contenuta nell’art 18 della legge 99/09 interessa da vicino il settore della pesca. Infatti la norma in questione prevede “Azioni a tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura e per il contrasto alla contraffazione dei prodotti agroalimentari ed ittici”. Al fine di rafforzare le azioni volte a tutelare la qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura e a contrastare le frodi in campo agroalimentare e nella filiera ittica nonché la commercializzazione di specie ittiche protette ovvero prive delle informazioni obbligatorie a tutela del consumatore, per gli anni 2009-2011 il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali promuove le iniziative necessarie per assicurare la qualità delle produzioni e dei prodotti immessi al consumo nel territorio nazionale. Al fine di garantire la qualità e una migliore valorizzazione commerciale dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura italiani non destinati all'esportazione devono essere fornite, per tutte le partite, da soggetti d'impresa esercenti la pesca, almeno le seguenti informazioni:
1. il numero di identificazione di ogni partita;
2. il nome commerciale e il nome scientifico di ogni specie;
3. il peso vivo espresso in chilogrammi;
4. la data della cattura, della raccolta ovvero la data d'asta del prodotto;
5. il nome del peschereccio ovvero il sito di acquacoltura;
6. il nome e l'indirizzo dei fornitori;
7. l'attrezzo da pesca.
A ciascuna partita è applicato, a cura dei soggetti esercenti la pesca, un sistema specifico di marcatura ed etichettatura, individuato con successivo decreto ministeriale, contenente le informazioni di cui al comma 3, adottato previa comunicazione alla Commissione europea ai sensi della direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 giugno 1998.
Entro il 30 aprile di ogni anno, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali trasmette alle Camere una relazione nella quale illustra, con riferimento all'anno precedente, le iniziative assunte a tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura, con specifico riguardo:
- alle iniziative di formazione e di informazione;
- alle attività di controllo effettuate;
- agli illeciti riscontrati nelle attività di controllo.
Le disposizioni di cui ai punti 1 -7 relative alle informazioni per una migliore valorizzazione commerciale dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura non destinati all’esportazione non si applicano ai soggetti ed alle imprese titolari di licenze di imbarcazioni inferiori a 15 metri e comunque alle partite di peso inferiori a 15 chilogrammi. Soddisfazione esprime Giuseppe Messina, Segretario Regionale Ugl Sicilia Pesca, per l’introduzione della previsione normativa che mira a valorizzare le produzioni ittiche italiane e siciliane in particolare al fine di giustificarne il maggiore prezzo di acquisto al consumo rispetto a produzioni similari provenienti dall’estero e spesso prive di adeguati controlli a garanzia del consumatore. Una adeguata campagna di promozione e sensibilizzazione all’acquisto delle produzioni siciliane – prosegue Messina – è per Ugl Sicilia uno strumento strategico nelle mani dell’Amministrazione regionale che dovrebbe porre in essere per contrastare le importazioni massicce di prodotto ittico estero commercializzato nei mercati ittici siciliani e per valorizzare gli sforzi dei pescatori siciliani che spesso non trovano adeguato riscontro in termini reddituali. Viene introdotto, inoltre, il “contratto di rete d’impresa” che, nella previsione normativa – conclude Messina - supera il concetto fisico di distretto per consentire alle aziende di minori dimensioni di aggregarsi in forme nuove senza perdere la propria identità, grazie ad agevolazioni fiscali, finanziarie e amministrative, per diffondere know how, investire insieme in ricerca, sviluppare insieme progetti di marketing, esplorare insieme nuovi mercati, aumentare la capitalizzazione. Sulla introduzione di questo nuovo strumento di politica industriale Ugl Sicilia Pesca propone un confronto con le associazioni datoriali allo scopo di valutare le opportunità offerte nel settore della pesca dalla nuova tipologia di contratto.

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