Prosegue lo stallo sul
comparto forestale nella Regione Siciliana, oltre alla insufficiente dotazione
finanziaria dei capitoli di spesa necessari a riconoscere le garanzie
occupazionali si aggiunge la confusione sulle modalità di organizzazione del
lavoro e di reclutamento del personale.
Sullo scorrimento delle
graduatorie antincendio, per esempio, si rischia la guerra tra i poveri per via
della contraddittorietà sui criteri di scorrimento delle graduatorie sia
dell’antincendio che della manutenzione.
Non si comprende la ragione
per la quale si consumi una costante disparità di trattamento tra province e
tra Distretti in merito alla
formulazione delle graduatorie, scorrimento dei lavoratori
nei vari contingenti non solo antincendio ma anche manutenzione. Taluni
applicano il criterio dell’anzianità di servizio nel settore forestale mentre
altri quello della iscrizione negli elenchi anagrafici agricoli.
E’ paradossale e non più
sostenibile che in alcune province esistano ancora le CMOA, che si proceda allo
scorrimento alla G.O. superiore attraverso il dettato della 14/06 ma anche
della 16/96. Secondo Ugl Agroalimentare esistono, in buona sostanza, diversità
nell'attribuzione delle qualifiche, nella giustificazione delle assenze dei
lavoratori alle chiamate; oltre ad altre discordanze che creano diversità di
comportamento a danno o a favore dei lavoratori. Ed ancora non convince il reclutamento dei lavoratori ASPI, in
possesso anche della qualifica di addetto alla guida delle autobotti, laddove
effettuato senza il rispetto di quanto precisato dall’art.48 della L.16/96.
Esiste una priorità che riteniamo vada rispettata. Ugl Agroalimentare è del
parere che debbano essere rispettate le norme in vigore che regolamentano il
settore. Farebbe bene Piero Tolomeo, Capo del Corpo forestale, a chiarire le
reali intenzioni sulla gestione della campagna antincendio e manutenzione per
l’anno 2012, finora ha solo fornito rassicurazioni verbali senza fatti
concreti. Non si capisce, infine, il motivo per il quale di dovrebbe ritornare
a turni orari di 8 ore anziché di 6,30. Ugl Agrolimentare è contraria alla
riduzione delle giornate lavorative che non solo vanno a danno dei 78-sti ma
riducono l’efficacia degli interventi sul territorio. Suggeriamo all’arch.
Tolomeo di avviare un tavolo di coordinamento tra il SUPL -IRF e Azienda da un
lato e con le OO.SS. dall’altro, avendo presente che atteggiamenti finalizzati
a soffocare la voce del sindacato è atteggiamento deprecabile, antisindacale e
antidemocratico. Avvertiamo un serio e concreto rischio di incendi che
metterebbero a repentaglio non solo il territorio interessato ma anche la
popolazione. E’ inaccettabile che in alcuni Distretti non si farà uso di
autobotti a causa della mancanza di risorse finanziarie, se da un lato salterebbero
le giornate dei 78-isti dall’altro ci chiediamo come si dovrebbero spegnere gli
incendi boschivi? I Canadair costano troppo e la Regione non può certamente più
permetterseli, almeno crediamo!
Al neo assessore regionale al
territorio ed ambiente, Alessandro Aricò, chiediamo di impegnarsi da subito a
reperire le risorse finanziarie necessarie a programmare le stesse giornate del
2011, a preservare, insomma, le garanzie occupazionali.
Ugl Agroalimentare chiede,
inoltre, agli Assessori Aricò e Aiello, ognuno per le rispettive competenze, di
raccordarsi per affrontare in maniera esaustiva il confronto, per esempio,
intorno alla introduzione di un contingente unico in attesa della legge di
riforma necessaria e non più rinviabile per la regolamentazione del settore
attraverso la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali.
Per Ugl Agroalimentare, la
stabilizzazione mira a perseguire finalità di carattere generale che si
sostanziano da un lato a garantire un futuro a migliaia di lavoratori e
dall’altro a dotare la Regione Siciliana di un esercito di specialisti e
professionisti in grado di eseguire compiti
essenziali quali: il riassetto idrogeologico, la sistemazione
idraulico-forestale nelle aree con dissesto geomorfologico, la difesa del
suolo, la tutela ed il miglioramento del paesaggio, la salvaguardia e tutela
del verde pubblico delle città, la gestione delle strutture nei parchi e
riserve, il rimboschimento delle aree a fini paesaggistici e di
riconsolidamento, la produzione di specie legnose per fini di sfruttamento
commerciale ed industriale.
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