CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

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mercoledì 17 dicembre 2008

PROPOSTE MISURE ANTICRISI PER IL SOSTEGNO AL SETTORE DELLA PESCA


Il settore della pesca è interessato da qualche anno, da una pesante crisi strutturale e congiunturale che si acuirà, sin dal 2009, a causa della ipotizzata recessione economica internazionale, che si ripercuoterà su tutta l’economia italiana. Rispetto a questo scenario, è improcrastinabile attivare misure anticrisi che possano arginare le conseguenze negative dettate dalle previsioni economiche. UGL SICILIA Agroalimentare Settore Pesca ha attentamente monitorato la situazione in cui versano le imprese ittiche siciliane nonchè le condizioni reddituali dei pescatori dipendenti con contratto alla parte o soci delle cooperative di pesca. Le ipotesi su cui UGL ha lavorato sono quelle che riguardano principalmente gli ammortizzatori sociali il cui appostamento da parte del Governo nazionale di 720 milioni di Euro è insufficiente e per di più la somma stanziati per il settore della pesca pari a 10 milioni di Euro per tutte le marinerie italiane non sarà bastevole per far fronte alle previsioni della sola Regione Siciliana. UGL Sicilia, pertanto, chiede al Governo Nazionale che venga almeno più che raddoppiata la somma destinata alla CIGS in deroga per la pesca, portandola almeno a 25 milioni di euro, anche attraverso l’utilizzo, in deroga e previa autorizzazione dell’UE, di una quota di fondi europei assegnati, per garantire l’accesso a tutti i lavoratori imbarcati o utilizzati a terra di tutti i comparti della pesca. Inoltre, occorre con urgenza una previsione normativa che consenta di estendere i benefici dell’ammortizzatore sociale ai pescatori disciplinati dalla legge 250/58, al fine di evitare una imperdonabile sperequazione tra lavoratori dello stesso settore. Altro aspetto sul quale intervenire a livello nazionale è quello dell’estensione alla imprese ittiche dell’Iva per cassa e dell’IVA agricola agevolata, misure che agevolerebbero il flusso finanziario negli esigui bilanci aziendali.
Al Governo regionale, UGL Sicilia Settore Pesca chiede che si faccia carico di abbattere l’IRAP, per almeno un biennio, a favore delle imprese di pesca, singole o in forma cooperativa e/o societaria, cosiddette “virtuose”, che applicano, cioè, il CCNL di categoria, che siano in regola con i versamenti previdenziale ed assistenziali e che non utilizzino lavoratori irregolari, estendendo i benefici anche ai pescatori delle cooperative di pesca disciplinate dalla legge 250/58. Inoltre, UGL Sicilia esprime forti perplessità circa i ritardi nella pubblicazione dei Bandi di cui alle misure FEP. L’orientamento recente dell’amministrazione regionale circa la necessità di regolamentare con legge regionale le fattispecie contenute nel FEP per l’utilizzo delle somme comunitarie si tradurrà in ulteriori ritardi, proiettando i tempi almeno ad aprile/maggio 2009, atteso che il Governo Regionale pare indirizzato verso l’esercizio provvisorio di bilancio. E’ l’ennesima sconfitta della politica regionale dovuta alla incapacità di programmare con serietà il rilancio e lo sviluppo di un comparto da troppo tempo penalizzato dalla crisi di settore ed aggravato dai ritardi continui di una macchina politico-amministrativa inidonea a svolgere un compito istituzionale delicato e, nel contempo, determinante per le sorti della pesca siciliana.

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