lunedì 30 novembre 2009
UGL SICILIA: GIOVANNI CONDORELLI E’ IL NUOVO SEGRETARIO
Giovanni Condorelli è il nuovo segretario dell'Ugl siciliana: è stato eletto oggi a Palermo, a conclusione del primo congresso regionale dell'Organizzazione Sindacale, svoltosi lo scorso 28 novembre, che ha visto la presenza anche del segretario nazionale, Renata Polverini. L'Ugl ha lanciato la proposta della costituzione di un patto sul welfare locale con la Regione, così come fatto per il patto sullo sviluppo. Nel suo intervento Condorelli ha evidenziato "la necessità di costruire una strategia globale in grado di porre regole chiare ed evitare che gli equilibri del mercato si basino solo sul dumping sociale tra paesi ricchi e poveri, specie all'interno di questo grave processo di crisi". "Agricoltura e pesca - ha osservato Condorelli - sono di fondamentale importanza per l'economia della nostra isola, storicamente vocata. Per il neo segretario dell'Ugl siciliana "bisogna osare di più, legando gli interventi di sostegno allo sviluppo tecnologico delle imprese delle filiere dell’agro-industria e della pesca, alla ricerca sulle nuove tecnologie, al mantenimento e alla tutela dei posti di lavoro e del reddito perché la crisi continuerà più o meno a lungo a seconda di quanto si investirà su questi capitoli. In questa fase di crisi occorre un sostegno politico concreto: sia da parte delle istituzioni locali che dal Governo centrale. La richiesta della Ugl va in questa direzione: sostegno al reddito e garanzia di continuità occupazionale, utilizzo concreto ed immediato dei fondi comunitari". Per Renata Polverini Segretario Generale dell’Ugl nel suo intervento ha tracciato le linee guida dell’Ugl aggiungendo che “va fortemente sottolineata la centralità dei lavoratori, del lavoro ed il nuovo ruolo dell’Ugl nell’ambito del mondo sindacale centrato sempre più su una classe dirigente preparata e presente a rappresentare con gli strumenti idonei tutto il mondo del lavoro nella sua interezza. “L’impegno dell’Ugl si baserà sempre più” conclude la Polverini” sulla legalità e sulla sicurezza contro le mafie le illegalità a garanzia di una sana società. Soddisfazione esprime Giuseppe Messina – Segretario regionale di Ugl Agroalimentare Sicilia – per la centralità del lavoro e dei lavoratori emersa dal dibattito congressuale. L’agricoltura e la pesca, comparto toccati negli interventi sia dal Segretario Generale Polverini che da Condorelli, rappresentano settori di punta per il Sindacato sui quali l’attenzione è grande. I traguardi futuri di Ugl Agroalimentari, emersi dal documento dal titolo “Agricoltura e pesca del futuro” elaborato dalla Commissione di lavoro prevista dall’art.19 del Regolamento Congressuale Confederale, ha dichiarato Messina, - mirano a salvaguardare le realtà occupazionali nel rispetto delle regole recentemente tracciate dall’Unione Europea, promuovendo la cultura del rispetto del territorio e del mare in una logica di sfruttamento eco-compatibilie coniugato con i criteri tipicamente reddituali delle attività economico-aziendali. Lo slogan “DIFENDIAMO IL LAVORO” riassume bene il compito che ci è richiesto oggi: identificare le priorità, proporre soluzioni e perseguirle cercando di aggregare più soggetti possibile sui temi che riguardano il lavoro, la sicurezza, la legalità il rispetto dell’ambiente. l’ingresso nel Consiglio Direttivo Regionale del Segretario regionale di Ugl Agroalimentare è la conferma di un primario interesse strategico dell’O.S. sui comparti agricolo-forestale, pesca ed alimentaristi.
mercoledì 25 novembre 2009
VARATO NUOVO REGIME CONTROLLI PESCA DA CONSIGLIO DEI MINISTRI AGRICOLTURA E PESCA UE
Approvato a Bruxelles lo scorso 20 novembre dal Consiglio dei Ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Ue il nuovo REGIME DI CONTROLLO COMUNITARIO
IL nuovo Regolamento prevede in sintesi:
Autorità unica
Sarà responsabile della raccolta, coordinamento, trattamento, certificazione e trasmissione dei dati alle istituzioni europee e agli Stati membri;
Controllo satellitare
Su richiesta dell'Italia possono essere escluse le imbarcazioni fino a 15 metri di lunghezza se operano nelle acque territoriali, per battute di pesca fino a 24 ore.
Certificazione motori
Il nuovo sistema dovrà essere operativo nel 2013 garantendo una maggiore sicurezza della navigazione, riduzione dei consumi e dell'inquinamento. Su
richiesta italiana non dovrà avere conseguenze economiche per le imprese.
Pesca sportiva
Come per la pesca professionale anche quella sportiva dovrà esser compatibile con gli obiettivi della politica europea. Nel caso in cui dati scientifici dovessero mostrare che comporta un impatto biologico significativo l'Ue potrà richiedere il rilascio di autorizzazioni e dichiarazioni di cattura.
Sistema di penalità a punti
E' stata ridotta la progressività delle sanzioni. Il ritiro definitivo della licenza scatterebbe solo dopo la quinta infrazione grave. Su proposta dell'Italia il Consiglio ha accolta la richiesta di fare riferimento al dolo o alla colpa per stabilire infrazioni gravi.
domenica 22 novembre 2009
UE: APPROVATO ACCORDO RIFORMA SISTEMA EUROPEO CONTROLLI DELLA PESCA
Il Consiglio dei ministri dell’Ue ha raggiunto nei giorni scorsi un accordo per la riforma del sistema europeo dei controlli della pesca. Le novità principali consistono nell’utilizzo di sistemi satellitari e nella registrazione telematica dei dati. “Il nocciolo dell’intesa – sottolinea Antonio Buonfiglio, sottosegretario alle Politiche agricole e capo della delegazione italiana -, è quello del coordinamento delle attività di controllo svolte dai diversi Enti, da parte di una singola Autorità che dovrà essere responsabile di organizzare, raccogliere, trattare, certificare e trasmettere i dati riguardanti l’attività di pesca. Queste informazione saranno comunicate, quindi, alla Commissione, all’Agenzia comunitaria per il controllo, agli altri Stati membri e, se necessario, anche ai Paesi terzi”.
FASCICOLO AZIENDALE DELLE IMPRESE DI PESCA
La Camera dei deputati ha definitivamente approvato la conversione del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee. Le disposizioni che riguardano la pesca sono inserite all’articolo 17 bis che introduce disposizioni in materia di fascicolo aziendale delle imprese di pesca per dare esecuzione a quanto previsto dal regolamento sul Fondo Europeo della Pesca.
ARTICOLO 17-bis.
(Disposizioni in materia di fascicolo aziendale
delle imprese di pesca).
1. Per dare esecuzione agli obblighi derivanti dagli articoli 71 e83 del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca, e non incorrere nelle procedure di infrazione comunitarie e nelle rettifiche finanziarie di cui all’articolo 97 del medesimo regolamento, il fascicolo aziendale di cui all’articolo 9 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 1o dicembre 1999, n. 503, relativo a ciascuna impresa di pesca deve contenere anche i dati relativi agli impianti, alle quote, alle quantità di pescato, alle dotazioni strutturali, agli equipaggi e agli esiti dei controlli, delle ispezioni e dei pagamenti effettuati nei confronti di ciascuna impresa o beneficiario, sulla base delle disposizioni impartite dall’autorità di audit di cui all’articolo 58, paragrafo 1, lettera c), del predetto regolamento (CE) n. 1198/2006.
domenica 15 novembre 2009
UGL AGROALIMENTARE: ICCAT, A RISCHIO CHIUSURA DEFINITIVA PESCA TONNO ROSSO
Dal vertice ICCAT, in corso a Recife in Brasile, si paventa la chiusura definitiva della pesca del tonno rosso. E’ in discussione, per l’appunto, la possibilità concreta di iscrivere il tonno rosso nella lista CITES che vieterebbe di fatto ogni forma di pesca e commercio della specie ittica.
Il danno per l’economia siciliana sarebbe enorme – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Agroalimentare Sicilia – ci sono a rischio 800 lavoratori occupai nelle aziende, lungo la filiera, con un fatturato di almeno 60 milioni di euro. La Sicilia non può permettersi una ulteriore contrazione delle opportunità di lavoro dei propri pescatori ed addetti delle strutture di trasformazione e commercializzazione. Ugl Agroalimentare Sicilia si schiera a fianco della flotta tonniera siciliana – continua Messina - che in questi anni ha rispettato le regole fissate dalla comunità internazionale.
Siamo consapevoli che la pesca del tonno rosso appartiene a una tradizione mediterranea che va conciliata con le regole della tutela ambientale.
Siamo altresì convinti – sottolinea Messina - che qualsiasi intervento non deve prescindere dalla compatibilità economica di una attività imprenditoriale che da anni viene eccessivamente penalizzata. Esprimiamo, inoltre, apprezzamento per la posizione coraggiosa assunta dall’Assessore regionale alla pesca – Titti Bufardeci – a sostegno delle imprese e dei lavoratori siciliani su questa delicata vertenza.
Ci appelliamo al Presidente Lombardo, alla deputazione regionale, nazionale ed ai parlamentari eletti a Strasburgo – conclude Messina - chiediamo loro di intervenire compattamente a difesa delle ragioni dei lavoratori siciliani impegnati in un settore che storicamente ha garantito livelli di occupazione per tante famiglie.
martedì 10 novembre 2009
lunedì 9 novembre 2009
UGL AGROALIMENTARE: DIRITTI DI PESCA TRASFERIBILI, PESCA SICILIANA A RISCHIO
Un nuovo modello di gestione della pesca è in discussione a Bruxelles nell’ambito dei principi contenuti nel Libro Verde e inerente il processo di riforma della Politica Comune della Pesca (PCP). L’idea di conferire ad ogni impresa, in maniera generalizzata, quote o diritti di pesca individuali trasferibili (ITQ) , non ci convince affatto – dichiara Giuseppe Messina Segretario Regionale Ugl Agroalimentare.
Il ragionamento seppur condivisibile nella direzione della gestione responsabile della pesca, attraverso la responsabilizzazione diretta delle imprese ittiche - prosegue Messina – appare inapplicabile ad ambiti territoriali caratterizzati da specificità e da realtà pescherecce artigianali. Esistono grandi diversità in termini organizzativi, sociali ed economici nei diversi Paesi, laddove l’attività è di tipo industriale, il diritto di pesca, a determinate condizioni, può avere una sua logica in termini di effetti di razionalizzazione, eco sostenibilità e stabilizzazione del diritto di pesca. In Paesi a forte componente artigianale, caratterizzati dalla presenza di imprese di piccole dimensioni, più fragili ed esposte a fattori di crisi sottolinea Messina – il rischio è una concentrazione delle quote e dei diritti, peraltro trasferibili, nelle mani di pochi gruppi finanziariamente più forti, con conseguente scomparsa della piccola pesca. Se poi si pensa al Mediterraneo, dove le quote di pesca al di fuori del tonno non sono applicate per la multispecificità delle catture, ed in cui il principio della trasferibilità potrebbe essere applicato al solo diritto di pesca, gli effetti delle ITQ potrebbero essere ancora più devastanti, ammesso che la Legge consenta mai di trasformare una licenza di pesca in un diritto trasferibile.
Chiediamo un confronto a tutti i livelli - conclude Messina - per ragionare intorno alle nuove regole della PCP che mirano alla destrutturazione del tessuto europeo delle imprese della piccola pesca, da cui dipende l’esistenza di tante comunità costiere. Occorre una attenta valutazione circa l’impatto socio economico che l’introduzione delle quote o diritti di pesca individuali trasferibili può comportare nel comparto della piccola pesca al fine di tutelare la specificità del Mediterraneo e degli equilibri socio-economici della pesca siciliana.
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