Si è svolto il 23 settembre u.s. presso il Ministero delle risorse agricole e forestali un incontro tra il Dott. Abate, direttore generale del dipartimento pesca, e l’UGL per affrontare i contenuti del nuovo piano di adeguamento della pesca del tonno rosso per il 2009. A seguito delle restrizioni dell’Unione europea che provocheranno flessioni nei livelli occupazionali per il prossimo anno, l’UGL ha presentato un pacchetto di proposte per sostenere il settore e garantire il lavoro ai tanti pescatori ed operatori impegnati nella filiera tonniera. Non si può non sottolineare – dichiara Giuseppe Messina, segretario regionale UGL Pesca, il fallimento delle leggi e dei regolamenti comunitari che hanno mal disciplinato sino a d oggi il piano di gestione dei contingenti di cattura del tonno rosso. Occorre ad avviso della UGL PESCA, in una visione moderna e prospettica, rivedere le regole e mettere mano ad un piano di adeguamento della pesca del tonno rosso che, nel rispetto dell’ambiente e della capacità di riproduzione degli stock ittici, rilanci l’economia intorno ad un settore strategico per il bilancio ittico nazionale. Tra le proposte avanzate l’UGL punta sulla estensione al settore di meccanismi di sostegno al reddito degli operatori interessati da fenomeni di licenziamento. Con riferimento alla pesca artigianale ed alla pesca cosiddetta accidentale del tonno rosso, – conclude Messina - occorre abolire la procedura che obbliga i tanti pescatori iscritti all’UGL PESCA a recarsi nel più vicino porto autorizzato per lo sbarco del tonno rosso ed a comunicare almeno ¾ ore prima l’avvenuta cattura. Sarebbe più semplice, per esempio, che l’operazione di sbarco potesse avvenire in un qualsiasi porto di sbarco alla presenza di un nucleo di Vigili Urbani dell’Annona che possano certificare lo sbarco ed acquisire un’autocertificazione del pescatore che dichiara la cattura e il peso.
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