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sabato 9 gennaio 2010

PESCA: IN ARRIVO CONTRIBUTO FONDO PERDUTO BLUE BOX


In corso di registrazione il Decreto Ministeriale 28 dicembre 2009 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, relativo alla concessione di contributi finanziari a fondo perduto in regime de minimis a favore degli imprenditori ittici nazionali che esercitano l’attività di pesca in acque marine, quale contributo per gli oneri relativi al funzionamento del sistema VMS, nonché, per favorire l’intestazione delle utenze relative al traffico generato dai sistemi satellitari (blue-box) presenti a bordo.
Il decreto ministeriale- dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Agroalimentare Pesca (nella foto)- a firma dal Sottosegretario con delega alla pesca On. Antonio Buonfiglio, giunge in un momento di perdurante crisi del settore ed alleggerisce i costi di esercizio delle imprese, obbligate dalla normativa comunitaria alla istallazione delle apparecchiature elettroniche.
Il provvedimento – prosegue Messina – che attinge alle risorse di cui al D.L. 226/2001 per €1.598.565, stanzia di un contributo finanziario forfettario a fondo perduto in regime de minimis di 780 Euro a favore degli imprenditori ittici che esercitano l’attività di pesca in acque marittime con imbarcazioni di lft (lunghezza fuori tutto) uguale o superiore ai 15 mt e soggetti all’obbligo di avere a bordo l’apparecchiatura denominata “blue box”. Le domande dovranno essere presentate dai beneficiari entro il 28 febbraio 2010, con la documentazione comprovante la sussistenza del contratto stipulato per la fornitura del traffico satellitare.
Eè imminente, peraltro, – conclude Messina – l’assegnazione al comparto ittico dei benefici previsti nell’ambito dei fondi trasferiti da Sviluppo Italia al MIPAAF per le misure anticrisi a favore del settore in attuazione di quanto previsto dal Decreto 9 Aprile 2009, in attesa del decreto attuativo. Questi due provvedimenti rappresentano una iniezione di fiducia per l’economia intorno alla pesca che abbisogna di grande attenzione da parte del governo nazionale e regionale nella direzione di ammodernare la filiera ittica seguendo la logica della “green economy”, processo indispensabile per allineare la pesca siciliana ai dettami del Libro Verde comunitario e garantire livelli di reddito adeguati nel tempo per le imprese e per gli addetti a bordo dei natanti e lungo la filiera agroalimentare.

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