Terremoto, al via raccolta fondi Ugl
La segreteria
generale dell’Ugl ha dato il via ad una propria raccolta fondi per dare
un contributo concreto alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite
dalla terribile ondata di terremoti.
I versamenti possono essere
effettuati tramite bonifico bancario da una sportello di qualunque
istituto di credito utilizzando le seguenti coordinate:
IBAN: IT 83 H
01030 03204 000001800722
Causale: “UGL raccolta fondi pro terremoto
Emilia Romagna”.
sabato 9 giugno 2012
venerdì 1 giugno 2012
FORESTALI: A RISCHIO GARANZIE OCCUPAZIONALI
Prosegue lo stallo sul
comparto forestale nella Regione Siciliana, oltre alla insufficiente dotazione
finanziaria dei capitoli di spesa necessari a riconoscere le garanzie
occupazionali si aggiunge la confusione sulle modalità di organizzazione del
lavoro e di reclutamento del personale.
Sullo scorrimento delle
graduatorie antincendio, per esempio, si rischia la guerra tra i poveri per via
della contraddittorietà sui criteri di scorrimento delle graduatorie sia
dell’antincendio che della manutenzione.
Non si comprende la ragione
per la quale si consumi una costante disparità di trattamento tra province e
tra Distretti in merito alla
formulazione delle graduatorie, scorrimento dei lavoratori
nei vari contingenti non solo antincendio ma anche manutenzione. Taluni
applicano il criterio dell’anzianità di servizio nel settore forestale mentre
altri quello della iscrizione negli elenchi anagrafici agricoli.
E’ paradossale e non più
sostenibile che in alcune province esistano ancora le CMOA, che si proceda allo
scorrimento alla G.O. superiore attraverso il dettato della 14/06 ma anche
della 16/96. Secondo Ugl Agroalimentare esistono, in buona sostanza, diversità
nell'attribuzione delle qualifiche, nella giustificazione delle assenze dei
lavoratori alle chiamate; oltre ad altre discordanze che creano diversità di
comportamento a danno o a favore dei lavoratori. Ed ancora non convince il reclutamento dei lavoratori ASPI, in
possesso anche della qualifica di addetto alla guida delle autobotti, laddove
effettuato senza il rispetto di quanto precisato dall’art.48 della L.16/96.
Esiste una priorità che riteniamo vada rispettata. Ugl Agroalimentare è del
parere che debbano essere rispettate le norme in vigore che regolamentano il
settore. Farebbe bene Piero Tolomeo, Capo del Corpo forestale, a chiarire le
reali intenzioni sulla gestione della campagna antincendio e manutenzione per
l’anno 2012, finora ha solo fornito rassicurazioni verbali senza fatti
concreti. Non si capisce, infine, il motivo per il quale di dovrebbe ritornare
a turni orari di 8 ore anziché di 6,30. Ugl Agrolimentare è contraria alla
riduzione delle giornate lavorative che non solo vanno a danno dei 78-sti ma
riducono l’efficacia degli interventi sul territorio. Suggeriamo all’arch.
Tolomeo di avviare un tavolo di coordinamento tra il SUPL -IRF e Azienda da un
lato e con le OO.SS. dall’altro, avendo presente che atteggiamenti finalizzati
a soffocare la voce del sindacato è atteggiamento deprecabile, antisindacale e
antidemocratico. Avvertiamo un serio e concreto rischio di incendi che
metterebbero a repentaglio non solo il territorio interessato ma anche la
popolazione. E’ inaccettabile che in alcuni Distretti non si farà uso di
autobotti a causa della mancanza di risorse finanziarie, se da un lato salterebbero
le giornate dei 78-isti dall’altro ci chiediamo come si dovrebbero spegnere gli
incendi boschivi? I Canadair costano troppo e la Regione non può certamente più
permetterseli, almeno crediamo!
Al neo assessore regionale al
territorio ed ambiente, Alessandro Aricò, chiediamo di impegnarsi da subito a
reperire le risorse finanziarie necessarie a programmare le stesse giornate del
2011, a preservare, insomma, le garanzie occupazionali.
Ugl Agroalimentare chiede,
inoltre, agli Assessori Aricò e Aiello, ognuno per le rispettive competenze, di
raccordarsi per affrontare in maniera esaustiva il confronto, per esempio,
intorno alla introduzione di un contingente unico in attesa della legge di
riforma necessaria e non più rinviabile per la regolamentazione del settore
attraverso la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali.
Per Ugl Agroalimentare, la
stabilizzazione mira a perseguire finalità di carattere generale che si
sostanziano da un lato a garantire un futuro a migliaia di lavoratori e
dall’altro a dotare la Regione Siciliana di un esercito di specialisti e
professionisti in grado di eseguire compiti
essenziali quali: il riassetto idrogeologico, la sistemazione
idraulico-forestale nelle aree con dissesto geomorfologico, la difesa del
suolo, la tutela ed il miglioramento del paesaggio, la salvaguardia e tutela
del verde pubblico delle città, la gestione delle strutture nei parchi e
riserve, il rimboschimento delle aree a fini paesaggistici e di
riconsolidamento, la produzione di specie legnose per fini di sfruttamento
commerciale ed industriale.
giovedì 31 maggio 2012
PESCA, UGL RIVENDICA CENTRALITA’ DEL PESCATORE
Dopo il fallimento della
gestione Elio D’antrassi il comparto della pesca marittima si aspetta dal neo
assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Francesco Aiello, un
cambio di marcia.
Ugl Agroalimentare auspica che
si arresti lo spreco di denaro pubblico sottratto al comparto della pesca
professionale con attività targate D’Antrassi che nulla hanno avuto a che fare
con la pesca.
In tempi di magre ed con il
bilancio regionale approvato dopo lo stralciato e con il carico di mille dubbi
e strascichi con il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana,
condanniamo la scelta di D’Antrassi di istituire – solo un mese fa – la
Fondazione per la Dieta Mediterranea definita come la casa che dovrebbe
accogliere i Paesi del Nord Africa.
Un contenitore di cui la pesca
siciliana può fare certamente a meno che ha finalità per nulla di settore, se
si pensa che nei pensieri dell’oramai ex assessore D’Antrassi la Fondazione
dovrebbe perseguire una politica estera industriale legata all’agroalimentare
attraverso convegni, laboratori e degustazioni non solo di prodotti ittici –
sicuramente di importazione – ma anche di oli, vini, dolci, ortofrutta, tutte
produzioni dei Paesi frontalieri.
E per far questo è stato
inventato un Forum della pesca affidando 370 mila euro, sottratti con decreti
di disimpegno dal Piano promozionale del 2009 per 270 mila euro (economie di
spesa) in aggiunta a 100 mila euro dell’ICE, alla Slow Food che provvederà in
tre giorni a spenderli a Mazara del Vallo (pare che il Comune di Mazara del
Vallo ed il Distretto produttivo della pesca facciano da spettatori) senza un
chiaro ritorno alla pesca ed ai pescatori. Ma cosa c’entra lo Slow Food con i
pescatori siciliani?
Una Fondazione, dicevamo, che
ancor prima di iniziare l’attività, si ritrova già con una dotazione di 125 mila
euro di finanziamenti, sottratti alle infrastrutture dell'agricoltura, altro
comparto in ginocchio. E non è finita qui. La Regione darà anche in concessione
alla Fondazione l'azienda agricola “Don Pietro”, con sede in provincia di Ragusa,
precedentemente affidata in comodato d'uso al “Coreras”, il Consorzio regionale
per la ricerca applicata e la sperimentazione, uno dei tanti enti di cui Palazzo
D'Orleans vorrebbe disfarsi, avendo avviato una procedura di recesso ovviamente
mai compiuta. Ugl agroalimentare rivendica la centralità del pescatore nella
filiera ittica, senza i lavoratori che sacrificano famiglia e tempo libero per
affrontare il mare non ci può essere futuro nel comparto della pesca.
I dati sull’occupazione del
settore – che ha registrato un tracollo di pescatori occupati su imbarcazioni
da pesca passati in dieci anni da 20.000 a meno di 8.000 - i vertiginosi aumenti di carburante associati
all’incontrollata importazione dall’estero dovrebbero – a nostro avviso –
convincere il neo assessore, Francesco Aiello – ad intervenire con celerità e
chiarezza, accelerando la spesa comunitaria e le procedure per quei bandi in
dirittura d’arrivo per ridare ossigeno ai pescatori e dando disposizione agli
uffici del Dipartimento Marittimo di mettere a bando le ultime Misure.
Chiediamo che venga nominato il Dirigente generale alla pesca e che si rivedano le modalità di accesso agevolato al
credito di pescatori ed imprese di pesca incentivandolo, da subito, magari, con
economie di spesa. E’ opportuno sottolineare l’impatto sociale del comparto
della pesca in Sicilia, le cui imprese
di pesca sono strutturate per l’80% da piccolissime realtà di pescatori per lo
più a conduzione familiare.
Ugl Agroalimentare chiede al
Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, di volere procedere alla
soppressione dei carrozzoni chiamati Fondazione per la dieta Mediterranea e
Coreras ed intervenire con un Regolamento per arginare la pesca sportiva che
senza regole danneggia il comparto riducendo la capacità di guadagno del
pescatore.
Ugl Agroalimentare chiede
inoltre all’assessore regionale alle risorse agricole e forestali di aprire un
tavolo di confronto per rivedere la programmazione regionale a valere sulla
politica comune della pesca (PCP) riposizionando finalità e strategie,
coinvolgendo attivamente i pescatori.
Al Commissario della pesca
Maria Damanachi, che qualche giorno fa ha dichiarato pubblicamente che “senza
pesci, non ci sarebbero pescatori”, ci permettiamo di ricordarle che il futuro
del comparto della pesca non può prescindere dalla centralità del pescatore e
dalla sua responsabilizzazione, proprio
perché è il primo interessato a che non si inquini e deturpi l’ambiente marino,
che costituisce anche il suo habitat.
Inoltre, riteniamo che
qualunque politica finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente marino ed alla
sostenibilità non può prescindere dalla messa in sicurezza dei pescatori e
delle loro famiglie. Accanto a politiche ecosostenibili che prevedono periodi
di sospensione dell’attività di pesca, occorre affiancare politiche concrete e
reali di sostegno al reddito dei pescatori.
Per Ugl Agroalimentare la
pesca artigianale dovrebbe essere demandata e regolata alle regioni marinare
degli Stati membri, auspichiamo che l’assessore Aiello possa condividere la
nostra posizione e farsi carico di difendere il processo di regionalizzazione
europeo nel comparto della pesca.
venerdì 25 maggio 2012
PESCA: UGL, PESCATORI UNA RAZZA IN VIA D’ESTINZIONE
Un esodo silenzioso ed
inarrestabile quello dei pescatori siciliani, che da qualche anno in maniera
massiccia abbandonano senza alcuna speranza il settore mentre l’Assessore
regionale alle risorse agricole e forestali, Elio D’Antrassi, prosegue, da tra
anni, la sua politica di sperpero in fiere, convegni, dibattiti e festini in
giro per il mondo. E’ quanto denunciato in una nota da Giuseppe Messina,
Segretario regionale di Ugl Agroalimentare, commentando i dati relativi agli
abbandoni: oltre 5 mila pescatori operanti nel comparto della pesca marittima
siciliana nell’ultimo biennio si sono ritrovati senza lavoro. Un collasso senza
precedenti nell’omertà della politica siciliana nazionale ed europea e
nell’indifferenza di molte componenti della cosiddetta “società di mezzo”.
Come è possibile spendere
nell’ultimo triennio qualcosa come circa 2 milioni di euro (tale appare la
cifra da indiscrezioni attinte), precisa Messina, somme prelevate - a vario
titolo e non solo dal bilancio regionale colabrodo - per missioni in Italia e all’estero, incontri
e accordi bilaterali, tavole rotonde, pubblicazioni, fiere, rassegne
gastronomiche, mentre l’occupazione diretta nel settore cola a picco e le
imprese di pesca sono sull’orlo del precipizio. Rendiamoci conto che qualcosa
non va?
Secondo Ugl Agroalimentare si
tratta di un sistema messo in piedi, quello di D’Antrassi supportato, peraltro,
dall’ampia corte di consulenti strapagati, che ha puntato tutto sullo strumento
dei Distretti e sulla programmazione di settore tutta sbordata verso l’internazionalizzazione.
Ma i Distretti sono realmente rappresentativi? Raccolgono veramente le istanze
dal basso per tradurle in strumenti operativi da sottoporre alle istituzioni
per la sintesi politica? E se è così, cosa ci stanno a fare le Associazioni
datoriali e sindacali? E se è così, perché non arrestare il flusso dei
contributi e delle spese inutili e affidare al Distretto il servizio di
Sportello informativo in favore delle marinerie siciliane? Nulla di tutto ciò,
regna sovrana la confusione e l’improvvisazione!
Non si è minimamente preoccupato
che continuando in questa maniera si potranno promuovere solo i pesci
d’importazione. Ma che sia questa la chiave di lettura? Che la lobby delle
società d’importazione sia approdata anche in Sicilia con energie isolane?
Un Assessore – D’Antrassi –
che non rendiconta un fico secco – conclude amaramente Messina – governo
regionale sordo ed insensibile che decide di non avvalersi (già da oltre due
anni) del dirigente Generale alla pesca e, nel contempo, non si preoccupa
minimamente di rendere noti i dati statistici sull’andamento del settore della
pesca, che non pubblica i dati sul dimensionamento della filiera ittica, che
non mette a disposizione dell’opinione pubblica, per esempio, le informazioni
sul naviglio e sui pescatori, le notizie sullo stato dei porti pescherecci e
degli approdi siciliani. Eppure foraggia con centinaia di migliaia di euro
all’anno (150 mila euro annue)
l’Osservatorio Mediterraneo della Pesca ed altrettanto per il Distretto
produttivo della pesca, i quali non
fanno sapere quanto è costato il tour di missioni e viaggi all’estero, quanto
hanno inciso gli accordi bilaterali sottoscritti e quali risvolti diretti hanno
avuto per il comparto della pesca siciliano in termini di maggiore profitto e
nuova occupazione.
giovedì 17 maggio 2012
FORESTALI: SBLOCCATE LE PRIME SOMME
Registrato il Decreto d’impegno
di 4,3 milioni di euro alla ragioneria è
il risultato per pomeridiano confronto in Commissione bilancio presieduta da
Riccardo Savona, tra governo regionale rappresentato dagli assessori Armao e
D’Antrassi ed i deputati Leontini, Caputo Vinciullo, Papepinto e Cracolici. E
quanto dichiarato in una nota da Giuseppe Messina, Segretario regionale di Ugl
Agroalimentare. A questa somma – precisa il sindacalista - vanno aggiunti i 9 milioni di euro che
saranno registrati non appena, nelle prossime ore, la Giunta di governo
adotterà il provvedimento.
Finalmente i 151-sti ed una parte
dei 101-sti potranno da martedì prossimo essere avviati – sottolinea Messina –
per il SAB il governo ha assunto l’impegno che nei prossimi giorni adotterà un
apposito atto deliberativo dopo aver individuato la relativa copertura
finanziaria certa.
FORESTALI: SBLOCCATE LE PRIME SOMME, VIAI LIBERA AI 151-STI
Dopo un lungo calvario, il
governo regionale caccia fuori i primi stanziamenti – o tale sembrerebbe dalle
indiscrezioni che circolano da Palazzo dei Normanni.
Lo dichiara Messina in una
nota a margine della lunga giornata di confronto serrato tra governo regionale
e minoranza in Commissione bilancio all’ARS.
Sembrerebbero pronti 9 milioni
provenienti dalla rimodulazione fondi PARFAS per i quali serve urgentemente una
delibera della Giunta di Governo (che attendiamo) ai quali si aggiungerebbero
4,3 milioni di euro già disponibili, per un totale di 13,3 milioni di euro. Ciò
consentirebbe l’avvio dei 151-sti con copertura fino al 30 giugno p.v.
Questa mattina dopo un
colloquio informale tra i rappresentanti del governo regionale ed il
Commissario dello Stato per la Regione Sicilia, è stato riferito in Commissione
bilancio che sarebbe pronto un mutuo di 60 milioni per avviare i 101-sti con
copertura fino al 30 settembre p.v.
Dal primo di ottobre la
copertura sarebbe garantita con 49 milioni di euro rimodulati dal PSR (fondi
strutturali). Il SAB (antincendio boschivo), secondo quanto dichiarato dal
Comandante del Corpo forestale della Sicilia, Piero Tolomeo, partirebbe il 4
giugno con copertura fino ad ultimazione della stagione.
Per Ugl Agroalimentare non
bastano le parole e restano le perplessità
- dichiara Messina – l’impianto rappresentato appare precario; si
aspettano comunque nelle prossime ore gli atti consequenziali. La precarietà
con la quale si è affrontata la vicenda non merita alcun ulteriore commento,
prosegue il sindacalista, è da oltre 30 anni che questo servizio,
indispensabile per la salvaguardia del patrimonio boschivo ed ambientale della
Sicilia, si caratterizza per una programmazione delle attività ed un suo
inizio. Oltre ad una riconosciuta difficoltà di disponibilità di bilancio
dovuta alla imperante crisi - conclude Messina - emerge con clamore l’assenza
di una programmazione, necessaria proprio ad evitare di ritrovarsi impreparati
di fronte alla stagione estiva.
Attendiamo risposte certe e
definitive dal governo regionale e dalle periferie la certezza dell’avvio dei
lavoratori per sciogliere lo stato di agitazione.
Ugl Agroalimentare non si fida
e resta a fianco dei lavoratori per vigilare affinché la vicenda possa
normalizzarsi.
FORESTALI: NELLA RETE DEI DEMAGOGHI, IL GOVERNO BRANCOLA NEL BUIO
A dichiararlo in una nota è
Giuseppe Messina, Segretario Regionale Ugl Agroalimentare Sicilia, lo stallo
finanziario sulla copertura necessaria all’avvio delle attività di prevenzione
e repressione incendi in Sicilia rischia di sfociare un una protesta di popolo.
E’ inaccettabile, prosegue il
sindacalista, il gioco a scacchi, il
tira e molla di Armao e D’Antrassi (nella foto tratta da www.blogsicilia.it) - Di Betta almeno si è dimesso – che ha
trovato sponda scenografica in qualche sigla sindacale mentre i lavoratori
forestali e le loro famiglie sono al limite della sopportazione, esasperati
dalla mancanza di lavoro. I forestali, sono stanchi e mentalmente sfiniti,
hanno un solo obiettivo tornare a lavorare, non sono interessati ai giochi
politici di basso profilo.
Mancava la maggioranza - se si fa eccezione per Cracolici e
Panepinto - tra i banchi della Commissione bilancio stamane all’ARS, prosegue
Nino Mulé, dirigente regionale della federazione di Ugl, la prosecuzione dei lavori
è stata garantita dalla presenza dei parlamentari della minoranza, Leontini,
Ragusa, Caputo, Vinciullo e Dina, ma non è servito a cavare un ragno dal buco.
Il governo, incalzato dai
deputati della minoranza presenti i quali hanno ripetutamente chiesto
chiarimenti sullo stato dell’arte provincia per provincia in ordine a residui
di risorse, fabbisogno finanziario, progetti da avviare e riparto di risorse,
ha risposto con un ulteriore rinvio dei lavori al pomeriggio (dopo le
17,00) per individuare almeno quei 9
milioni (inizialmente Tolomeo aveva parlato di 14 milioni) sui 271 necessari
(diffidare da chi parla di cifre superiori) per avviare lunedì prossimo i
151-isti.
Tutte le voci incontrollate,
susseguitesi nelle ultime ore da qualunque fonte politica o sindacale, non
hanno alcuna base di verità, l’unica certezza è che il governo regionale per
autorizzare l’eventuale avvio dei 151-isti, sin da lunedì prossimo, dovrà
urgentemente procedere alla reiscrizione di 9 milioni di euro, seguita da una
Delibera della Giunta di Governo. Staremo a vedere, Ugl Agroalimentare é pronta
ad offrire ai forestali qualunque copertura sindacale per attivare qualunque
forme di protesta prevista dalla vigente normativa di legge.
Palermo, 17 maggio 2012
FORESTALI: GOVERNO, FUMATA NERA NON CI SONO SOLDI
Una giornata di
passione senza alcuna soluzione per i forestali. Si e' consumato l'ennesimo
flop del governo regionale sul reperimento dei 271 milioni di euro per
garantire i livelli occupazionali dei circa 27 mila forestali siciliani. I
parlamentari Vincenzo Vinciullo, Giovanni Panepinto e Orazio Ragusa hanno
occupato per protesta la sede del governo regionale presso l'ARS. Dopo una
doppia audizione in Commissione bilancio e attivita' produttive dove gli
assessori D'Antrassi e Armao hanno evidenziato le difficolta' di un bilancio
regionale avaro di liquidita' - anzi senza soldi - i tecnici del bilancio hanno
lavorato tutto il pomeriggio per non concludere alcunche'. Secondo Ugl Agroalimentare, in sit-in con circa 300 forestali, il
governo si e' presentato all'appuntamento senza idee. Per Gallo e Arena (nella foto a sinistra) la
situazione gia' grave di per se' rischia di degenerare per il profondo
malcontento che serpeggia tra i lavoratori. E' inaccettabile che gli assessori al
bilancio ed alle risorse agricole si siano presentati senza una soluzione
percorribile. A rischio le garanzie occupazionali dei circa 27 mila forestali.
Siamo al capolinea, sottolineano Mule' e Messina, il governo si e' dimostrato
incapace di affrontare per tempo la stagione di attivita' di prevenzione e
repressione antincendio. A sentire il comandante del corpo forestale
basterebbero 220 milioni di euro per coprire le attivita' fino al 31 dicembre
con 170 milioni di euro da reperire su risorse regionali (che ad oggi non ci
sono) e 49 milioni tratti dalla rimodulazione dei fondi strutturali. Peccato
che queste ultime somme potrebbero essere disponibili solo in autunno ( odore
di elezioni anticipate ) e che se non si avviano i lavoratori entro il 25 maggio
si perderanno giornate di turnazione e quindi pezzi di retribuzione. Domani
sara' un'altra giornata di passione per le audizioni in commissione attivita'
produttive ( alle ore 10,00) ed in commissione bilancio alle ore 11,00 con
l'auspicio che i risultati siano opposti. Sullo sfondo si prospetta una serrata
dei forestali senza precedenti.
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