Siglato a Roma nei giorni scorsi il Protocollo d'Intesa sulle relazioni industriali nel settore della pesca tra UGL e AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP che istituisce un tavolo di lavoro per dar vita a un sistema di relazioni industriali ispirato al reciproco riconoscimento. Apprezzamento esprime Giuseppe Messina - Segretario regionale Ugl Sicilia Pesca - per l'intesa raggiunta con il mondo cooperativo sul settore della pesca che sancisce l'apertura di un dialogo finalizzato al raggiungimento di specifiche intese per il rilancio del settore della pesca in Italia.
Per Giovanni Condorelli - Segretario Generale Ugl Sicilia - il Protocollo rappresenta un passaggio inequivocabile della crescita di Ugl come sindacato confederale che punta al dialogo con il movimento cooperativo attraverso una nuova prassi della concertazione basata sul reciproco riconoscimento. Lo scopo - prosegue il leader di Ugl Sicilia - è quello di contribuire alla crescita ed alla competitività del paese attraverso lo sviluppo della partecipazione dei lavoratori.Nella prima fase - conclude Condorelli - il confronto sarà orientato ad approfondire le esigenze del settore della pesca.
Per Giovanni Condorelli - Segretario Generale Ugl Sicilia - il Protocollo rappresenta un passaggio inequivocabile della crescita di Ugl come sindacato confederale che punta al dialogo con il movimento cooperativo attraverso una nuova prassi della concertazione basata sul reciproco riconoscimento. Lo scopo - prosegue il leader di Ugl Sicilia - è quello di contribuire alla crescita ed alla competitività del paese attraverso lo sviluppo della partecipazione dei lavoratori.Nella prima fase - conclude Condorelli - il confronto sarà orientato ad approfondire le esigenze del settore della pesca.
Mi associo agli apprezzamenti del Seg. reg.le pesca UGL, G.ppe messina...e rilancio. Il settore pesca (soprattutto quello della piccola pesca, Legge 250/58)viene mortificato da una legge di previdenza e lavoro -la 250/58 appunto - che definire obsoleta, è fargli un complimento. Manca di ammortizzatori sociali classici - C.I.S.G. e DS, e non si sa cosa sia il TFR-, ma peggio, mortifica le persone prima, ed i pescatori dopo,perchè li fa andare in pensione con l'adeguamento al minimo. Di fatto, costringendoli a continuare l'attività in nero, anche dopo la pensione, perchè i pescatori non possono campare con quella indennità.Sono anni che mi batto affinchè le OO.SS. e le centrali cooperative (che rappresentano la piccola pesca - si siedano attorno ad un tavolo e si inizi a parlare di C.c.N.L. per gli imbarcati della 250/58. Ma evidentemente, c'è qualcosa che non funziona.ed il tanto famigerato "tavolo di concertazione", non si è mai attivato e non si attiva -ora più che mai-. Invito l'UGL, formalmente, a riflettere sulla possibilità di aprire un confronto su questi temi (C.C.N.L. imbarcati pesca 250/58 e relativi contratti di II° livello), per tipologie di pesca, tipo strascico. Con l'Unicoop pesca nazionale e l'Unicoop pesca sicilia. Grazie comunque, per l'attenzione e andate avanti cosi. Saluti, Francesco Zizzo, Direttore tecnico naz.le Unicoop Dipartimento pesca
RispondiEliminaApprezzo la considerazione.
RispondiEliminaUgl Sicilia ritiene leso il diritto costituzionale dei pescatori della piccola pesca ad avere identici diritti. La nostra è una battaglia di tutti, di coloro, cioà, che amano la pesca e rispettano i sacrifici di un lavoro usurante. Ugl Sicilia è sensibille al tema e disponibile a dialogare con chi intende sposare la causa della 250/58 che va sicuramente riformata per renderla attuale ed al passo con i nuovi istituti previdenziali ed assistenziali.