giovedì 25 giugno 2009
ROMA: SIGLATO PROTOCOLLO D'INTESA UGL E CONFCOOPERATIVE, AGCI, LEGA COOP
PROTOCOLLO RELAZIONI INDUSTRIALI
AGCI
CONFCOOPERATIVE
LEGACOOP
e
UGL
Premesso che
Concordano la presente intesa nella convinzione che le relazioni industriali ed in specifico quelle del movimento cooperativo possono e debbono dare un grande impulso verso nuove politiche di sviluppo del nostro Paese.
Vi è, del resto, un'evidente necessità di riprendere ed aggiornare ai vari livelli la prassi della concertazione orientata ad affrontare temi strategici e condotta con criteri di efficienza ed efficacia. Quella prassi che, nel recente passato, ha indubbiamente fornito fondamentali contributi alla soluzione dei problemi del risanamento e del rilancio economico. Le nuove sfide che I'Italia deve fronteggiare hanno tale rilevanza da richiedere un vero e proprio 'patto sociale" che sappia individuare obiettivi, strumenti e ruoli perseguendo con chiarezza sia gli imprescindibili connotati di competitività del sistema produttivo, sia I'effettiva capacità di dare congruenti risposte a i bisogni dei cittadini, creando sicurezza e benessere per tutti.
Con la convergenza, ampia e fattiva, su tali aspetti si potranno assicurare quei livelli di compartecipazione di coerenza e di coesione sociale che, ancora una volta, potranno valorizzare le tante energie presenti nel Paese.
In questo quadro UGL e AGCI-CONFCOOPERATIVE-LEGACOOP concordano sulla necessità di azioni per consolidare il sistema di relazioni sindacali.
In tal senso le Parti
condividono I'obiettivo di consolidare e sviluppare la Cooperazione, modello imprenditoriale peculiare, con specifico riconoscimento costituzionale, capace di coniugare efficienza e socialità attraverso sia la partecipazione effettiva e democratica dei soci all'organizzazione ed alla gestione delle attività produttive, sia il coinvolgimento attivo ed intelligente dei lavoratori nei processi aziendali e nell'organizzazione del lavoro; riconoscono che la democrazia economica è un valore connaturato all'impresa cooperativa che ha nell'autogestione dei soci e nella partecipazione dei lavoratori i perni essenziali del suo esercizio; riconoscono che I'impresa cooperativa sta dando e può ulteriormente dare una risposta importante, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, alla domanda di nuova occupazione e rappresenta uno degli strumenti più efficaci per far fronte ai processi di ricollocamento lavorativo; sottolineano questa capacità delle imprese cooperative nel contesto imprenditoriale italiano ed individuano nella forma cooperativa una tipologia di impresa che non solo può ulteriormente contribuire allo sviluppo del Paese, ma può anche dare interessanti risposte alle istanze di autogestione e di partecipazione all'impresa presenti nel mondo del lavoro e di rafforzamento del processo di coesione sociale e di promozione delle politiche di inclusione;
convengono che le caratteristiche dell'impresa cooperativa consentono al modello di porsi nelle dinamiche socio-economiche quale importante risorsa strategica, adatta a fornire soluzioni innovative alle problematiche emergenti dal contesto economico del nuovo millennio. Il radicamento territoriale, d'altronde, costituisce una peculiarità ed una ricchezza dell'impresa cooperativa. Inoltre le caratteristiche costitutive delle impresa cooperativa ne determinano generalmente orizzonti di medio-lungo periodo che contribuiscono a dare maggiore solidità all'intero sistema economico.
Fermo restando le loro specifiche autonomie e responsabilità le Parti convengono di istituire un Tavolo di lavoro che approfondisca tali dell'impresa,del lavoro e della democrazia economica,c on I'obiettivo di dar vita ad un sistema di relazioni s sindacali tra le Parti ispirato al reciproco riconoscimento del ruolo contrattuale di ognuna.
Inoltre, in questa prima fase, il confronto tra le Parti sarà orientato ad approfondire, congiuntamente alle strutture di categoria interessate, le esigenze dei settori produttivi delle imprese cooperative nei comparti idraulico-forestale, pesca e vigilanza privata, al fine di valutare la possibilità di pervenire a specifiche intese settoriali.
Roma, l0 giugno 2009
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