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martedì 30 marzo 2010

PESCA: CRP, SEDUTA STRAORDINARIA CON COMMISSIONE PESCA DEL PARLAMENTO EUROPEO


Valorizzazione della pesca artigianale, approccio ecosistemico in una visione regionale come prospettiva mediterranea di sviluppo della pesca, riforma condivisa della PCP, ruolo legiferante della Commissione in attuazione del Trattato di Lisbona, sono alcune delle linee direttrici che il Presidente della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, on.le Fraga Estevez (NELLA FOTO), ha affrontato nel corso del Consiglio Regionale Pesca, riunitosi in seduta straordinaria allargata ad altre autorità.
L’Assessore regionale per le risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci, ha affrontato, nel corso della relazione introduttiva ai lavori, diversi temi, partendo proprio dal fondamentale ruolo del Parlamento europeo nel settore della pesca e della Commissione pesca in particolare che, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, potrà legiferare in materia essendo dotata di maggiori poteri: Bufardeci ha evidenziato le difficoltà di applicazione dei diversi regolamenti Ue per la specificità del comparto pesca siciliano composto da piccole imprese, nonché la questione legata all’uso di taluni attrezzi di pesca come la Ferrettara; nonché le difficoltà connesse alla pesca del tonno rosso. Argomenti questi ultimi ripresi da Angelo Mancuso, Presidente regionale Federcoopesca, nel suo intervento enfatizzando la necessità di rivedere le restrizioni su attrezzi come la Ferrettara, palangaro, Arpione e Lenze. Con Federcoopesca Sicilia, il rappresentante della pesca artigianale siciliana, Francesco Salmeri – componente CRP – e Nino Accetta, componente Ugl Sicilia in seno al Consiglio, Ugl Agroalimentare Sicilia ha consegnato un Memorandum ai Rappresentanti della Commissione Pesca UE, all’Assessore Titti Bufardeci, al Presidente della III° Commissione all’ARS, Salvino Caputo, ad Antonello Antinoro Componente Commissione Pesca al Parlamento Europeo, al Dirigente Generale Pesca in Sicilia, Gianmaria Sparma, nonché a tutti i rappresentanti datoriali e delle istituzioni presenti all’incontro. Nel corso del suo intervento ai lavori del CRP, Giuseppe Messina, Coordinatore nazionale politiche pesca di UGL Agroalimentare, ha precisato che: “La tutela del lavoro dovrà costituire il paradigma sul quale costruire politiche europee coerenti con la Strategia di Lisbona, che mirino ad introdurre modelli di sviluppo solidali ed incentrati sul complessivo miglioramento di vita dei lavoratori.” Per Messina è necessario modernizzare l’industria del mare puntando sull’innovazione tecnologica di processo, mirando all’internazionalizzazione dei prodotti ed alla valorizzazione della pesca artigianale, strettamente collegata con il territorio ed incentrando gli interventi verso la riscoperta del valore antropologico, turistico ed enogastronomico della risorsa mare, contenitore di nuova vitalità e fonte di reddito futuro per i lavoratori del mare, opportunamente formati e riqualificati. Sul sistema di controlli, che entrerà in vigore nei prossimi mesi, Ugl Agroalimentare Sicilia – sottolinea che è necessario restituire al pescatore il ruolo di “Guardiano del mare”, derogando l’applicazione del regolamento per la piccola pesca artigianale, così come pare esagerato sottoporre i pescatori artigiani ai controlli per lo sbarco dei grandi pelagici oggetto di pesca artigianale.

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