CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012
Lavorare é Crescere

UGL 1950-2010

UGL 1950-2010
60 ANNI DI STORIA A FIANCO DEI LAVORATORI

domenica 29 aprile 2012


1° Maggio, Centrella: “Nel Mezzogiorno perché sempre dimenticato”



“Per la seconda volta, dopo Campobasso, abbiamo scelto il Sud per celebrare il nostro 1° Maggio, perché il Mezzogiorno continua ad essere il grande assente nell’agenda economica del governo tecnico e perché l’Ugl vuole dimostrare il proprio sostegno ad un territorio che nonostante tutto non si arrende e senza il quale non può esserci sviluppo per l’intero Paese”.
Così il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, spiega le motivazioni che hanno spinto la sua Organizzazione a scegliere la città di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, per la ricorrenza più importante per il mondo del lavoro.
‘Con lo sviluppo rinasce il lavoro’ è lo slogan scelto dall’Ugl per ricordare al Governo che “prima viene un progetto di sviluppo con misure per la crescita, tra cui in primis quelle fiscali, e solo dopo una riforma del lavoro. Ad oggi invece non c’è un piano industriale per il Paese, non abbiamo una riforma fiscale e stiamo persino assistendo ad incremento vertiginoso di tasse e tariffe, insieme ad un arretramento del welfare e dei servizi per cittadini, quindi per lavoratori e pensionati, che continuano a fare sempre più difficilmente il loro dovere”.
Il programma: il corteo partirà alle ore 10.00 da Largo delle Autonomie Comunali e arriverà per le 12.00 in Piazza dei Quattro Canti, dove il segretario generale, Giovanni Centrella, terrà il comizio. Alle 15.30 una delegazione dell’Ugl, guidata dal segretario generale, si recherà al Santuario della Madonna delle Lacrime per incontrare il Vescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo.
Al corteo parteciperanno con i loro gonfaloni numerosi rappresentanti delle istituzioni locali.

sabato 28 aprile 2012

Ugl: 1° maggio 2012 a Priolo Gargallo

“Con lo sviluppo rinasce il lavoro” è lo slogan che l’Ugl ha scelto per il 1° maggio che quest’anno si celebrerà nella città di Priolo Gargallo.
Il polo petrolchimico siracusano è l’emblema di un Mezzogiorno in crisi che non possiamo dimenticare: non può esserci una vera ripresa senza una rinascita economica e sociale del Sud.
Il corteo partirà alle ore 10.00 da Largo delle Autonomie Comunali e arriverà per le 12.00 in Piazza dei Quattro Canti, dove il segretario generale, Giovanni Centrella, terrà il comizio.
Colonna sonora del 1° Maggio sarà “L’Italia”, di Enrico Dedola, scelta dall’Ugl per dare spazio ad un giovane artista che in questa canzone racconta di un Paese ricco e bello con tutte le sue contraddizioni (è possibile ascoltarla su www.ugl.it).
Saranno presenti numerosi rappresentanti delle istituzioni locali, come il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, il sindaco di Augusta, Massimo Carrubba, il sindaco di Buccheri, Gaetano Pavano, il sindaco di Buscemi, Giuseppe Giansiracusa, il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, il sindaco di Francofonte, Giuseppe Castania, il sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli, il sindaco di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta, il sindaco di Sortino, Vincenzo Buccheri. Parteciperanno inoltre il presidente del Consiglio Comunale di Priolo, Orazio Valenti, il presidente del Consiglio Comunale di Siracusa, Edgardo Bandiera, il presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, il presidente del Consiglio Provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico.
Alle 15.30 una delegazione dell’Ugl, guidata dal segretario generale, si recherà al Santuario della Madonna delle Lacrime per incontrare il Vescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo.
Canzone del 1° maggio Ugl
“L’Italia” cantata da Enrico Dedola, testo di Mauro Mattoccia, musica di Alessandro Massa

PESCA SICILIA : MESSINA (UGL), "BASTA SPESE INUTILI, SERVONO VERE MISURE DI RILANCIO


“Dobbiamo invertire subito la rotta se vogliamo dare un futuro al comparto della pesca in Sicilia: non sono più accettabili sprechi e spese inutili come quelle che, da tempo, sono sostenute dall’assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari”.
Lo dichiara in una nota il segretario regionale dell’Ugl Agroalimentare Sicilia, Giuseppe Messina, evidenziando come “l’immobilismo nelle politiche di rilancio del comparto non ha impedito all’assessore, Elio D’Antrassi, di elargire fondi per attività inutili e sponsorizzare iniziative pubblicitarie e consulenze di esperti che non hanno portato alcun valore aggiunto, né hanno avuto ricadute occupazionali positive. Anzi – prosegue il sindacalista – l’unico risultato visibile di questa politica degli sprechi sono le difficoltà quotidiane delle oltre 15.000 famiglie che vivono di pesca nella nostra Regione, e che oggi non hanno alcun reddito certo”.
“In un comparto colpito drammaticamente dalla crisi – prosegue – serve una programmazione seria e condivisa di misure di rilancio, non certamente l’organizzazione di seminari o ricerche che, seppur interessanti, non risolvono i problemi derivanti dal carico fiscale, dalle barriere all’accesso al credito, dall’erosione dei margini di profitto, dall’asfissiante burocrazia, sia nazionale che comunitaria”.
“Chiediamo alle istituzioni locali di fare un passo indietro –  conclude Messina – e di mettere in campo iniziative concrete per favorire la ripresa nel comparto, innanzitutto riorganizzando il Dipartimento regionale della pesca, che non ha più una guida da tempo, rendendo pubblici i risultati delle attività svolte tramite consulenza, tagliando gli investimenti improduttivi ed avviando un confronto serio con le parti sociali”.

giovedì 26 aprile 2012

TESTO IMPUGNATIVA DEL COMMISSARIO DELLO STATO SULLA SOPPRESSIONE AZIENDA FORESTE DEMANIALI


Di seguito pubblichiamo le motivazioni addotte dal Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, nell’impugnativa all’art.11 commi 92 e 93 che fanno specifico riferimento alla soppressione dell’Azienda foreste demaniali ed al trasferimento delle competenze e funzioni al Corpo forestale della Regione Siciliana ed alle Province.
………
Art 11, commi dal 92 al 96 - Tali disposizioni sono affette dal vizio dell’irragionevolezza di cui agli artt. 3 e 97 della Costituzione in quanto introducono una disciplina incompatibile  con il precedente art. 6, comma 22. Esse infatti prevedono la soppressione del dipartimento regionale aziende foreste demaniali ed il trasferimento delle funzioni al corpo forestale ed alle province regionali mentre il precedente comma 22 dell’art. 6 attribuisce competenze al suddetto dipartimento in materia di determinazione di tariffe afferenti ai canoni di concessione di beni appartenenti al demanio forestale, di terreni al pascolo e dei prodotti di bosco.
Inoltre le norme relative al trasferimento di competenze e funzioni del dipartimento in questione sono estremamente indeterminate e non indicano alcun concreto criterio per la determinazione delle modalità attuative delle stesse demandato al Presidente della Regione come ad esempio riguardo al regime contrattuale da applicare al personale trasferito. Esse si pongono in evidente contrasto con il principio di legalità sostanziale di cui all’art. 97 Cost. (C.C. n. 307/2003 e n. 156/1982). Da ultimo codesta Corte ha affermato “l’imprescindibile necessità che in ogni conferimento di poteri amministrativi venga osservato il principio di legalità sostanziale posto a base dello Stato di diritto. Tale principio non consente “l’assoluta indeterminatezza” del potere conferito dalla legge ad una autorità amministrativa, che produce l’effetto di attribuire, in pratica, una “totale libertà” al soggetto od organo investito della funzione”.  Non è sufficiente che il potere sia finalizzato dalla legge alla tutela di un bene o di un valore, ma è indispensabile che il suo esercizio sia determinato nel contenuto e nelle modalità, in modo da mantenere costantemente una, pur elastica, copertura legislativa dell’azione amministrativa (sent. CC. 115/2011).

martedì 24 aprile 2012

FORESTALI: UGL CHIESTA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE FORESTALE


Chieste le dimissioni dell’Assessore regionale per le risorse agricole e forestali. E’ quanto emerge dall’odierno Direttivo regionale della Federazione Agroalimentare di Ugl, (nella foto Michele Gallo a sinistra e Franco Arena) riunitasi a Palermo, contestato l’atteggiamento irresponsabile e semplicistico dell’assessore tecnico Elio D’Antrassi. La decisione è stata motivata dalla scandalosa previsione contenuta nella legge cosiddetta “finanziaria” approvata lo scorso 18 aprile all’Assemblea Regionale Siciliana di sopprimere l’Azienda foreste demaniali per trasferirne le competenze ed il personale alle provincie regionali.
Una decisione che probabilmente mira a ridurre le voci di spesa, in un bilancio costellato da operazioni contabili fittizie, in totale violazione del principio di concertazione con le OO.SS. e di coordinamento con le stesse province regionali.
Partendo dal presupposto che la soppressione delle province passa dalla modifica degli artt, 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione Italiana, Ugl Agroalimentare è pronta a sostenere l’intero impianto uscito da Sala D’Ercole solo a condizione che si realizzi la stabilizzazione di tutto il personale interessato.
Se il trasferimento delle competenze è condizione sufficiente e  necessaria per potenziare le azioni a tutela dell’ambiente intesa come sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale Ugl Agroalimentare è disponibile al dialogo, anche se la manutenzione e prevenzione antincendio dovrà essere coordinata dalla provincia, con politiche di razionalizzazione incisiva per la salvaguardia degli assetti idrogeologici.
Resta la confusione sull’intero approccio legislativo, il quale, oltre alla contestazione del merito, non fornisce chiarezza sull’intera materia, gli stessi commi 92 e 93 dell’art11, sic et simpliciter, mettono a rischio non solo le garanzie occupazionali e contrattuali ma qualsiasi accordo o protocollo d’intesa precedentemente assunto dal Governo regionale con le OO.SS., come per esempio quello del 14 maggio del 2009.
Così come non si comprende cosa voglia avere inteso il legislatore regionale con l’introduzione del concetto di esercizio unitario a livello regionale del personale addetto.
Se questa previsione dovesse superare lo scoglio del Commissario dello Stato, per Ugl Agroalimentare dovrà aprirsi una nuova fase di dialogo che dovrà vedere le parti sociali tutte impegnate con il Governo regionale nella riscrittura delle relazioni intorno al comparto in Sicilia.

Palermo, 24 aprile 2012

Segretario reg.le Federazione Agroalimentare   -       Giuseppe Messina
Segretario reg.le Sindacato Agricoli e forestali -       Michele Gallo

Il Direttivo Regionale
Componente - Antonino Laudani
Componente - Luciano Marullo
Componente - Franco Arena
Componente  - Antonino Mulè
Componente – Giovan Battista Fricano

domenica 15 aprile 2012

PESCA: UGL, PCP E FEAMP PENALIZZANO LA PESCA PROFESSIONALE

Si é tenuta lo scorso 12 aprile alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati l'audizione dei membri italiani della Commissione per la pesca del Parlamento europeo sulla riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) .L'esito dell'audizione ha confermato il permanere delle perplessità per i risvolti che l'approvazione del Regolamento PCP e l'attuazione dello strumento di finanziamento della pesca comunitaria, denominato FEAMP potranno avere per la pesca italiana e siciliana.Se da un lato la Commissione Europea si prefigge il raggiungimento degli obiettivi legati alla pesca sostenibile, alla diversificazione delle attività, alla creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto in acquacoltura, alla semplificazione amministrativa, all'innovazione, dall'altro la presenza di diversi aspetti critici, se non modificati, produrranno un impatto negativo dagli effetti devastanti per la pesca. Ugl Agroalimentare sottolinea la forte preoccupazione - dichiara il Segretario regionale, Giuseppe Messina, - in merito alla cancellazione di alcune misure a sostegno del settore come quella degli arresti temporanei per ragioni biologiche, quella riservata agli ammodernamenti dei pescherecci, ridotta solamente all'introduzione di attrezzature di sicurezza, con luoghi di lavoro destinati a mettere sempre più a rischio il personale imbarcato.Scelte audaci ed irragionevoli, stante la vetustà delle imbarcazioni, ormai non più rispondenti ai canoni minimi di sicurezza e salute dei lavoratori, e neppure agli standard della sicurezza alimentare. Con riferimento alla dotazione finanziaria, - prosegue Messina - va precisato che è solo apparentemente aumentata rispetto al FEP per la semplice ragione che comprende anche l'intera politica marittima dell'Unione Europea , penalizzando ulteriormente la pesca professionale.Ugl Agroalimentare, in merito, avvista la preoccupazione di un ulteriore aumento dei costi per la gestione amministrativa dovuti ad un ulteriore appesantimento della burocrazia ed al rallentamento nell'utilizzo dei fondi per il prossimo periodo di programmazione 2014/2020. Inoltre, non ci convince affatto l'introduzione del principio di condizionalità che impone agli operatori l'utilizzo dello strumento di aiuto solo se in regola con una serie di adempimenti legati al rispetto della PCP; così, come riscontriamo gravi limiti programmatici con riferimento agli strumenti di sostegno al reddito dei pescatori o agli strumenti agevolativi di ingresso di giovani (apprendistato) e/o disoccupati (riqualificazione/riconversione professionale) nel settore della pesca professionale.Tra i tanti paradossi della nuova programmazione quello che ci convince molto poco - conclude il dirigente sindacale - é l'introduzione del principio dell'interesse pubblico di conservazione delle risorse biologiche marine che, da un'attenta lettura, non appare in alcun modo conciliabile con la finalità del FEAMP di favorire la crescita economica e la nuova occupazione. Ugl Agroalimentare torna a sensibilizzare gli europarlamentari, la deputazione nazionale e regionale, il Governo Lombardo ed gli Amministratori Locali per una presa di posizione collettiva nel tentativo di salvare la pesca italiana e siciliana, contrapponendo in sede UE proposte condivise che possano incidere in guisa talle da invertirne la direzione e rilanciare l'economia peschereccia fortemente depressa con migliaia di posti di lavoro a rischio. La Sicilia non può permetterselo.

Palermo, 15 aprile 2012

Articolo pubblicato da: www.destraitalia.it

Consorzi di bonifica, la riforma mancata

di Redazione (14/4/2012) tratto da www.linksicilia.it
Collegarsi all’indirizzo
http://www.linksicilia.it/2012/04/consorzi-di-bonifica-la-riforma-mancata/


Che fine faranno i precari che, da anni, operano nei
Consorzi di bonifica della Sicilia? E gli stessi Consorzi verranno mai
riformati? A porsi e a porre queste domande sono i sindacalisti della Federazione regionale agroalimentare dell’Ugl
che, in prossimità dell’approvazione di bilancio e finanziaria, prevista per
lunedì prossimo, affrontano il tema in un articolato comunicato stampa.
“Da anni – si legge nel comunicato
dell’Ugl – le varie amministrazioni e i vari assessori regionali, prima
all’Agricoltura e oggi alle Risorse agricole e forestali annunciano la riforma
e il rilancio dei Consorzi di Bonifica siciliani”. Annunci ai quali, però, non
sono seguiti i fatti concreti. “Diversi disegni di legge sono stati elaborati –
dicono i sindacalisti – senza mai vedere la luce di Sala d’Ercole, amplificando
l’aspettativa della platea di lavoratori precari che operano tra mille
difficoltà, svolgendo una funzione essenziale per i Consorzi e per la
salvaguardia del territorio. Qualcuno, nel tempo, ha ipotizzato l’accorpamento
degli stessi Consorzi di bonifica, riducendoli a tre per tutto il territorio
regionale. Proposta di riforma che Ugl ha già condiviso, atteso che si
sarebbero potuti ridurre i costi e coordinare in maniera efficace ed efficiente
i territori attraverso una unica cabina di regia che avrebbe gestito e
coordinato le azioni”.
“Invece – si legge sempre nel comunicato
– tutto è rimasto inalterato con la conseguenza che la gestione continua ad
essere libero arbitrio dei vari organi direttivi dei Consorzi, constatando
diversità decisionali tra territori”. Per Ugl agroalimentare, è necessario
uniformare i Consorzi di Bonifica in un’unica gestione interna.
Altro argomento: la pari dignità lavorativa tra tutti
i lavoratori dei Consorzi di bonifica, indipendentemente dalla legge regionale
d’origine.
“Confidiamo nella sensibilità dell’attuale
dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Dario Caltabellotta
- dichiara Antonio Giglio, coordinatore regionale Ugl
Agroalimentare-Consorzi di bonifica – del quale, noi di Ugl, riconosciamo la
competenza specifica, peraltro già acquisita negli anni passati dove lo stesso
è stato promotore di una interessante proposta di riordino dei Consorzi”.
“Auspichiamo che si possa riprendere il
progetto di stabilizzazione del personale contrattista dei Consorzi di bonifica
– aggiunge Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl
Agroalimentare – e per questo abbiamo già chiesto all’assessore regionale alle
Risorse agricole, Elio D’Antrassi, di attivarsi affinché venga
sottoposto alle organizzazioni sindacali una proposta di legge specifica che
stabilizzi il personale assunto con legge regionale n. 110 o transitato nella
110, oltre che i lavoratori assunti con la legge regionale n. 76”.
“E’ necessario restituire dignità di
lavoratore a tutti coloro che assunti con la legge 76 ed impegnati già da anni
nei Consorzi – prosegue Messina – i quali, inspiegabilmente, continuano ad
essere trattati diversamente dai lavoratori assunti con la legge regionale n.
110, ai quali andrebbero equiparati. Non accettiamo disparità di trattamento
dal punto di vista giuridico. Esiste, del resto, un decreto assessoriale che
aveva già equiparato gli assunti con la 76 a quelli della 110. Un provvedimento
al quale, non si capisce perché, a tutt’oggi non è stato dato seguito, tenuto
conto del fatto che non comporterebbe alcun costo aggiuntivo, visto che
tutti i lavoratori sia quelli della legge 110 che quelli della 76, che si
trovano nel POV, oggi vengono utilizzati per il funzionamento dell’ente in
quanto personale essenziale senza il quale alcuni Consorzi di bonifica in
Sicilia non potrebbero garantire le funzioni istituzionali perché sotto
organico”.
Inoltre, per Ugl Agroalimentare è
opportuno avviare il tavolo di confronto anche per la stabilizzazione del
personale amministrativo e degli operai centunisti, oltre che, a scaglioni,
anche degli altri operai, sino ad arrivare a garanzie occupazionali per i
cinquantunisti, lavoratori indispensabili per il buon funzionamento degli
stessi Consorzi.
“Per far ciò – si legge sempre nel
comunicato dell’Ugl – potrebbe tornare utile sviluppare progetti
specifici per valorizzare il fotovoltaico e l’eolico attraverso l’utilizzo dei
fondi dell’UE, iniziativa che potrebbe contribuire, a nostro modesto avviso, ad
abbattere notevolmente i costi generali e del personale”.
Quindi la chiosa finale: “Non si
comprende la ragione per la quale – conclude la nota sindacale – la Regione
siciliana ha stabilizzato negli ultimi mesi diverse platee di precari, posti a
totale carico della stessa amministrazione regionale e non riesca a dare
certezza di diritto ai lavoratori dei Consorzi di bonifica che da anni operano
nei territori”.

mercoledì 11 aprile 2012

Pesca a Mazara del Vallo, chiesta la dichiarazione dello stato di emergenza

La crisi economica non risparmia Mazara del Vallo, da sempre il più grande porto peschereccio della Sicilia e uno dei importanti d'Italia. I problemi sono quelli che si ripropongono costantemente da qualche anno a questa parte: costi del carburante alle stelle e mare sempre meno pescoso. Non c'è da stupirsi, insomma, un'associazione datoriale del settore inseme con alcune sigle sindacali chiede la dichiarazione dello stato di emergenza per il bacino peschereccio mazarese.
Sulla vicenda interviene Giuseppe Messina, segretario regionale della Federazione agroalimentare dell'Ugl: "La nostra organizzazione - si legge in un comunicato - aveva sottolineato sin dalla scorsa estate la necessità di interventi straordinari per salvare l'industria ittica mazarese e la pesca costiera siciliana. Ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Anzi, gli appelli continui sono stati ignorati insensibilmente".
"Di recente - prosegue la nota dell'Ugl - abbiamo sensibilizzato tutte le istituzioni regionali, nonché quelle presenti sul territorio per attivare un tavolo unitario, coordinato dal Sindaco della Città (cioè di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi ndr), quale soggetto super partes, il quale, peraltro, ha dato una disponibilità di massima, al fine di tracciare un percorso serio di iniziative al solo scopo di catalizzare strumenti di pronto intervento per sostenere il credito delle imprese di pesca ed il sostegno al reddito per i pescatori".
Messina lancia anche qualche proposta operativa: "Derogare al regime "de minimis" - introdurre una moratoria di 12 mesi in favore del imprese e dei pescatori, linee di credito dedicate e agevolazioni all'acquisto del carburante: potrebbero essere questi alcuni dei primi 'muscolosi' interventi da richiedere alla parte politica regionale e nazionale per dare risposte immediate al settore ed evitare facili demagogie e sterili strumentalizzazioni".
L'Ugl critica le scelte adottate dal governo della Regione
siciliana: "A nulla servono - dice sempre Messina - iniziative promozionali e incontri fieristici quando il settore è in profonda agonia. Appare oggi uno sperpero inutile di fondi vista la crisi che caratterizza il comparto. La politica - aggiunge il segretario regionale della Federazione agroalimentare dell'Ugl - sembra avere abbandonato pesantemente la pesca siciliana e quella mazarese nello specifico. L'assessore regionale alle Risorse agricole e alla Pesca, Elio D'Antrassi, da oltre due mesi ha promesso misure straordinarie di sostegno al settore ittico, fino a dichiarare la disponibilità a derogare al regime del 'de minimis'. Nulla di tutto questo, però, fino oggi, è stato fatto".
Va ricordato che, qualche mese fa, i pescatori siciliani si sono uniti alla protesta dei 'Forconi', occupando le strade della Sicilia. Poi, dopo un 'abboccamento' con l'assessore D'Antrassi, la protesta
dei pescatori è rientrata. Proprio grazie alle promesse del governo regionale. Promesse che, a quanto pare, sarebbero rimaste tali.
Una 'botta' l'Ugl la riserva anche agli europarlamentari eletti in Sicilia: "Gli europarlamentari siciliani - dice sempre Messina - hanno perso l'ennesima, grande occasione di incidere sui contenuti della nuova Politica Comune della Pesca e sul nuovo FEAMP, lo strumento comunitario che finanzierà per il periodo 2014/2020 la pesca, o almeno quello che ne rimarrà.  Torniamo a sollecitare l'avvio di una fase nuova di dialogo comune per il bene di uno dei settori storicamente più importanti dell'economia siciliana".


tratto da www.linksicilia.it

INTERVISTATO GIOVANNI CENTRELLA SU L'UNITA'


L'unità sindacale é la vera forza dei lavoratori. E' quanto dichiarato dal Segretario Generale di Ugl, Giovanni Centrella, nelle pagine dell'Unità di oggi. Ugl sarà insieme a Cgil, Cisl e Uil, sul palco il prossimo 13 aprile per mandeare un messaggio forte al governo ed alle forze politiche.
Un messaggio unitario perchè l'unità dei sindacati è la forza dei lavoratori e in un momento come questo c'é ne un gran bisogno. Per gli esodati, prosegue Centralla sull'Unità, bisogna trovare una soluzione perché non si può far pagare due volte a loro che il lavoro lo hanno già perso.
L'intervista completa su http://www.ugl.it/2012/04/intervista-centrella-unita-sindacale-e-vera-forza-dei-lavoratori/