Firmato ieri dal Ministro alla risorse agricole e forestali Mario Catania il Decreto relativo alla ripartizione delle quote individuali relative alla campagna di pesca del tonno rosso per il 2012, in applicazione di quanto disposto dal Decreto Ministeriale 22 dicembre 2011, con il quale sono stati definiti i criteri per l’individuazione delle unità da autorizzare alla pesca del tonno rosso con il sistema “circuizione (PS)”, per la campagna di pesca 2012.
Il contingente complessivo, assegnato dall’Unione Europea all’Italia per la campagna di pesca 2012, é pari a 1.787,91 tonnellate. Ai quattro i sistemi di pesca autorizzati sono state assegnate le seguenti quote: circuizione (PS) 1.377,60 (pari a 77,051%), palangaro (LL) 1.377,60 (pari a 11%) , tonnara fissa (TRAP) 120,00 (pari a 6,712%) e pesca sportiva (SPOR) 35,00 (pari a 1,957%).
Il 3% pari a 53 tonnellate di cattura è previsto con priorità di assegnazione in ordine cronologico a fronte di superamenti di quota relativi ai diversi sistemi di pesca.
Ancora una volta i il sistema di pesca palangaro risulta penalizzato dall’assegnazione della quota nazionale, dichiara Messina Segretario regionale di Ugl Agroalimentare Sicilia.
Inutili gli appelli delle parti sociali per un incremento della percentuale di assegnazione all’interno della quota complessivamente attribuita dall’Ue all’Italia in applicazione del Regolamento (UE) n. 44/2012 del Consiglio del 17 gennaio 2012, con il quale è stato ripartito, tra le flotte degli Stati Membri, il totale ammissibile di cattura (TAC) del tonno rosso assegnato all’Unione europea, per l’annualità 2012 attribuendo alla flotta italiana il massimale di 1.787,91.
Per dovizia di precisione il sistema di pesca palangaro annovera 30 unità da pesca autorizzate dal MIPAF alla pesca del tonno rosso e 24 sono iscritte in Compartimenti Marittimi della Sicilia.
Solamente 2 sono le unità da pesca siciliane autorizzate alla cattura del tonno rosso con il sistema circuizione su 12 complessivamente beneficiarie. Mentre il sistema tonnara fissa riguarda n. 2 autorizzazioni che interessano operatori della Sardegna.
Inoltre, il Decreto prevede tassativamente il divieto di sbarcare o trasbordare tonno rosso in porti diversi da quelli designati, indicati nell’allegato D, permanendo in tal modo una delle criticità più volte esposte dagli ordine alla necessità di ampliare i porti di sbarco autorizzati per semplificare le procedure stesse di sbarco abbattendo i costi di carburante, anche al fine di garantire un adeguato livello di sicurezza della navigazione negli spostamenti tra le aree abituali di pesca ed i medesimi punti di sbarco.(Augusta, Castellammare del Golfo, Catania, Favignana, Gela, Lampedusa, Marsala, Milazzo, Palermo, Pantelleria, Porticello, Porto Empedocle, Porto Palo di Capo Passero, Riposto, San Vito Lo Capo, Termini Imerese, Trapani).
Anche i questo caso nulla è cambiato rispetto al 2011, conclude il sindacalista, il segmento manterrà tutte le criticità anche per il 2012 e rimarrà comunque una quota a favore dei pescasportivi, che se da un lato è irrisoria dall’altro penalizza la pesca professionale che vive al limite della sopravvivenza.
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