di Redazione (14/4/2012) tratto da www.linksicilia.it
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http://www.linksicilia.it/2012/04/consorzi-di-bonifica-la-riforma-mancata/
Che fine faranno i precari che, da anni, operano nei
Consorzi di bonifica della Sicilia? E gli stessi Consorzi verranno mai
riformati? A porsi e a porre queste domande sono i sindacalisti della Federazione regionale agroalimentare dell’Ugl
che, in prossimità dell’approvazione di bilancio e finanziaria, prevista per
lunedì prossimo, affrontano il tema in un articolato comunicato stampa.
“Da anni – si legge nel comunicato
dell’Ugl – le varie amministrazioni e i vari assessori regionali, prima
all’Agricoltura e oggi alle Risorse agricole e forestali annunciano la riforma
e il rilancio dei Consorzi di Bonifica siciliani”. Annunci ai quali, però, non
sono seguiti i fatti concreti. “Diversi disegni di legge sono stati elaborati –
dicono i sindacalisti – senza mai vedere la luce di Sala d’Ercole, amplificando
l’aspettativa della platea di lavoratori precari che operano tra mille
difficoltà, svolgendo una funzione essenziale per i Consorzi e per la
salvaguardia del territorio. Qualcuno, nel tempo, ha ipotizzato l’accorpamento
degli stessi Consorzi di bonifica, riducendoli a tre per tutto il territorio
regionale. Proposta di riforma che Ugl ha già condiviso, atteso che si
sarebbero potuti ridurre i costi e coordinare in maniera efficace ed efficiente
i territori attraverso una unica cabina di regia che avrebbe gestito e
coordinato le azioni”.
“Invece – si legge sempre nel comunicato
– tutto è rimasto inalterato con la conseguenza che la gestione continua ad
essere libero arbitrio dei vari organi direttivi dei Consorzi, constatando
diversità decisionali tra territori”. Per Ugl agroalimentare, è necessario
uniformare i Consorzi di Bonifica in un’unica gestione interna.
Altro argomento: la pari dignità lavorativa tra tutti
i lavoratori dei Consorzi di bonifica, indipendentemente dalla legge regionale
d’origine.
“Confidiamo nella sensibilità dell’attuale
dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Dario Caltabellotta
- dichiara Antonio Giglio, coordinatore regionale Ugl
Agroalimentare-Consorzi di bonifica – del quale, noi di Ugl, riconosciamo la
competenza specifica, peraltro già acquisita negli anni passati dove lo stesso
è stato promotore di una interessante proposta di riordino dei Consorzi”.
“Auspichiamo che si possa riprendere il
progetto di stabilizzazione del personale contrattista dei Consorzi di bonifica
– aggiunge Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl
Agroalimentare – e per questo abbiamo già chiesto all’assessore regionale alle
Risorse agricole, Elio D’Antrassi, di attivarsi affinché venga
sottoposto alle organizzazioni sindacali una proposta di legge specifica che
stabilizzi il personale assunto con legge regionale n. 110 o transitato nella
110, oltre che i lavoratori assunti con la legge regionale n. 76”.
“E’ necessario restituire dignità di
lavoratore a tutti coloro che assunti con la legge 76 ed impegnati già da anni
nei Consorzi – prosegue Messina – i quali, inspiegabilmente, continuano ad
essere trattati diversamente dai lavoratori assunti con la legge regionale n.
110, ai quali andrebbero equiparati. Non accettiamo disparità di trattamento
dal punto di vista giuridico. Esiste, del resto, un decreto assessoriale che
aveva già equiparato gli assunti con la 76 a quelli della 110. Un provvedimento
al quale, non si capisce perché, a tutt’oggi non è stato dato seguito, tenuto
conto del fatto che non comporterebbe alcun costo aggiuntivo, visto che
tutti i lavoratori sia quelli della legge 110 che quelli della 76, che si
trovano nel POV, oggi vengono utilizzati per il funzionamento dell’ente in
quanto personale essenziale senza il quale alcuni Consorzi di bonifica in
Sicilia non potrebbero garantire le funzioni istituzionali perché sotto
organico”.
Inoltre, per Ugl Agroalimentare è
opportuno avviare il tavolo di confronto anche per la stabilizzazione del
personale amministrativo e degli operai centunisti, oltre che, a scaglioni,
anche degli altri operai, sino ad arrivare a garanzie occupazionali per i
cinquantunisti, lavoratori indispensabili per il buon funzionamento degli
stessi Consorzi.
“Per far ciò – si legge sempre nel
comunicato dell’Ugl – potrebbe tornare utile sviluppare progetti
specifici per valorizzare il fotovoltaico e l’eolico attraverso l’utilizzo dei
fondi dell’UE, iniziativa che potrebbe contribuire, a nostro modesto avviso, ad
abbattere notevolmente i costi generali e del personale”.
Quindi la chiosa finale: “Non si
comprende la ragione per la quale – conclude la nota sindacale – la Regione
siciliana ha stabilizzato negli ultimi mesi diverse platee di precari, posti a
totale carico della stessa amministrazione regionale e non riesca a dare
certezza di diritto ai lavoratori dei Consorzi di bonifica che da anni operano
nei territori”.
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