CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012

CAMPAGNA TESSERAMENTO UGL 2012
Lavorare é Crescere

UGL 1950-2010

UGL 1950-2010
60 ANNI DI STORIA A FIANCO DEI LAVORATORI

mercoledì 31 dicembre 2008

COMPARTO PESCA: ANALISI E PROSPETTIVE


Per fatturato e numero d’addetti il comparto siciliano della pesca rappresenta circa un terzo di quello nazionale. Risulta quindi evidente, per l’economia dell’isola ma non solo, la sua importanza.
Purtroppo ad una crisi strutturale già presente nel corso del 2008 si è aggiunto il ‘peso’ sempre maggiore del carburante che, in alcuni momenti, è arrivato a toccare quota +200% rispetto ai valori del biennio precedente. Questo ulteriore fattore si è fatto sentire sia sul bilancio delle imprese di piccole dimensioni (pesca artigianale), che grandi (pesca industriale).
“L’Ugl Sicilia ha costituito agli inizi dell’anno un Dipartimento regionale Pesca, afferente all’Agroalimentare - spiega il responsabile Giuseppe Messina -, ed avviato una campagna adesioni che ha portato già a 265 iscritti con la previsione, per il prossimo anno, di raddoppiare le adesioni. La rappresentatività ottenuta nel comparto è dovuta principalmente ad una massiccia azione a tutti i livelli istituzionali, azione fatta di proposte, idee, protocolli, iniziative legislative miranti ad esprimere un ruolo propositivo ed attivo per la modernizzazione della pesca siciliana”.
In particolare, tanto per citare alcune di queste azioni: stanziamento di fondi per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro da realizzarsi nei periodi in cui l’attività lavorativa è ferma; applicazione dell’Iva agricola anche al settore della pesca; estensione degli ammortizzatori sociali in deroga al settore; il riconoscimento della pesca come lavoro usurante; adozione di strumenti immediati di intervento per la liberalizzazione del mercato di distribuzione del carburante nel territorio italiano, favorendo la gestione di punti di distribuzione a gruppi collettivi di interesse costituiti da associazioni di pescatori presso ogni marineria; attuazione di un piano per l’ammodernamento della flotta (con conseguenti vantaggi anche sul fronte ‘verde’); snellimento delle procedure amministrative che gravano sul settore; estensione di misure di sgravio fiscale e previdenziale per un quinquennio in favore dei lavoratori per quelle imprese che garantiranno i livelli d’occupazione; adozione di urgenti misure a sostegno della competitività del settore lungo tutta la filiera, attraverso un sostanziale recupero del differenziale tra i prezzi alla produzione e quelli al consumo.
Inoltre, prosegue il sindacalista, “è stato presentato un disegno di legge presso la Commissione Attività produttive dell’Ars mirante all’introduzione di percorsi formativi per la professionalizzazione dei pescatori che dovrà passare da un maggiore rispetto delle regole sulla sicurezza in ambiente di lavoro, ma anche dal miglioramento delle tecniche di lavorazione dei prodotti ittici deperibili a bordo ed a terra (tracciabilità lungo tutta la filiera), nonché dalla riqualificazione attraverso la formazione continua, secondo l’approccio ‘working in progress’, a garanzia di standard di qualità accettabili per i lavoratori dell’intero comparto e per il re-impiego dei circa 1.000 addetti che nel 2009 rischiano di perdere il proprio posto di lavoro”.
E proprio su quest’ultimo, importante fronte, l’Ugl Pesca – conclude Messina - si è fatta promotrice dell’inserimento del settore della pesca nel Programma Pari della Regione così da estendere i benefici previsti dall’adozione di politiche attive di re-impiego per quei pescatori che saranno interessati dal processo di fuoriuscita dal mercato del lavoro; in tal senso, sono stati chiesti 5 milioni di euro per il 2009 in favore dei pescatori che saranno interessati da meccanismi di fuoriuscita dal mercato del lavoro.
“La sottoscrizione di un verbale d’intesa presso il Ministero del Welfare per l’utilizzo della somma complessiva di 10 milioni di euro finalizzata alla cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga nel settore della pesca - dichiara infine Giovanni Condorelli Segretario generale dell’Ugl Sicilia, -, è un primo risultato storico che evidenzia in maniera inconfutabile il grande impegno profuso dall’Ugl per contribuire, in maniera concreta e fattiva, alla modernizzazione del comparto. Il cambiamento radicale dovrà necessariamente passare attraverso: la salvaguardia dei posti di lavoro, anche utilizzando strumenti di sostegno al reddito; l’introduzione dell’innovazione tecnologica applicata al sistema; il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza a bordo dei natanti ed a terra negli impianti di lavorazione e trasformazione; la riorganizzazione della materia contrattuale in scadenza secondo un modello innovativo che pensi, con diverse velocità, al governo della pesca industriale rispetto a quella artigianale ed introduca politiche attive del lavoro attraverso il re-impiego secondo l’impostazione del welfare to work”.

martedì 30 dicembre 2008

CONVEGNO “CRISI – RILANCIO”, NUOVE PROSPETTIVE PER LA PESCA MAZARESE


Si è tenuta il 29 dicembre 2008 presso la sede dell’Associazione “Casa del Pescatore” di Mazara del Vallo, la tavola rotonda dal titolo: “Pesca, crisi-rilancio”. All’incontro, promosso dall’Associazione Liberi Armatori di Mazara del Vallo e dal suo Presidente, l’on.le Antonino Scillla, hanno partecipato: S.E. Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, l’Assessore regionale alla pesca, on.le Roberto Di Mauro, il Dirigente Generale della pesca, ing. Maurizio Agnese, il Direttore Generale di Federpesca, dott. Luigi Giannini, il comandante in II^ della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, CF (CP) Giosuè Messina.
Alla presenza di una numerosa schiera di armatori e pescatori, UGL ha partecipato con una delegazione composta da Franco Fasola, Capo Struttura Segreteria regionale UGL Sicilia e Giuseppe Messina, Segretario Regionale UGL Sicilia Agroalimentare Settore Pesca.
Nel corso della Tavola Rotonda si sono affrontate numerose questioni riguardanti il comparto e la generalizzata situazione di crisi. Giannini ha ufficializzato la nascita a Mazara del Vallo della “Organizzazione di Produttori (OP) del Gambero bianco e della triglia del Canale di Sicilia”, strumento indispensabile per le politiche di rilancio del segmento della pesca industriale mazarese, vera capitale della pesca italiana. Inoltre, il Direttore di Federpesca ha informato la numerosa platea che, agli inizi del 2009, si procederà alla sottoscrizione con le OO.SS. del nuovo contratto collettivo nazionale del settore che contemplerà moderni istituti a beneficio dei lavoratori anche immigrati. L’assessore regionale alla pesca ha posto l’accento sul brillante risultato raggiunto con l’approvazione della legge-pesca sul caro gasolio che ha previsto un ristoro per fronteggiare gli elevati costi di carburante sopportati dalle imprese di pesca ed in quota-parte dai lavoratori (contratto alla parte); nonché una provvidenza per la dotazione a bordo del blue-box, strumento indispensabile per elevare la sicurezza del natante durante la navigazione. L’ing. Agnese, si è soffermato sugli sforzi compiuti dagli Uffici della Direzione pesca per garantire la predisposizione dei Bandi di prossima uscita e per attivare un nuovo modello di confronto e dialogo con le marinerie attraverso la Conferenza regionale della pesca itinerante che ha consentito di informare le marinerie sulle potenzialità offerte dal FEP per il 2007 – 2013. Ugl Pesca – dichiara – Giuseppe Messina – ha sottolineato l’importante risultato raggiunto, a livello nazionale, dal movimento sindacale in ordine all’applicazione della CIGS in deroga al settore con un primo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2008 ed a livello regionale per l’estensione al settore della pesca dei benefici previsti dal Programma PARI per il reimpiego dei lavoratori fuoriusciti dal mercato del lavoro. In tal senso, Ugl ha chiesto in Cabina di Regia – conclude il dirigente sindacale – una prima previsione di 5 milioni di euro da inserire nel budget previsionale 2009 del Programma PARI. Ugl Sicilia – precisa Giovanni Condorelli, Segretario Generale – ha puntato molto sul settore della pesca, strategico per l’economia isolana sia in termini di fatturato che di occupati. In tema di contrattazione, Ugl – conclude Condorelli – sostiene che per modernizzare le regole del settore è necessario che si pervenga alla sottoscrizione di una duplice piattaforma contrattuale: la prima che regolamenti l’attività della pesca industriale e la seconda che disciplini la pesca artigianale organizzata nella forma cooperativistica ed interessata ad una realtà produttiva diversa.

mercoledì 17 dicembre 2008

PROPOSTE MISURE ANTICRISI PER IL SOSTEGNO AL SETTORE DELLA PESCA


Il settore della pesca è interessato da qualche anno, da una pesante crisi strutturale e congiunturale che si acuirà, sin dal 2009, a causa della ipotizzata recessione economica internazionale, che si ripercuoterà su tutta l’economia italiana. Rispetto a questo scenario, è improcrastinabile attivare misure anticrisi che possano arginare le conseguenze negative dettate dalle previsioni economiche. UGL SICILIA Agroalimentare Settore Pesca ha attentamente monitorato la situazione in cui versano le imprese ittiche siciliane nonchè le condizioni reddituali dei pescatori dipendenti con contratto alla parte o soci delle cooperative di pesca. Le ipotesi su cui UGL ha lavorato sono quelle che riguardano principalmente gli ammortizzatori sociali il cui appostamento da parte del Governo nazionale di 720 milioni di Euro è insufficiente e per di più la somma stanziati per il settore della pesca pari a 10 milioni di Euro per tutte le marinerie italiane non sarà bastevole per far fronte alle previsioni della sola Regione Siciliana. UGL Sicilia, pertanto, chiede al Governo Nazionale che venga almeno più che raddoppiata la somma destinata alla CIGS in deroga per la pesca, portandola almeno a 25 milioni di euro, anche attraverso l’utilizzo, in deroga e previa autorizzazione dell’UE, di una quota di fondi europei assegnati, per garantire l’accesso a tutti i lavoratori imbarcati o utilizzati a terra di tutti i comparti della pesca. Inoltre, occorre con urgenza una previsione normativa che consenta di estendere i benefici dell’ammortizzatore sociale ai pescatori disciplinati dalla legge 250/58, al fine di evitare una imperdonabile sperequazione tra lavoratori dello stesso settore. Altro aspetto sul quale intervenire a livello nazionale è quello dell’estensione alla imprese ittiche dell’Iva per cassa e dell’IVA agricola agevolata, misure che agevolerebbero il flusso finanziario negli esigui bilanci aziendali.
Al Governo regionale, UGL Sicilia Settore Pesca chiede che si faccia carico di abbattere l’IRAP, per almeno un biennio, a favore delle imprese di pesca, singole o in forma cooperativa e/o societaria, cosiddette “virtuose”, che applicano, cioè, il CCNL di categoria, che siano in regola con i versamenti previdenziale ed assistenziali e che non utilizzino lavoratori irregolari, estendendo i benefici anche ai pescatori delle cooperative di pesca disciplinate dalla legge 250/58. Inoltre, UGL Sicilia esprime forti perplessità circa i ritardi nella pubblicazione dei Bandi di cui alle misure FEP. L’orientamento recente dell’amministrazione regionale circa la necessità di regolamentare con legge regionale le fattispecie contenute nel FEP per l’utilizzo delle somme comunitarie si tradurrà in ulteriori ritardi, proiettando i tempi almeno ad aprile/maggio 2009, atteso che il Governo Regionale pare indirizzato verso l’esercizio provvisorio di bilancio. E’ l’ennesima sconfitta della politica regionale dovuta alla incapacità di programmare con serietà il rilancio e lo sviluppo di un comparto da troppo tempo penalizzato dalla crisi di settore ed aggravato dai ritardi continui di una macchina politico-amministrativa inidonea a svolgere un compito istituzionale delicato e, nel contempo, determinante per le sorti della pesca siciliana.

mercoledì 3 dicembre 2008

SOTTOSCRITTO ACCORDO GOVERNATIVO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA


Sottoscritto presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, alla presenza del sottosegretario Sen. Pasquale Viespoli, delle parti datoriali e di quelle sociali, un accordo governativo per l’utilizzo della somma complessiva di 10 milioni di Euro finalizzata alla cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga nel settore della pesca nel limite delle risorse di cui all’art.2, comma 521, della legge 24 dicembre 2007, n.244; come integrato dal’art.4 ter del decreto legge 3 giugno 2008, n97, convertito con modificazioni dalla legge 2 agosto 2008, n.129.
E’ il risultato di una incisiva azione condotta da UGL Agroalimentare Settore Pesca in tutti i tavoli istituzionali, politici e tecnici – dichiara Paolo Mattei, Segretario nazionale – che ha contribuito all’estensione dell’ammortizzatore sociale in deroga al settore della pesca, da sempre escluso. La CIGS in deroga – conclude Mattei – è destinata al personale imbarcato, dipendente e soci lavoratori di cui alla legge n.142/2001 delle imprese di pesca interessate dallo stato di crisi che ha colpito il settore e che applichino il CCNL dell’8 marzo 2005.
UGL Agroalimentare Settore Pesca – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale siciliano – esprime soddisfazione per l’importante risultato raggiunto a livello ministeriale con la sottoscrizione di un “Verbale di accordo” che riconosce i benefici del trattamento straordinario di integrazione salariale a quei pescatori interessati da periodi di sospensione dal lavoro e, comunque, per un periodo non superiore al numero di giornate retribuite nel corso dell’anno precedente.
E’ un risultato storico – prosegue Messina – che evidenzia in maniera inconfutabile il grande impegno profuso da UGL per contribuire, in maniera concreta e fattiva, alla modernizzazione della pesca italiana. Il cambiamento radicale nel settore della pesca – conclude il segretario UGL PESCA SICILIA - dovrà necessariamente passare attraverso: la salvaguardia dei posti di lavoro, anche utilizzando strumenti il sostegno al reddito; il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza a bordo dei natanti ed a terra negli impianti; la riorganizzazione della materia contrattuale in scadenza secondo un modello innovativo che pensi, con diverse velocità, al governo della pesca industriale rispetto a quella artigianale ed introduca politiche di reimpiego sul modello del “Welfare to work”; in ultimo, alla formazione continua, secondo l’impostazione “Working in progress”, a garanzia di standard di qualità accettabili per i lavoratori dell’intero comparto.

giovedì 27 novembre 2008

PESCA, PASSO IN AVANTI SBLOCCO BANDI PESCA


Apprezzamento esprime UGL SICILIA Agroalimentare Settore Pesca – dichiara Giuseppe Messina (nella foto), segretario regionale – per la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con il Governo della Regione Siciliana, avvenuta il 26 novembre scorso tra il presidente Raffaele Lombardo e il Segretario Generale UGL SICILIA Giovanni Condorelli.La richiesta formulata da Condorelli al Presidente Lombardo ed all’Assessore regionale alla pesca Di Mauro, durante il Tavolo regionale per le misure anticrisi, di intervenire affinché si pervenga, in tempi brevi, allo sblocco delle procedure per i Bandi FEP, rappresenta chiaro segnale di attenzione che UGL presta, da molti mesi, ad un settore quale quello della pesca che necessità di una inversione di tendenza per il rilancio delle attività economico-produttive.La posizione assunta da Segretario Generale UGL SICILIA ci conforta – dichiara Giuseppe Messina – e rassicura i lavoratori della pesca che confidano nell’impegno di UGL PESCA per l’individuazione di politiche innovative per il sostegno al reddito dei pescatori siciliani.

martedì 18 novembre 2008

CHIESTA FORMAZIONE PESCATORI E POTENZIAMENTO UFFICI REGIONALI PER QUALIFICARE LA PESCA SICILIANA


Presentata la nuova programmazione FEP 2007/2013 nel corso di un incontro tenutosi presso la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo nell’ambito degli Incontri Preliminari della Conferenza Regionale della Pesca 2008.
All’incontro, organizzato dalla Dipartimento della pesca dell’Assessorato regionale per la cooperazione, il commercio, l’artigianato e la pesca, ha partecipato una delegazione di Ugl Sicilia composta da Franco Fasola, Capo Struttura, e Giuseppe Messina, Segretario regionale del settore, e sono stati affrontati i temi legati alle misure di intervento nell’ambito degli stanziamenti di cui al FEP e dei prossimi Bandi che disciplineranno le modalità di accesso ai finanziamenti.
UGL SICILIA Settore Pesca – dichiara franco Fasola – plaude allo sforzo prodotto dall’ing. Maurizio Agnese Dirigente generale del Dipartimento pesca e dal suo Staff per promuovere, attraverso lo strumento della Conferenza regionale della pesca itinerante, le potenzialità di utilizzo dei fondi FEP per gli operatori della filiera ittica in Sicilia.
In un approccio d’insieme dello strumento però – prosegue Messina – l’UGL non può non evidenziare i limiti iniziali di un percorso istituzionale che parte monco; l’attuale struttura della Direzione regionale pesca, composta da n.38 unità lavorative, non sarà, infatti, nelle condizioni di poter arginare le richieste che perverranno dagli operatori della pesca. Occorre un atto di “buona volontà” da parte della politica siciliana e del Governo Lombardo in particolare, per fornire risposte concrete al settore della pesca. Lo si può fare e lo si deve fare, anche attraverso un potenziamento degli uffici per consentire di ridurre i tempi di istruttoria delle pratiche di finanziamento.
La pesca siciliana non ha più la forza per caricarsi dei ritardi dell’Amministrazione regionale.
Occorre mettere mano ai Bandi per pubblicarli entro qualche settimana ed avviare l’iter istruttorio per erogare, in un lasso di tempo consono, i benefici degli interventi previsti dalle misure.
Nel concludere l’intervento, Messina si è soffermato sulle misure socio-economiche previste dal FEP, sottolineando che gli stessi non dovranno limitarsi al fermo tecnico o di emergenza, ma andranno previsti strumenti di sostegno al reddito anche per quei pescatori che saranno interessati da procedure di espulsione dal mercato del lavoro temporanee e definitive.
La formazione professionale, la riqualificazione e l’aggiornamento dovranno costituire uno strumento di intervento ordinario a favore dei pescatori con la duplice valenza di integrare il reddito e qualificare la propria capacità di operare a bordo dei natanti, allineando, in tal modo, le proprie conoscenze con i nuovi standard operativi (sicurezza a bordo, norme igienico-sanitarie, tracciabilità del prodotto, etc.) in un processo “work in progress”.

lunedì 20 ottobre 2008

SI ALLE DEMOLIZIONI DEFINITIVE DELLE UNITA’ DI PESCA


Sulla GU n. 238 del 10 ottobre 2008 sono state pubblicate le misure relative all’arresto definitivo. Il DM 8 agosto 2008 prevede le modalità di arresto definitivo delle attività delle unità da pesca.
La misura prevista dal Regolamento (CE) 1198/2006 del Consiglio istitutivo del FEP e dal Regolamento (CE) 498/2007 della Commissione istitutivo delle modalità di applicazione è finalizzata alla riduzione dello sforzo di pesca come previsto dal Piano operativo nazionale ed alla ristrutturazione della flotta peschereccia italiana.
Il natante da demolire deve possedere un’età non inferiore ai 10 anni e deve avere effettuato almeno 75 giorni di pesca in ciascuno dei due periodi di dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda. Al fine del calcolo del premio andrà sottratta una parte del premio riscosso in caso di aiuto per l’ammodernamento del natante, calcolata pro rata temporis per il periodo vincolativo residuo.
L’approvazione da parte del MIPAF del Decreto Ministeriale di arresto definitivo delle unità da pesca – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale UGL PESCA - segue una politica di interventi per il contrasto al caro-gasolio ed alla crisi strutturale che caratterizza il settore della pesca comunitario.
L’UGL PESCA, però, è fortemente preoccupata – prosegue Messina – per via dei piani di disarmo 2008/2010, previsti all’art.3 del D.M., che ridurranno, nel prossimo triennio, da un lato la capacità di pesca nel Canale di Sicilia ed intorno alle coste siciliane di svariate migliaia di tonnellate, per consentire la ricostituzione degli stocks ittici, dall’altro produrranno centinaia di pescatori disoccupati in assenza di misure di politica del lavoro attiva per il reimpiego a supporto della politica di tagli nel settore.
Occorre – conclude Messina – che alla misura drastica di abbandono dell’attività di pesca si accompagnino misure di walfare attivo per arginare l’aumento dell’esercito di disoccupati, in una Regione che non può permetterselo,
Disoccupazione che interesserà soprattutto gli “over 50”, i quali senza una azione a supporto di una riqualifica professionale, finirebbero col restare definitivamente al margine del mercato del lavoro.

venerdì 3 ottobre 2008

ACCORDO QUADRO SULLA CIGS IN DEROGA PER IL SETTORE DELLA PESCA


E’ stato raggiunto in tempi rapidi presso il ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, tra le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, l’intesa sull’accordo quadro relativo alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria in deroga per il settore della pesca.
E’ un importante risultato – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale UGL PESCA – che consentirà di estendere i benefici della CIGS in deroga, come previsto dalla Legge 2 agosto 2008 n.129, in favore del personale dipendente e dei soci lavoratori del settore marittimo.
Occorrerà lavorare, da subito –conclude Messina – per la realizzazione degli accordi locali a livello territoriale per garantire che la residua somma di 10 milioni di euro possa essere spesa con criteri oggettivi.

giovedì 2 ottobre 2008

DDL IN ESAME AL SENATO


Presentato in Commissione Agricoltura del Senato il disegno di legge recante “Nuove diposizioni in materia di pesca marittima”.
Si tratta di una iniziativa legislativa ampiamente condivisa – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale UGL PESCA – che contribuisce alla riorganizzazione del settore della pesca, e della piccola pesca artigianale in particolare, attraverso una maggiore chiarezza e semplificazione normativa, lo snellimento della burocrazia e la razionalizzazione degli adempimenti.
Il testo prevede semplificazioni nell’attività di pesca sulla compravendita navi minori, sul rilascio dei titoli professionali per l’imbarco su navi minori.
Dal punto di vista fiscale e previdenziale – prosegue Messina – il provvedimento in esame prevede l’applicazione del canone meramente cognitorio per tutti i soggetti che operano nella pesca e nell’acquacoltura, l’estensione degli sgravi previdenziali e fiscali previsti dalla Legge n.30 del 1998 anche all’acquacoltura ed al personale marittimo extracomunitario imbarcato, l’Irap agevolata per tutte le imprese di pesca, l’esenzione nella formazione del reddito dei premi FEP, nonché misure di alleggerimento delle sanzioni per le eventuali infrazioni commesse da pescherecci più piccoli.
I pescatori della piccola pesca saranno, inoltre, maggiormente coinvolti nella gestione delle aree marine protette.E’ una importante inversione di tendenza - conclude Messina - rispetto all’orientamento del precedente Governo nazionale nel settore della pesca che contribuirà a ridurre gli sprechi ed i costi a sostegno dei redditi dei tanti pescatori della piccola pesca operanti in Sicilia.

venerdì 26 settembre 2008

PIANO ADEGUAMENTO TONNO ROSSO


Si è svolto il 23 settembre u.s. presso il Ministero delle risorse agricole e forestali un incontro tra il Dott. Abate, direttore generale del dipartimento pesca, e l’UGL per affrontare i contenuti del nuovo piano di adeguamento della pesca del tonno rosso per il 2009. A seguito delle restrizioni dell’Unione europea che provocheranno flessioni nei livelli occupazionali per il prossimo anno, l’UGL ha presentato un pacchetto di proposte per sostenere il settore e garantire il lavoro ai tanti pescatori ed operatori impegnati nella filiera tonniera. Non si può non sottolineare – dichiara Giuseppe Messina, segretario regionale UGL Pesca, il fallimento delle leggi e dei regolamenti comunitari che hanno mal disciplinato sino a d oggi il piano di gestione dei contingenti di cattura del tonno rosso. Occorre ad avviso della UGL PESCA, in una visione moderna e prospettica, rivedere le regole e mettere mano ad un piano di adeguamento della pesca del tonno rosso che, nel rispetto dell’ambiente e della capacità di riproduzione degli stock ittici, rilanci l’economia intorno ad un settore strategico per il bilancio ittico nazionale. Tra le proposte avanzate l’UGL punta sulla estensione al settore di meccanismi di sostegno al reddito degli operatori interessati da fenomeni di licenziamento. Con riferimento alla pesca artigianale ed alla pesca cosiddetta accidentale del tonno rosso, – conclude Messina - occorre abolire la procedura che obbliga i tanti pescatori iscritti all’UGL PESCA a recarsi nel più vicino porto autorizzato per lo sbarco del tonno rosso ed a comunicare almeno ¾ ore prima l’avvenuta cattura. Sarebbe più semplice, per esempio, che l’operazione di sbarco potesse avvenire in un qualsiasi porto di sbarco alla presenza di un nucleo di Vigili Urbani dell’Annona che possano certificare lo sbarco ed acquisire un’autocertificazione del pescatore che dichiara la cattura e il peso.

martedì 23 settembre 2008

SPUNTI DI RIFLESSIONE PER UN NUOV PIANO DI ADEGUAMENTO DELLA PESCA DEL TONNO ROSSO


A seguito dell’approvazione del Regolamento (CEE) n.2847/93 del Consiglio che ha istituito il regime di controllo sui contingenti di cattura del tonno rosso (art.21, paragrafo 4) nel Mediterraneo e nell’Atlantico; e dei successivi regolamenti disciplinanti i quantitativi oggetto di prelievo da parte delle flotta comunitaria, si sperava che il settore potesse beneficiare di un sistema di regole che avvantaggiasse gli operatori impegnati nelle attività di cattura del Thunnus Thynnus, meglio conosciuto come Tonno Rosso, creando i presupposti per nuova occupazione.
Il contenuto del Regolamento (CE) n.446/2008, pubblicato il 23 maggio scorso nella G.U.C.E. L 134/11, ha riportato all’attenzione la necessità di riaprire un tavolo di confronto a Bruxelles per rideterminare i contenuti del piano di gestione degli stocks comunitari di tonno rosso.
La situazione attuale è allarmante, la decisione del Commissario Borg di chiudere anticipatamente la pesca del tonno a causa di una sovrapproduzione, ha prodotto conseguenze disastrose per molte imprese tonniere italiane che hanno dovuto avviare le procedure di licenziamento di parte del personale imbarcato e operante a terra.
L’UGL non può non sottolineare il fallimento delle leggi e dei regolamenti comunitari che hanno mal disciplinato sino a d oggi il piano di gestione dei contingenti di cattura del tonno rosso.
Alla decisione di chiusura anticipata della pesca del tonno del giugno scorso ha fatto seguito la presentazione, nei giorni scorsi, di un ricorso alla Corte di Giustizia Europea da parte di un gruppo di imprese tonniere, per chiedere il risarcimento dei gravi danni (mancato fatturato)causati dalla scelta di chiudere con anticipo la campagna di pesca per il 2008.
Occorre ad avviso della UGL, in una visione moderna e prospettica, rivedere le regole e mettere mano ad un piano di adeguamento della pesca del tonno rosso che, nel rispetto dell’ambiente e della capacità di riproduzione degli stock ittici, rilanci l’economia intorno ad un settore strategico per il bilancio ittico nazionale; settore appesantito dalla crisi dovuta al caro-gasolio, dalle scelte non sempre condivisibili dell’UE e da un quadro normativo opinabile che ha paradossalmente contribuito a pregiudicare i livelli di produttività delle imprese tonniere, determinando un abbassamento del numero dei lavoratori occupati.

L’UGL, in tal senso, ritiene che si debbano rivedere alcune cose:
• Aumento quota tonno per l’Italia;
• Nuovi meccanismi di compensazione;
• Nuove norme che regolino i controlli attraverso un diverso sistema di monitoraggio delle catture, di dichiarazione tempestiva dei prelievi di tonno rosso;
• Norme diverse che regolino l’attività di cattura effettuata dalla flotta tonniera rispetto alla pesca artigianale;
• Nuove procedure di comunicazione dei dati satellitari riguardanti gli spostamenti delle imbarcazioni;
• Diverse procedure di comunicazione al porto di sbarco del tonno rocco catturato dalle imbarcazioni della pesca artigianale.
• Ampliamento dei periodi di pesca del tonno rosso in sintonia con i dati biologici.
In ultimo, con riferimento alla pesca artigianale ed alla pesca cosiddetta accidentale del tonno rosso, si precisa che secondo la scrivente O.S. occorre abolire la procedura che obbliga i piccoli pescatori a recarsi nel più vicino porto autorizzato per lo sbarco del tonno rosso ed a comunicare almeno ¾ ore prima l’avvenuta cattura. Sarebbe più semplice, per esempio, che l’operazione di sbarco potesse avvenire in un qualsiasi porto di sbarco alla presenza di un nucleo di Vigili Urbani dell’Annona che possano certificare lo sbarco ed acquisire un’autocertificazione del pescatore che dichiara la cattura e il peso.

lunedì 22 settembre 2008

PRESENTATO DISEGNO DI LEGGE PESCA IN III° COMMISSIONE ARS


Presentato in Commissione “Attività Produttive” dell’Assemblea Regionale Siciliana, una proposta di legge che introduce una innovazione nel settore della pesca.
Il testo prevede la formazione professionale degli operatori della pesca durante il periodo di fermo tecnico allo scopo di sensibilizzarli sulla materia della sicurezza nei luoghi di lavoro, sulle procedure igienico-sanitarie nel trattamento dei prodotti ittici catturati, sulle materie dell’antincendio, antifalla, primo soccorso, etc.
Inoltre, la proposta di legge prevede la riqualificazione professionale dei pescatori investiti della chiusura dell’attività di pesca per effetto della demolizione definitiva dei natanti da pesca.
La previsione normativa – dichiara il Segretario regionale UGL SICILIA, Giovanni Condorelli, mira a responsabilizzare i lavoratori del settore della pesca siciliano sulle norme sicurezza e igienico-sanitarie attraverso percorsi di formazione mirati, ed ha anche l’obiettivo di riqualificare tutti i soggetti interessati a chiusura dell’attività di pesca per una adeguata ricollocazione, senza abbandonare la professionalità acquisita, ma, semmai, metterla a disposizione per una occupazione complementare al sistema pesca.

mercoledì 20 agosto 2008

PESCA: GIUNTA APPROVA DDL SU "MISURE URGENTI PER FRONTEGGIARE L'AUMENTO DEI COSTI


Per opportuna conoscenza, si rimette, di seguito, il comunicato stampa dell’Assessore regionale alla pesca, Roberto Di Mauro in riferimento all’approvazione in Giunta di Governo del ddl riguardante misure a sostegno della marineria siciliana

PALERMO - La giunta regionale di governo, riunita oggi a palazzo d’Orleans, ha approvato, su proposta dell’assessore alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, Roberto Di Mauro, il disegno di legge riguardante: “misure urgenti per fronteggiare l’aumento dei carburanti ed il rilancio del settore della pesca”.Il ddl estende a tutte le imprese di pesca gli aiuti già previsti da una norma nazionale per le imbarcazioni che praticano la pesca a strascico e/o volante. Si tratta della concessione di contribuiti in regime “de minimis”, dunque nel rispetto delle norme comunitarie. Tali aiuti possono essere erogati attraverso lo strumento del “fermo d’emergenza temporaneo”, istituito dall’art. 2 del medesimo ddl. Il provvedimento permette, dunque, il fermo dei pescherecci in regime d’emergenza per un periodo di non più di 30 giorni ogni 4 mesi, prevedendo un rimborso da parte della Regione siciliana. Lo stesso ddl contiene anche misure per la tracciabilità del pescato, stabilendo che “al fine di garantire la sicurezza alimentare dei consumatori” il prodotto ittico potrà essere posto in vendita soltanto se reca l’indicazione in etichetta o su cartelli da esporre sui banchi di vendita, della “denominazione commerciale della specie, del metodo di produzione e della zona di cattura”.
Per supportare le politiche di tutela dell’ambiente marino e dell’acquacoltura, l’art. 1 prevede anche attività di monitoraggio periodico della qualità delle acque e degli ambienti marini promosse di concerto fra l’assessorato alla Pesca e quello all’Ambiente. “Si tratta – commenta l’Assessore Roberto Di Mauro – di una norma organica che da risposte ad una parte degli operatori della pesca rimasti esclusi dal fermo temporaneo previsto in ambito nazionale prevedendo anche strumenti per il credito agevolato”.
“Il disegno di legge approvato oggi dalla giunta – continua Di Mauro – è un ulteriore passo nel percorso che la Regione sta facendo a fianco delle marinerie siciliane e affianca altre attività come gli accordi avviati con i Paesi rivieraschi. Esempi ne sono il protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi con l’Egitto e gli incontri che ho avuto in Libia. Accordi che vengono incontro soprattutto alle esigenze della flotta mazarese che, nel pieno rispetto delle indicazioni della comunità europea, avrà spazi di pesca più ampi”.
“Importanti sono anche – conclude l’assessore alla Pesca – le norme sulla qualità delle acque e sul rispetto dell’ambiente, oltre a quelle sulla tracciabilità del pescato che garantiscono il consumatore informandolo anche sulla zona di cattura del pesce che acquista”.

Tratto da:
www.regione.sicilia.it

Dichiarazione del Segretario regionale UGL Agroalimentare Settore Pesca Dott. Giuseppe Messina

“L’UGL Agroalimentare – Settore Pesca sottolinea l’importanza del provvedimento che potrà contribuire a sostenere la crisi del settore. L’auspicio è che la Regione Siciliana possa sbloccare le procedure relative ai Bandi FEP che permetteranno al settore di rilanciarsi e favorire non solo il mantenimento dei livelli occupazionali ma anche uno sbocco professionale per nuove figure di lavoratori da impiegare nel diretto ma anche nell’indotto pesca.”

sabato 9 agosto 2008

LOMBARDO INCONTRA I VERTICI DELL’UGL SICILIANA. TRA I TEMI AFFRONTATI,LA RIFORMA DELLA BUROCRAZIA, FORMAZIONE PROFESSIONALE E PESCA


Riforma della burocrazia regionale, formazione professionale, rilancio della pesca: questi, in sintesi, i temi affrontati questa mattina, a Palazzo d’Orléans, nel corso di un incontro tra il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e i vertici dell’Ugl dell’Isola.
Per l’organizzazione sindacale erano presenti Giovanni Condorelli, segretario generale dell’Ugl siciliana, Franco Fasola, Maurizio Calivà, Filippo Virzì e Giuseppe Messina, tutti componenti della segreteria regionale della stessa Ugl isolana.
“Con l’Ugl intendo intrattenere un rapporto chiaro, trasparente e continuo - ha detto il presidente Lombardo - a cominciare dalla riforma della burocrazia regionale e, in generale, dalla politica del personale”. Lombardo ha ricordato d’avere bloccato le assunzioni nella pubblica amministrazione regionale. “Abbiamo avviato un censimento - ha sottolineato il presidente - per capire come viene utilizzato il personale che presta servizio nei nostri uffici. Come ho più volte detto, ci sono uffici con pochi dipendenti, che non riescono a fronteggiare l’ordinaria mole di lavoro, e altri uffici dove, invece, il personale risulta in eccesso. Da qui la necessaria riorganizzazione del lavoro per migliorare efficienza e produttività”.
Si è parlato anche di formazione professionale. “Un settore - ha precisato Lombardo - che va riformato all’insegna della qualità. Su questo fronte sta lavorando l’assessore al Lavoro, Carmelo Incardona. La nostra idea è quella di puntare sui distretti formativi su base provinciale. E su enti gestori che dovranno operare nei settori in cui sono specializzati”.
Lombardo si è soffermato anche sui problemi del pianeta pesca dell’Isola. Il presidente si è detto “soddisfatto” della celerità con la quale si è conclusa la vicenda del peschereccio di Mazara del Vallo sequestrato dai libici e rilasciato nel giro si una settimana. “La pesca - ha affermato Lombardo - è un settore strategico dell’economia siciliana. Un’attività che va rilanciata, anche con il contributo delle organizzazioni sindacali, dalle quali ci attendiamo preziosi suggerimenti”.
I vertici dell’Ugl hanno consegnato al presidente Lombardo un documento che, hanno sottolineato gli stessi esponenti dell’organizzazione sindacale, “punta a sostenere l’azione dell’attuale governo regionale”.

giovedì 31 luglio 2008

VERSO LA DEFISCALIZZAZIONE DEL PREMIO DI ARRESTO DEFINITIVO


La Direzione Pesca del Ministero delle politiche agricole e forestali si è attivata, nei giorni scorsi, per predisporre una norma che preveda la defiscalizzazione del premio di arresto definitivo in favore delle imprese di pesca che usufruiranno dei contributi comunitari.
Se il provvedimento in esame, che è sostenuto da un Ordine del Giorno approvato alla Camera ed a firma dell’On.le Nicolò Cristaldi del PdL per la defiscalizzazione del premio per i tre anni successivi, compensa il datore di lavoro, è indispensabile – dichiara Giuseppe Messina Segretario Regionale UGL PESCA - che venga prevista non solo una compensazione per i marittimi ma anche e soprattutto un percorso di riqualificazione per garantire il reinserimento nel mondo del lavoro della gente di mare interessata alla fuoriuscita, anche in altri ambiti settoriali, prevedendo contributi ed incentivi fiscali anche alle libera iniziativa.
In tal senso – conclude Messina - l’UGL Agroalimentare Settore Pesca solleciterà, attraverso il Segretario nazionale, dott. Paolo Mattei, il Ministero per chiedere la previsione di una norma che garantisca il mantenimento del livello occupazionale al bacino di lavoratori interessati alla fuoriuscita parziale o totale dal settore della pesca.

mercoledì 30 luglio 2008

SI DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA CENTRALE DELLA PESCA ALLA DEMOLIZIONE NATANTI


La Commissione consultiva centrale pesca e acquacoltura all’unanimità ha espresso parere favorevole al decreto sull’arresto definitivo delle imbarcazioni da pesca. Il criteri individuato nell’assegnazione dei premi per le demolizioni è quello dell’anzianità delle imbarcazioni (5 punti in più ogni anno di anzianità). Avrà un peso minore il criterio della stazza dei pescherecci.
In tal modo – dichiara Giuseppe Messina Segretario regionale UGL PESCA - non verranno discriminate le imbarcazioni più piccole rispetto a quelle più grandi, dato che l’incidenza del costo del carburante ben oltre il 60% interessa anche le piccole imbarcazioni.
E’ una maniera equa per favorire l’uscita dal mercato di quelle imbarcazioni non più redditizie in termini di costi di gestione. Per il decreto definitivo si aspetta, la firma del provvedimento e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Resta la fondata preoccupazione- prosegue il segretario regionale - che attraverso lo strumento dell’arresto definitivo dell’attività di pesca vi sia un esodo di pescatori dal mercato del lavoro senza una politica di supporto al reinserimento o riqualificazione professionale.
Questo –dichiara Messina – è il grido d’allarme che l’UGL Pesca lancia per evitare che si ingrossi l’esercito dei disoccupati o degli inoccupati.
Occorre intervenire per supportare allo strumento dell’arresto definitivo percorsi di ricollocazione dei pescatori.Nel corso della seduta, infine, la Commissione ha trattato la proposta, che non è stata oggetto di votazione, di prevedere una maggior flessibilità nell’applicazione del fermo temporaneo per il compartimento di Mazara del Vallo. Rispetto al calendario ufficiale che prevede lo stop delle attività di pesca per il 25 agosto, è stato proposto di consentire alle imbarcazioni la chiusura della campagna di pesca prima di fermare temporaneamente le attività. Posticipando, di fatto, l’inizio del fermo anche di quindici giorni. O nel caso che le imbarcazioni non riuscissero a iniziare una campagna prima del 25 agosto, prevedere un avvio del fermo anche con quindici giorni di anticipo.

domenica 27 luglio 2008

APPROVATO PACCHETTO MISURE ANTI-CRISI PESCA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI UE


Il Consiglio dei Ministri Ue (Giustizia e Affari internazionali) ha adottato il pacchetto di misure anti-crisi previste dal Regolamento del Consiglio. Il Regolamento, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea il prossimo 31 luglio 2008 e entrerà in vigore a partire da quella data.
L’approvazione del Regolamento del Consiglio – afferma Giuseppe Messina Segretario regionale UGL PESCA – è un ulteriore passo verso la ristrutturazione del settore della pesca.
Lo strumento adotta misure volte facilitare l’adeguamento della flotta peschereccia a seguito della crisi causata dal drastico aumento dei prezzi dei carburanti.
L’iniziativa comunitaria – prosegue Messina – consente di integrare alcune disposizioni del Regolamento (CE) n.1198/2006 oltre che derogare ad alcune disposizioni dei Regolamenti (CE) n.2371/2002 e (CE) n.1198/2006, attraverso l’attuazione di piani di adeguamento della flotta che affrontino in maniera energetica ed efficace le attuali difficoltà economiche, garantendo, nel contempo, la vitalità economica a lungo termine del settore della pesca.
Il Regolamento – afferma il Dirigente regionale UGL – prevede interventi la cui durata è limitata (2010), data l’eccezionalità del momento economico in cui versa la pesca europea ed italiana in particolare.
Sono introdotti alcuni strumenti innovativi come il disarmo parziale, il piano di adeguamento della flotta che dovrà prevedere una riduzione della capacità del 30%, nonché l’arresto temporaneo agganciato alla dinamica biologica, alla stagionalità ed all’andamento del mercato.
Inoltre – sottolinea Messina – nei casi di arresto temporaneo è prevista la compensazione in favore dei pescatori (art.8 del Regolamento), compreso il prepensionamento, ed esteso anche nei casi di finanziamento di misure di fuoriuscita precoce dal settore.
Infine, a seguito dell’urgenza di intervenire per contrastare la grave crisi, il Consiglio UE ha deciso di aumentare al 95% il tasso di cofinanziamento comunitario FEP per le misure previste dal questo strumento nonché la messa a disposizione delle risorse finanziarie con corsia preferenziale ed il riconoscimento delle spese a partire dalla data di entrata in vigore del regolamento (31/07/08).

lunedì 21 luglio 2008

PRIMO CONFRONTO SULLA CASSA INTEGRAZIONE


Nel corso di una riunione tenutasi presso il Ministero del lavoro si è discusso, questa mattina, lo strumento della cassa integrazione straordinaria da estendere al settore della pesca come previsto dal decreto legge sulle misure urgenti per la pesca, il quale destinerà 10 milioni di euro per la realizzazione di questo istituto.
Per l’individuazione delle modalità di attuazione dello strumento è stata programmata una successiva riunione per il 24 luglio p.v. alla presenza di tutte le parti economico-sociali del settore.L’avvio di un tavolo di concertazione tra tutte le parti presso il ministero del lavoro – dichiara Giuseppe Messina, Segretario regionale UGL Pesca – è un primo momento positivo di confronto che dovrà portare alla individuazione dei criteri per l’applicabilità al settore della pesca dello strumento della cassa integrazione straordinaria, segnale importante per un settore che attraversa un momento di profonda crisi.

giovedì 26 giugno 2008

MISURE ANTICRISI PER LA PESCA


Il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge che contiene norme urgenti per fronteggiare l’emergenza della pesca italiana alle prese con i rincari del prezzo del gasolio.
Il Ministro Zaia, accogliendo in parte le richieste avanzate, nelle scorse settimane, dall’UGL Pesca, ha previsto un fermo straordinario dell’attività per le navi che utilizzano i sistemi di pesca “a strascico” e di rete “volante”, la rottamazione delle imbarcazioni vetuste, attraverso procedure di finanziamento snelle, nonché l’estensione della cassa integrazione straordinaria già in vigore nell’agricoltura. Si tratta della prima immediata risposta del Governo nazionale dopo le manifestazioni di sciopero della categoria e le pressioni esercitate dall’UGL, a livello governativo e parlamentare, attraverso la proposta di un pacchetto di misure urgenti di intervento.
L’introduzione dell’ammortizzatore sociale, dichiara Giuseppe Messina, Segretario Regionale di UGL PESCA, costituisce una importante innovazione tecnica per il settore, che avrà ricadute nel Contratto Collettivo nazionale di categoria, in scadenza, nonché per la salvaguardia dei livelli di retribuzione per i lavoratori del mare. Rappresenta - prosegue il Dirigente UGL - un primo punto di partenza per gestire la fase della ristrutturazione della pesca italiana che vedrà la nostra Organizzazione Sindacale impegnata, con un approccio moderno e consapevole, nei Tavoli di Concertazione per fornire risposte adeguate e condivise al fine di giungere alla rapida soluzione dei problemi dei pescatori. Tra le misure d’intervento contenute nel Decreto Legge, il fermo straordinario potrà durare al massimo trenta giorni ed essere attivato nell’arco di quattro mesi. Al periodo di stop è collegato un fondo di 35 milioni di euro di cui potranno beneficiarne sia gli equipaggi che gli armatori. Il provvedimento, inoltre, attiva dal 15 luglio la rottamazione delle imbarcazioni vetuste con la previsione di una indennità di buonuscita in favore dell’armatore, attraverso l’utilizzo di 157 milioni di euro dell’UE, stanziati attraverso il FEP per il periodo 2007-2013. L’accelerazione delle procedure per la rottamazione dei natanti – secondo Giuseppe Messina – rischia di innescare un pericoloso processo di disoccupazione nel settore se non supportate da misure collaterali di intervento a sostegno dei livelli occupazionali. Permangono le perplessità da parte della scrivente O.S. – conclude il Segretario UGL PESCA – sulla complessiva manovra del Governa nazionale per rilanciare la pesca italiana, a causa del mancato inserimento nel Decreto legge di norme che estendono, per esempio, i benefici dell’IVA agevolata dal settore agricolo a quello della pesca, che riconoscono come “lavoro usurante” l’attività a bordo del natante da pesca e che dettano regole che favoriscano la cosiddetta “filiera corta”, il controllo dei prezzi al consumo e la liberalizzazione della distribuzione del carburante. L’auspicio dell’UGL Pesca è che il decreto legge, nel corso dell’iter parlamentare di conversione, possa venire ulteriormente rafforzato da provvedimenti normativi che prevedano non solo forme di ristoro immediato ma anche strumenti moderni ed efficaci che possano gestire i cambiamenti in atto nelle condizioni complessive di mercato e di lavoro.

mercoledì 11 giugno 2008

PESCA, MATTEI: “ECCO LA NOSTRA PROPOSTA PER USCIRE DALLA CRISI”


“Abbiamo consegnato un documento in 11 punti con la nostra proposta, così come ci è stato richiesto dal presidente della commissione Agricoltura, Paolo Russo, per la riforma del settore della pesca che da un decennio vive una crisi senza precedenti con gravi ripercussioni per tante comunità e famiglie del territorio nazionale”.Lo ha detto il segretario nazionale Ugl Agroalimentare, Paolo Mattei, partecipando all’audizione questa mattina in Commissione Agricoltura della Camera, sottolineando come “la proposta dell’Ugl pone al centro di un ridisegno della filiera ittica i lavoratori, quale leva essenziale per il rilancio dell’intera economia nazionale che vi ruota intorno”.Tra le richieste dell’Ugl “lo stanziamento di fondi per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro da realizzarsi durante i periodi di fermo pesca finanziata; applicazione dell’Iva agricola al settore della pesca; estensione degli ammortizzatori sociali al settore della pesca; considerare il lavoro della pesca all'interno delle categorie dei lavori usuranti; adozione di strumenti immediati di intervento per la liberalizzazione del mercato di distribuzione del carburante nel territorio italiano, favorendo la gestione di punti di distribuzione a gruppi collettivi di interesse costituiti da associazioni di pescatori, presso ogni marineria; rimodulazione dei parametri all'interno del 6% del FeP; attuazione di un urgente Piano di Ammodernamento della flotta peschereccia al fine di ridurre l’impatto ambientale (i natanti italiani sono i più vetusti d’Europa); adozione di un pacchetto di norme che prevedano lo snellimento delle procedure amministrative nel settore della pesca con riduzione di tempi e costi sia per l’accesso al regime autorizzativo sia l’ottenimento dei ristori e dei finanziamenti; estensione di misure di sgravio fiscale e previdenziale per un quinquennio in favore dei lavoratori e delle imprese della pesca che garantiscono i livelli di occupazione; adozione di urgenti misure a sostegno della competitività del settore lungo tutta la filiera ittica attraverso un sostanziale recupero del differenziale tra i prezzi alla produzione e quelli al consumo”.“Il settore della pesca – conclude Mattei - sta pesantemente risentendo dell’aumento del prezzo del carburante. Ecco perché occorre subito intervenire per ridare ossigeno all’intero comparto”.

domenica 8 giugno 2008

AUDIZIONE AL SENATO PER UGL PESCA: CHIESTE URGENTI MISURE PER SBLOCCARE LA GRAVE CRISI


Le ripercussioni del caro gasolio sul settore ittico sono state al centro di una gremita audizione svoltasi il 04/06/08 presso la Commissione agricoltura del Senato, alla presenza del Presidente della Commissione, ex sottosegretario alla pesca, Sen. Scarpa, e del vicepresidente Sen. De Castro, ex ministro delle Politiche agricole.
I rappresentanti delle Organizzazioni sindacali hanno espresso forti preoccupazioni per quanto sta accadendo, anche in relazione agli esiti della protesta in corso a Bruxelles. Per fronteggiare il grave stato di crisi attraversato dal settore l’UGL Agroalimentare – Pesca, rappresentata dal Segretario nazionale Agroalimentare, dott. Paolo Mattei, e dal Segretario regionale del Settore pesca della Sicilia, dott. Giuseppe Messina, ha portato all’attenzione della Commissione una serie di proposte, che ruotano non solo sulle misure di carattere fiscale e previdenziale, ma anche sulla necessità di interventi strutturali di lungo periodo.
In particolare l’UGL ha chiesto l’estensione del regime speciale dell’IVA agricola al settore della pesca, l’applicazione dei meccanismi della Cassa Integrazione ai pescatore, aumento degli sgravi contributivi e fiscali, garanzia dei livelli di occupazione nel settore, miglioramento delle condizioni di vita a bordo, ammodernamento e ristrutturazione complessiva del settore attraverso l’utilizzo di mezzi di lavoro a basso consumo e inquinamento.

domenica 1 giugno 2008

D.L. 8 APRILE 2008 N.59: NO ALLE MISURE SANZIONATORIE CHE COLPISCONO INGIUSTAMENTE I PESCATORI


L’UGL Sicilia Agroalimantare – Settore Pesca esprime grande preoccupazione per l’approvazione alla Camera dei Deputati del Decreto Legge 8 aprile 2008, n. 59, il cui testo, in discussione al Senato per la conversione, contiene all’art.8 un eccessivo e sproporzionato inasprimento del sistema sanzionatorio pecuniario in materia di illeciti amministrativi relativi alla pesca marittima.
Siamo di fronte ad una norma che getta ulteriore benzina sul fuoco acceso dallo sciopero del 30 maggio scorso a causa del caro gasolio e di una situazione complessiva che rischia di inginocchiare definitivamente uno dei settori strategici dell’economia Italiana e, più in generale, europea.
Non è possibile accettare una norma che raddoppia le sanzioni pecuniarie già esistenti o che individua nuove fattispecie di illecito punite in modo assolutamente sproporzionato, come nel caso di attività esercitata con blue box malfunzionante punita sino a € 12.000 (art.26, punto 7).
E’ inconcepibile pensare che possa ottenere il via libera dal Senato un testo elaborato dal precedente Governo senza un confronto con i pescatori e che prevede una norma vessatoria e ingiusta, soprattutto per le marinerie isolane e del Sud in particolare.
Norma punitiva che mortifica il lavoro delle migliaia di pescatori perbene e responsabili, che favorisce soltanto un percorso a ritroso di cancellazione di un settore in cui operano migliaia di lavoratori.
Semmai il testo andrebbe modificato in modo equilibrato e nella direzione di prevedere sanzioni pecuniarie aspre per tutti i falsi pescatori, (fenomeno del diportismo incontrollato) accompagnate da una massiccia campagna di prevenzione e controllo della Guardia Costiera, che pregiudicano, soprattutto nei mesi estivi, i redditi dei lavoratori della piccola pesca che si vedono saccheggiare ampi specchi d’acqua pescosi, riducendo i già esigui guadagni e pregiudicando le politiche di conservazione e gestione sostenibile di intere aree di pesca.
A parere della scrivente O.S., i pescatori sono gli attori principali del rispetto degli ambienti marini, vero investimento per la garanzia di reddito futuro.
L’UGL Agroalimentare Settore Pesca ha avviato da qualche settimana un campagna di sensibilizzazione verso i propri iscritti orientata a migliorare la gestione ed il controllo delle condizioni di accesso a determinate zone di pesca nel rispetto delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento (CE) n.1198/2006 di istituzione del FEP e del successivo di regolamentazione di attuazione del 26 marzo 2007 n.498.
Pertanto, questa O.S. chiede con forza che venga stralciato l’articolo 8 del D.L. 08 aprile 2008 n. 59 ed avviata una successiva fase di confronto responsabile con le parti sociali ai fini della individuazione di un sistema di controllo efficace, condiviso ed equilibrato in linea con la realtà della pesca mediterranea.

sabato 15 marzo 2008

Stanziati 720 milioni di Euro per il rilancio della pesca italiana


Siglato il 13 marzo scorso l’accordo sulla rimodulazione dei fondi strutturali del FEP in Conferenza Stato-Regioni.
L’UGL PESCA esprime soddisfazione per le modalità di ripartizione del Fondo Europeo per la Pesca (FEP), il quale prevede per il nostro Paese un bilancio complessivo di circa 720 milioni di Euro per un periodo di sette anni.
Nello specifico spetta 33%allo Stato mentre il 67% é assegnato alle Regioni. Una ripartizione decisamente molto più equilibrata e organica rispetto a quella precedentemente concordata (28% Stato - 72% Regioni), anche a seguito dell'assegnazione alla gestione diretta del Ministero delle Politiche Agricole di tutte le misure previste nell'Asse I dell'intervento strutturale per il settore, dal ritiro definitivo al fermo temporaneo dell'attività di pesca, strumenti entrambi fondamentali per la realizzazione dei Piani di Gestione.
L’UGL PESCA aveva espresso, in sede di tavolo regionale FEP indicazioni nel senso di destinare solo risorse nazionali per la gestione delle misure dell’Asse I e dell’arresto definitivo in particolare. Ciò al fine di non penalizzare ulteriormente la quota destinata alla Sicilia che in tal modo non dovrà appostare ulteriori somme sulle Misure dell’Asse I. Questo aspetto costituirà un vantaggio competitivo per il settore proprio perchè sarà spesa nella Regione Siciliana la maggiore quota di stanziamento nazionale a causa delle particolari condizioni di vetustà in cui versano i natanti da pesca di molte marinerie, tra le quali quella mazarese. Via libera, quindi, ai bandi per l'ammissione a tutte le misure sia nazionali che regionali.
L’UGL PESCA, in tal senso, ribadisce la necessità di attivare un Tavolo di Governance con il coinvolgimento delle Parti Sociali, presso il Dipartimento Pesca dell’Assessorato Regionale alla cooperazione, commercio, artigianato e pesca al fine di coordinare l’attuazione della programmazione e redazione dei Piani di gestione e delle misure assegnate alle regioni, in un’ottica di premialità dei contenuti progettuali e semplificazione amministrativa.
La nostra O.S. farà fino in fondo la sua parte per contribuire al rilancio del settore, in un momento così delicato come quello attuale per la pesca siciliana dove sarà importante sapere sfruttare nel migliore dei modi tutti gli strumenti, nazionali e regionali, che gli operatori avranno messo a disposizione, per dare una boccata d’ossigeno all’intero comparto siciliano.

lunedì 25 febbraio 2008

VERSO UN PERCORSO DI CONDIVISIONE DEI BANDI FEP


Si è tenuta mercoledì 25 febbraio u.s. una riunione presso l’Assessorato regionale alla cooperazione, commercio, artigianato e pesca.
All’incontro promosso dal Dipartimento regionale della pesca e concernente l’individuazione dei criteri di selezione del FEP – Fondo Europeo per la Pesca- ha partecipato una delegazione dell’UGL composta dai dirigenti della segreteria regionale Giuseppe Messina e Franco Fasola unico sindacato presente, in assenza anche del rappresentante di FEDERPESCA.
All’incontro si è discusso in ordine ai contenuti delle misure comunitarie di cui al Regolamento CE n.1198/06 ed al Regolamento CE n.498/07 riguardanti le griglie di criteri da attivare per la predisposizione dei bandi regionali, strumento per l’ottenimento dei contributi e finanziamenti settoriali. Nel corso del dibattito si è affrontato anche il contenuto del Preliminare ai Piani di Gestione della pesca siciliana, documento redatto nel dicembre 2007 a seguito della convenzione stipulata tra l’Assessorato regionale alla pesca e gli istituti di ricerca: CNR-IAMC, ICRAM, IREPA, Centro interdipartimentale per lo studio dell’ecologia degli ambienti marini presso l’Università di Palermo e Dipartimento di Biologia Animale ed ecologia marina presso l’Università di Messina.
L’UGL, attraverso il dipartimento mare, ha predisposto un pacchetto di proposte migliorative ai criteri di selezione FEP che ha presentato, in data odierna, al Dipartimento Regionale Pesca, Servizio 1 – Programmazione.
Ancora una volta l’UGL, che ritiene strategico per l’economia dell’Isola il settore della pesca lungo tutta la filiera, si propone come O.S. sensibile e vicina al futuro degli operatori del mare, attraverso un’azione puntuale e professionale a sostegno delle necessità complessive della pesca siciliana.

giovedì 14 febbraio 2008

LA PESCA SICILIANA: DALLA CRISI AL RILANCIO


Il comparto della pesca siciliana attraversa una fase di profonda crisi dettata da innumerevoli causali non solo endogene al sistema. La politica peschereccia ha registrato una battuta d’arresto negli ultimi due anni a causa di scelte di indirizzo politico nazionale che hanno allontanato il settore dai tavoli di confronto che contano. La filiera della pesca nazionale ha puntato, negli anni scorsi su politiche di investimento che hanno fortemente penalizzato la pesca siciliana a vantaggio della piscicoltura del Nord penalizzando i livelli occupazionali. Basterebbe pensare all’ingente flusso di importazioni di prodotto ittico necessario per soddisfare la domanda interna di consumo.
La Pesca siciliana per dati strutturali rappresenta circa il 30% dell’intera flotta peschereccia nazionale, e ciò nonostante la riduzione di naviglio attivata a seguito della crisi provocata dall’innalzamento di alcune voci si costo come il gasolio che incidono per più del 50% sul bilancio dell’impresa ittica. Le unità da pesca iscritte nei Compartimenti Marittimi siciliani sono complessivamente 3674 (fonte Dipartimento Regionale pesca – anno 2007) per un tonnellaggio (GT) pari a 73.820 di cui il 70/ opera nella piccola pesca artigianale ed il 30% nella media/grande pesca (quasi la totalità iscritte nel Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, nonché Sciacca,, Porto Palo di Capo Passero). I natanti da pesca per il 68% registrano una vetustà superiore a 20 anni, per il 24/ superiore a 15 anni e la rimanente parte inferiore a 10 anni. Gli addetti iscritti nei Registri della Gente di Mare preso le Capitanerie di Porto sono circa 8.000. L’UGL non può sottrarsi da una responsabilità istituzionale che è quella di contribuire con gli strumenti a disposizione al rilancio del comparto a garanzia dei livelli occupazionali e del miglioramento delle generali condizioni di lavoro del personale imbarcato e di quello operante a terra negli impianti di lavorazione e trasformazione dei prodotti ittici. Il ruolo della O.S. è fondamentale in un settore regolamentato da un Contratto che prevede la compartecipazione agli utili da parte del marittimo imbarcato. Ciò significa che il personale tutto partecipa ai rischi d’impresa, in un settore che si fonda sull’ìincertezza dei ricavi dovuti alla particolarità dell’attività economica: la cattura di specie ittiche ad elevato valore commerciale in un mare sempre meno pescoso e sempre più ingolfato dal passaggio di navi mercantili di grandi dimensioni con notevole rischio di incidenti e da Stati frontalieri che unilateralmente tracciano la propria Zona Economica Esclusiva ( ZEE) in barba alle convenzioni internazionali (vedi il caso della Libia). L’UGL è l’O.S. che fonda la propria azione a sostegno del lavoratore, in tal senso ha in corso di elaborazione un pacchetto di proposte per il rilancio dell’intera filiera della pesca partendo proprio a monte del processo: la salvaguardia della categoria della gente di mare che rappresenta l’anello debole del sistema. E’ allo studio un disegno di legge regionale il cui impianto normativo modernizzi il settore dal punto di vista regolamentare e gestionale attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche e l’individuazione di un regime di aiuti compatibili con lo Strumento comunitario della pesca denominato FEP (entrato in vigore il 04/09/2006 ed adottato con Regolamento del 27/03/2007) e ridefinisca il ruolo del personale imbarcato in termini di sistema di incentivi economico-giuridici che migliorino, anche dal punto di vista contrattuale, le condizioni complessive di lavoro. Occorre rilanciare la questione della modernizzazione del settore per garantire un futuro occupazionale in regime di sicurezza dato che il naviglio siciliano è il più vetusto d’Europa con ovvie ripercussioni sulla sicurezza in mare.
Molto si deve e può farsi per dotare la Sicilia di strumenti moderni derivanti dal Piano Strategico Nazionale che possano restituire ai siciliani il primato della mediterraneità della pesca.
L’UGL è pronta a vincere la scommessa con il sostegno dei marittimi, veri protagonisti del successo di un settore strategico per l’economia complessiva della Regione Siciliana.

mercoledì 9 gennaio 2008

DECESSO LAVORATORE DITTA CASTIGLIONE


Presso Ditta Nino Castiglione srl , la più grossa azienda di confezionamento di tonno in provincia di Trapani, è morto alle ore 10,00 circa l’operaio Mimmo IOVINO addetto al confezionamento della lattine. E’ stato ritrovato dal personale addetto alle pulizie riverso sulla macchina su cui operava. Al reparto confezionamento dove lo stesso si trovava, il lavoratore deceduto operava , isolato, in un locale dove insistono due macchine, una delle a quali utilizzata da compianto Mimmo Iovino, l’altra spenta. Il problema della sicurezza presso la Ditta Castiglione – dichiara Giuseppe Monaco Segretario Provinciale Ugl Trapani - è ormai vecchio, lo stabile dei primi del Novecento, più volte ristrutturato con l’intento di renderlo adeguato alle necessità produttive, presenta strutturalmente tutta la sua inadeguatezza anche nei suoi dislocamenti interni.
Da mesi ormai l’azienda, non aveva più il suo rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. L’ultimo era stato licenziato (per ragioni non attinenti alla sicurezza) e la causa pende tutt’oggi innanzi il giudice del lavoro. Il datore di lavoro, sottolinea Monaco, sebbene più volte sollecitato, non aveva mai consentito che lo stesso partecipasse al corso formativo, che la legge impone dovesse frequentare. L’UGL e la CGIL, (uniche sigle presenti in azienda) più volte avevano sollecitato incontri volti a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma per poter interloquire con i vertici aziendali si era sempre dovuto far ricorso ad organismi terzi, (Dir. Prov del lavoro ed associazione degli industriali).
Ed è proprio in quei tavoli che veniva posto in evidenza, da parte datoriale, l’eccesso di zelo da parte del RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) palesandosi in forma evidente la scarsa sensibilità della Ditta in tal senso. L’UGL di Trapani, in ossequio alle recenti norme in materia di sicurezza (testo unico D.lgs n. 81/08), conclude il Segretario dell’Unione di Trapani, ha già attivato i propri uffici legali per valutare in concreto l’opportunità di costituirsi quale parte civile nell’ipotesi di un rinvio a giudizio della ditta e dei suoi amministratori.